In un contesto politico sempre più frammentato, l’annuncio di Alessandro Onorato accende l’attenzione sui percorsi civici che vogliono rinnovare il centrosinistra, chiamando a raccolta tutti coloro che non trovano più casa nei partiti tradizionali ma desiderano impegnarsi in prima persona.
Un appuntamento che guarda oltre i partiti
La data scelta è lunedì 20 ottobre: un momento che l’assessore capitolino allo Sport, Moda e Grandi Eventi ha deciso di dedicare a un appello aperto rivolto alla cittadinanza. L’incontro, accolto negli spazi del Parco dei Principi di Roma, non sarà la solita conferenza stampa, bensì, come sottolinea lo stesso Onorato ai nostri microfoni di Sbircia la Notizia Magazine, “un cantiere di idee nel quale chi non si riconosce più negli schieramenti tradizionali potrà portare il proprio contributo concreto”. La presenza costante dell’agenzia Adnkronos, partner nella verifica dei fatti, garantirà anche in questa occasione la solidità delle informazioni condivise.
Il progetto non nasce dal nulla: da giugno a oggi la rete civica lanciata da Onorato ha superato quota duecento amministratori locali, un risultato che testimonia la sete di partecipazione diffusa nei territori. Quando l’assessore riepiloga i numeri si sofferma sulla necessità di creare un linguaggio politico capace di parlare al piccolo imprenditore, all’artigiano, al giovane laureato senza prospettive stabili. L’obiettivo dichiarato, ribadisce con fermezza, non è fondare l’ennesimo partito, bensì avviare un processo di contaminazione virtuosa tra realtà amministrative diverse.
Una rete di sindaci e amministratori che cresce di giorno in giorno
L’elenco degli ospiti attesi dimostra la trasversalità dell’iniziativa: dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, alla collega di Genova, Silvia Salis, passando per il primo cittadino di Udine, Alberto De Toni. Onorato evita accuratamente ogni “toto-leader”: il congresso permanente sui nomi, spiega, distrae dalle emergenze reali dei territori. Piuttosto, ciascuno resta al lavoro nella propria città, portando sul tavolo di Roma le soluzioni maturate sul campo. In questo mosaico, l’eventuale leadership sarà la conseguenza naturale di un consenso che, se mai arriverà, dovrà nascere dal basso.
Un’altra figura che l’assessore romano desidera mettere sotto i riflettori è Ismaele La Vardera, consigliere regionale siciliano e fondatore di Controcorrente. Con le sue denunce coraggiose sulla gestione della cosa pubblica in Sicilia, La Vardera testimonia come un movimento civico possa diventare un argine credibile all’influenza della criminalità organizzata. La sua presenza a Roma assume così il valore di un segnale forte: non esiste un’Italia di serie A e una di serie B, le battaglie per la legalità riguardano l’intero Paese.
Priorità concrete da Nord a Sud
Sul palco e in platea arriveranno amministratori da Bolzano e L’Aquila, da Fermo ad Ancona, da Fabriano a Nettuno, fino a Salerno, Battipaglia, Palermo e Caltanissetta. Città diverse per storia e dimensioni, ma accomunate dalle stesse domande: sicurezza, opportunità di lavoro, qualità dei servizi. L’Italia che non si rassegna – così la definisce Onorato – pretende risposte immediate, misurabili, condivise. Per questo una rete, anziché un partito tradizionale, può risultare più agile nel replicare altrove le buone pratiche sperimentate localmente.
Sul fronte delle esigenze sociali, l’assessore capitolino insiste sulla necessità di “curare le fragilità”. Secondo i dati discussi insieme ad Adnkronos, l’emergenza riguarda sia le fasce più deboli sia quel mondo produttivo di artigiani, commercianti e partite Iva che, schiacciato da costi e burocrazia, rischia di abbandonare il Paese. Senza un quadro di certezze, i giovani investono altrove le proprie competenze, gli insegnanti continuano a sentirsi marginali e un intero sistema perde competitività. Da qui la scelta di mettere al centro l’efficienza amministrativa e l’inclusione sociale.
Sicurezza, lavoro, giovani: le sfide sul tavolo della kermesse
“Gli italiani – ricorda Onorato – vogliono uscire di casa la sera senza timore, gestire un negozio senza il terrore dei furti, permettersi di far praticare sport ai figli”. La sicurezza, dunque, non come slogan, ma come prerequisito di una vita dignitosa. La rete civica punta a restituire al centrosinistra un tema che, a detta di molti, sarebbe stato ceduto alla destra. Non è questione di bandiere, ma di garantire alle comunità quei diritti elementari che rendono vivibile una città.
Nella stessa direzione si colloca la lotta alla burocrazia: lo studio presentato dall’Istituto Ambrosetti quantifica in 57,3 miliardi di euro – il 3,3 per cento del Pil – il prezzo pagato dalle aziende per adempiere a procedure spesso inutili. Onorato, che proviene dal mondo delle imprese, conosce bene questo peso: “Se liberiamo energie bloccate negli uffici, il Paese guadagnerà in competitività e i cittadini in fiducia”. A Roma, il 20 ottobre, verranno illustrati progetti già avviati in diverse città per tagliare le attese e digitalizzare le pratiche.
Uno sguardo oltre il 20 ottobre
Quando cala il sipario sui grandi eventi, resta la quotidianità di chi amministra. Con questa consapevolezza Onorato ribadisce di non avere “ambizioni personali se non quella di dare una mano”: il successo dell’iniziativa non si misurerà a colpi di candidature, bensì nella capacità di contaminare i livelli istituzionali con le competenze della società civile. La politica, se vuole tornare a essere credibile, deve aprire porte e finestre finora rimaste chiuse.
Da parte nostra, come Sbircia la Notizia Magazine, continueremo a raccontare questi percorsi con la massima accuratezza, grazie alla collaborazione consolidata con l’agenzia Adnkronos. Perché la verifica delle notizie non è un orpello, ma il fondamento di un giornalismo che vuole accompagnare – e non solo osservare – il cambiamento in atto. Solo così, crediamo, il dialogo tra istituzioni e cittadini potrà rivelarsi davvero fertile.
Veloci risposte ai dubbi più frequenti
Che cosa distingue la rete civica guidata da Onorato da un nuovo partito tradizionale? La differenza sta nell’assenza di un apparato rigido: la rete mette in comune esperienze di governo locale, replicabili altrove, senza sovrastrutture ideologiche. Ogni amministratore resta protagonista nel proprio territorio e condivide soluzioni concrete, evitando di appesantirle con una burocrazia di partito che spesso frena l’innovazione.
Perché il tema della sicurezza viene definito prioritario proprio da forze di centrosinistra? Secondo Onorato, ignorare la richiesta di sicurezza significa lasciarla monopolizzare da altri schieramenti. La rete civica intende riprendersi questo terreno, fornendo risposte puntuali – dall’illuminazione pubblica al controllo del territorio – che restituiscano serenità ai cittadini senza indulgere in retoriche emergenziali.
Quale ruolo avranno gli imprenditori e le partite Iva all’interno del progetto? La presenza di professionisti e piccoli imprenditori è considerata indispensabile: conoscono le difficoltà della burocrazia meglio di chiunque altro e possono suggerire semplificazioni immediate. L’idea è di farli sedere allo stesso tavolo di sindaci e amministratori, trasformando la lamentela in proposta e la proposta in politica pubblica.
