Tre giorni di pura immaginazione hanno avvolto Chiavari, proiettando la cittadina ligure al centro della cultura pop nazionale. ChiavarInCosplay 2025 ha superato ogni aspettativa, attirando migliaia di appassionati e trasformando vie e piazze in un caleidoscopio di colori, musica e creatività.
Una marea di creatività in Liguria
ChiavarInCosplay, giunto alla sua edizione 2025, ha richiamato 85.000 presenze lungo un percorso di appena due giornate e mezzo. Un dato che, per il territorio del Tigullio, si traduce in un’impennata di energia, presenze turistiche e curiosità mediatica. Dietro ogni costume, dietro ogni fotografia scattata sul celebre red carpet che ha attraversato il centro storico, palpita un entusiasmo che non conosce barriere anagrafiche. Famiglie, professionisti del settore, semplici curiosi: tutti si sono riversati nella rete di carruggi e piazze trasformate in scenografie a cielo aperto, dettando un ritmo incalzante e festoso all’intera città.
Al centro del progetto 2025, il concetto di “Harmony – Armonia” si è fatto manifesto tangibile di inclusione. L’illustrazione firmata da Sergio Algozzino – fumettista, sceneggiatore, musicista e youtuber – campeggiava su locandine e banner, come a ricordare che la diversità, lungi dall’essere un ostacolo, è la base di un ecosistema culturale vitale. In queste tre giornate, l’armonia non è rimasta un principio astratto: ha percorso le strade come musica di sottofondo, ha unito generazioni distanti e linguaggi artistici differenti, diventando un filo narrativo che ha cucito abiti, emozioni e storie. Dalla prima mattina fino a notte inoltrata, Chiavari ha respirato un’unità corale che raramente si riscontra in manifestazioni di massa.
L’incanto prende forma nelle vie di Chiavari
Già alle prime luci del giorno, il Parco di Villa Rocca si è tramutato in giardino delle meraviglie, mentre Piazza Roma rifletteva una tavolozza di colori che sembrava uscita da un film in technicolor. Dall’Antica Farmacia dei Frati al Caruggio, ogni pietra raccontava un racconto inedito, alimentato da passi di cosplayer, fotografi e visitatori. Il celebre tappeto rosso – un’autentica passarella pop lunga quanto la via centrale – ha reso il centro un ideale corridoio hollywoodiano dedicato alle culture Nerd, Geek e Fantasy. Camminare lungo quel nastro rosso significava sfiorare mondi diversi: quello dei manga, dei videogame, dei cartoon anni ’80, resi vivi da maschere, spade laser e armature scintillanti.
Quelle sensazioni sono state sintetizzate dalle parole di Gianluca Del Carlo, direttore artistico della kermesse: «All’alba, quando il primo raggio di sole ha sfiorato la Rocca, Chiavari si è trasformata in un regno incantato». La sua descrizione non è rimasta letteratura da conferenza stampa; ha risuonato nelle espressioni dei visitatori che, attraversando le piazze, vivevano un’esperienza immersiva. Al di là dei costumi meticolosamente confezionati, era la vibrazione condivisa – questo abbraccio silenzioso e collettivo – a dare concretezza all’idea di ”Harmony”, rendendola forza propulsiva e non semplice slogan. Così, mentre i click delle macchine fotografiche immortalavano sorrisi, un sentimento di reciproca appartenenza cresceva, quasi palpabile, tra generazioni e provenienze distanti.
Apertura cinematografica e tributi dal grande schermo
Il sipario di ChiavarInCosplay si è ufficialmente alzato al Cinema Mignon, con la proiezione del docufilm “20 anni e poi…” dedicato alla storia dell’Area Music & Cosplay di Lucca Comics & Games. In sala, oltre al pubblico, hanno preso posto protagonisti come lo stesso Gianluca Del Carlo, il regista Cristiano Gazzarrini, il produttore esecutivo Luca Bitonte e la produttrice Barbara Gozzi. La narrazione di vent’anni di live, palcoscenici, emozioni e sudore ha attraversato lo schermo fino a farsi applauso corale e, infine, standing ovation. Una partenza cinematografica che ha sancito il legame tra Chiavari e il più ampio universo dei festival pop nazionali.
Tutta la sequenza inaugurale, come l’intero programma del festival, è stata ricostruita da Sbircia la Notizia Magazine in sinergia con l’agenzia stampa Adnkronos, la cui collaborazione ci ha permesso di verificare puntualmente dati, dichiarazioni e presenze. In un contesto in cui la dimensione spettacolare rischia di prendere il sopravvento sulla cronaca, la verifica delle fonti rimane la bussola essenziale per restituire ai lettori un racconto autentico e trasparente. Per questo, ogni numero ricordato – dalle presenze registrate alle attività proposte – è stato confrontato con i report ufficiali del Comune e dell’organizzazione LEG Live Emotion Group.
