Martedì 7 ottobre 2025, le porte di Palazzo Turati si apriranno a imprenditori e innovatori: l’appuntamento con Encubator e Inno4Gov segna l’avvio di un percorso che unisce Climate Tech e trasformazione digitale della pubblica amministrazione, in un pomeriggio di confronto organizzato dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Una nuova stagione per l’innovazione sostenibile
Alle ore 14.00, nella storica sede di via Meravigli, l’incontro metterà in dialogo istituzioni, università e giovani imprese, delineando il ruolo che Encubator e Inno4Gov intendono recitare nel prossimo biennio. L’evento, intitolato “Le startup per il Climate Tech e per la trasformazione digitale e sostenibile nella PA”, sarà molto più di una cerimonia di lancio: costituirà un vero tavolo operativo in cui si discuteranno modelli, risorse e obiettivi concreti per ridurre l’impronta di carbonio e digitalizzare i servizi pubblici in chiave responsabile.
Con la quarta edizione al via, il programma curato da Camera di commercio, PoliHub e Politecnico di Milano rinnova la sua ambizione: cercare, selezionare e accompagnare progetti tecnologici capaci di affrontare le emergenze sociali, ambientali ed economiche più urgenti. Il format non si limita alla teoria: in tre mesi di incubazione, le startup prescelte incontreranno mentor, investitori e aziende, ricevendo strumenti di business development e occasioni di networking pensate per trasformare idee promettenti in realtà competitiva su scala internazionale globale.
Dalla Camera di commercio ai poli di ricerca: le forze in campo
La dotazione economica proposta per l’edizione 2025/2026 parla con la forza dei numeri: cinque grant equity free da 40.000 euro ciascuno attendono i migliori progetti in ambito Climate Tech, mentre due ulteriori assegni della stessa entità sono stati riservati a iniziative legate alla Bike Economy. L’impostazione finanziaria si affianca a un supporto metodologico rigoroso, frutto dell’esperienza maturata dai partner nelle precedenti edizioni, che ha già consentito di generare soluzioni a basso impatto ambientale e alta redditività per il mercato globale.
Il coinvolgimento congiunto di atenei, enti di ricerca e sistema camerale garantisce una filiera completa: dalla sperimentazione in laboratorio alla validazione sul mercato. PoliHub mette a disposizione spazi, mentor e network, mentre il Politecnico di Milano offre competenze scientifiche di prim’ordine. La Camera di commercio, infine, assicura una connessione diretta con il tessuto produttivo e istituzionale, creando le condizioni perché i prototipi diventino imprese stabili e generatrici di valore per il territorio, riducendo costi e accelerando l’adozione di soluzioni innovative.
Focus su mobilità dolce e città a misura di bicicletta
La novità più attesa dell’edizione in partenza è la challenge dedicata alla Bike Economy, voluta per stimolare idee che rendano la pedalata urbana un gesto quotidiano, sicuro e a emissioni zero. Si cercano tecnologie per e-bike sharing, sistemi di sicurezza avanzata, design di componenti riciclabili e modelli di logistica su cargo bike. L’intento è coinvolgere non soltanto ingegneri e designer, ma anche sociologi e pianificatori urbani, incentivando un approccio integrato alla mobilità che favorisca salute, inclusione e sviluppo economico locale.
Integrando questa sezione con le tradizionali call per il Climate Tech, gli organizzatori separano ma allo stesso tempo uniscono due fronti della stessa battaglia: riduzione di CO2 e miglioramento della qualità urbana. L’obiettivo dichiarato è fare della bicicletta un vettore di cultura ecologica, dimostrando come innovazione di prodotto e di servizio possano convivere e rafforzarsi. Il riconoscimento economico diventa così un catalizzatore di progetti che promettono di cambiare, pedale dopo pedale, il volto delle nostre città, ogni giorno in modo concreto.
Come partecipare: tempistiche, risorse e vantaggi concreti
Le candidature sono aperte a spin-off universitari, gruppi provenienti da centri di ricerca e startup early stage, italiane e internazionali, purché impegnate in soluzioni scalabili per la transizione energetica, la riduzione degli sprechi e l’economia circolare. Gli interessati avranno tempo fino al 6 novembre 2025 per presentare la propria idea: un arco sufficiente a completare il business plan, definire il team e preparare il materiale necessario alla selezione, prima che i partner procedano alla fase di pitch e due diligence.
Oltre ai contributi in denaro, i progetti selezionati accederanno a tre mesi di incubazione intensiva, articolata in workshop, sessioni di mentorship personalizzate e test sul campo delle soluzioni sviluppate. L’esperienza va ben oltre la somma delle competenze tecniche: permette di misurarsi con il mercato, di affinare il modello di business e di costruire relazioni con investitori già attivi nell’impact investing. In sintesi, un trampolino pensato per trasformare il potenziale in risultati tangibili e misurabili nel breve e lungo periodo aziendale.