Palcoscenici e palchi, dal mattino a notte fonda
Il cuore pulsante della manifestazione batteva in Piazza Matteotti, dove il Main Stage ha alternato concerti, contest e momenti di puro intrattenimento. Il Giga Party anni ’90, guidato dall’energia di Letizia Livornese – meglio nota come Letizia Cosplay – ha risvegliato ricordi di walkman e VHS, trascinando la piazza in una danza collettiva. Più tardi, l’attesissima performance degli Oliver Onions, accompagnati dagli ANIMEniacs Corp., ha intrecciato colonne sonore immortali con cori da stadio. Ma è stato il gran finale con il “Capitano” Giorgio Vanni a far vibrare l’aria, grazie a quelle sigle televisive che, per più di una generazione, rappresentano un vero passaporto emotivo verso l’infanzia.
L’anima competitiva della manifestazione ha trovato spazio nella tradizionale Sfilata/Gara Cosplay, dove giurie specializzate hanno premiato eccellenze dal miglior costume all’originalità, passando per la fedeltà ai personaggi. Parallelamente, l’Area Games curata da Play – Festival del Gioco ha trasformato tavoli in campi di strategia con tornei di board game, mentre l’Auditorium San Francesco è diventato hub per gli eSport grazie alla collaborazione con QLASH e PG Esports. Il “Virtual Paddock” a tema motoristico, insieme alle battaglie galattiche di Star Wars allestite in Piazza Verdi, ha dimostrato che il futuro dell’intrattenimento passa attraverso connessioni digitali e partecipazione live.
Mostre, solidarietà e interattività diffusa
ChiavarInCosplay non ha vissuto soltanto di spettacolo: tra le mura dell’Antica Farmacia dei Frati si è snodata una suggestiva esposizione di opere LEGO®, capace di catturare adulti e bambini grazie a diorami interattivi. In Piazza Roma, invece, l’iniziativa “Caschi per il Cuore” ha unito sport, beneficenza e creatività, presentando caschi di grandi piloti reinterpretati dai più piccoli a sostegno di un progetto solidale. Questi momenti di partecipazione attiva hanno dimostrato che la cultura pop, quando incontra la dimensione sociale, riesce a generare valore aggiunto e consapevolezza collettiva.
Al Palazzo Rocca e nel suo parco, set prediletto per sessioni di photoshooting Cosplay e Steampunk, si è sviluppata un’Artist Alley orchestrata da Giovanni “Zeth” Zaccaria, spazio che ha riunito illustratori emergenti, scuole di fumetto e autori affermati. Poco distante, la Movie Zone curata da Andrea Bedeschi approfondiva sinergie tra cinema e doppiaggio attraverso talk esclusivi, mentre il progetto Comics&Science richiamava l’attenzione su storie in cui divulgazione e vignette si fondono, grazie alla partecipazione di Giovanni Eccher e Davide La Rosa. La molteplicità di linguaggi portata in scena ha confermato che il talento, quando riceve spazi adeguati, diventa innesco di dialogo e di innovazione culturale.
Le voci istituzionali e il motore dietro le quinte
L’Assessore alla Cultura Silvia Stanig ha sottolineato come l’evento sia «entrato nel cuore della città», rimarcando che 85.000 presenze in meno di tre giorni rappresentano un traguardo «senza limiti di età» per il pubblico coinvolto. Ha inoltre citato il contributo dei commercianti, delle associazioni e dello staff organizzativo di LEG Live Emotion Group, riconoscendo in particolare il lavoro di Gianluca Del Carlo. Dalle sue parole è emersa la volontà di mantenere viva quella rete di collaborazioni che, anno dopo anno, sta proiettando Chiavari ben oltre i confini regionali.
Parole di gratitudine sono giunte anche dai soci fondatori di LEG – Tania Ferri, Sandro Giacomelli ed Elisabetta De Luca – che hanno definito il risultato «entusiasmante». Hanno rivendicato il «calore straordinario» del pubblico, sottolineando come la sinergia con il Comune di Chiavari e con Lucca Comics & Games – che ha scelto la città ligure per l’anteprima del docufilm – abbia rappresentato un punto di forza. Dietro le quinte, raccontano, uno staff coeso ha lavorato con passione ed energia, a conferma che i grandi numeri sono sempre il frutto di una visione condivisa e di un’organizzazione solida.
Sguardo conclusivo e prospettive future
La redazione di Sbircia la Notizia Magazine, grazie al confronto costante con Adnkronos, ha potuto testimoniare un fenomeno la cui portata supera l’evento stesso: ChiavarInCosplay è diventato catalizzatore di energie creative, opportunità turistiche e dialogo intergenerazionale. Quando un Comune riesce a trasformare i propri spazi in scenari condivisi di immaginazione collettiva, si genera un moltiplicatore di valore che arricchisce la comunità ben oltre la durata del festival. E Chiavari, in questi giorni, lo ha fatto con perizia organizzativa e spirito di accoglienza.
Guardando al futuro, l’appuntamento lascia in eredità una sfida: tradurre l’Harmony sperimentata durante la manifestazione in progetto culturale permanente, capace di alimentare attività, laboratori e scambi anche nei restanti mesi dell’anno. Se la cultura pop è il linguaggio attraverso cui generazioni diverse possono riconoscersi, allora iniziative come ChiavarInCosplay rappresentano un cantiere di possibilità, dove l’immaginazione non ha timore di mescolarsi con rigore organizzativo e visione strategica. Proprio da qui Sbircia la Notizia Magazine continuerà a monitorare, con occhio critico ma innamorato, l’evoluzione di un evento ormai punto di riferimento per tutta la riviera ligure.
Curiosità in pillole
In quali giorni esatti si è svolto ChiavarInCosplay 2025, e in che modo l’organizzazione ha distribuito i vari appuntamenti – dall’apertura ufficiale alla cerimonia di chiusura – per garantire continuità di intrattenimento dal mattino fino alle ultime ore della sera, offrendo al contempo momenti di riposo e servizi di accoglienza adeguati ai flussi di oltre ottantacinquemila visitatori provenienti da diverse regioni italiane e sostenendo efficacemente anche la logistica di sicurezza, mobilità e ristorazione predisposta in collaborazione con le autorità cittadine e le associazioni di volontariato locali?
ChiavarInCosplay 2025 ha occupato tre giornate piene, dal venerdì alla domenica. Il programma è stato calibrato affinché ogni fascia oraria avesse un cuore pulsante: workshop e incontri nelle ore diurne, concerti e proiezioni in quelle serali, con le strade di Chiavari sempre animate da performance itineranti. La scelta di comprimere l’evento in un fine settimana lungo ha permesso di concentrare l’attenzione dei visitatori e di massimizzare l’impatto sul tessuto urbano, affiancata da servizi di ristoro, sicurezza e accoglienza attivi ventiquattro ore su ventiquattro.
Qual è stato il filo conduttore tematico dell’edizione 2025, come è stato sintetizzato nel manifesto ufficiale e in quali modi concreti il concetto di “Harmony – Armonia” ha orientato l’impianto delle attività, dalle scenografie alle iniziative dedicate all’inclusione culturale e generazionale, nonché nelle parole di ospiti, cosplayer e visitatori che hanno testimoniato sui social la forza di un’atmosfera capace di superare barriere culturali e generazionali?
“Harmony – Armonia” è stato il nucleo creativo di ChiavarInCosplay 2025. Il manifesto di Sergio Algozzino mostrava personaggi di universi differenti stretti in un singolo abbraccio, e quel disegno ha trovato eco nelle installazioni luminose, nei dialoghi sul palco e persino nella selezione musicale. Performance inclusive, laboratori intergenerazionali e una gara cosplay che premiava la cooperazione hanno trasformato l’armonia in prassi quotidiana, sottolineando che la diversità resta, sempre, una risorsa condivisa.
Chi ha assunto la direzione artistica di ChiavarInCosplay 2025 e quali esperienze pregresse, tra cui la creazione dell’Area Music & Cosplay a Lucca Comics & Games ricordata dal docufilm «20 anni e poi…», hanno contribuito a rafforzare la sua credibilità nel guidare un programma tanto vasto, capace di fondere musica, gioco, cinema e costuming all’interno di un unico percorso cittadino, e come la sua presenza sul palco durante momenti chiave ha inciso sull’entusiasmo dei partecipanti e sulla qualità delle performance?
La direzione artistica è stata affidata a Gianluca Del Carlo, pioniere nel panorama cosplay nazionale e ideatore dell’Area Music & Cosplay di Lucca Comics & Games. Forte di un’esperienza quasi ventennale, Del Carlo ha orchestrato l’offerta di ChiavarInCosplay con maestria: dalla programmazione dei concerti alle installazioni interattive. La sua presenza costante ma discreta ha motivato artisti e pubblico, fungendo da collante creativo e orchestrando una narrazione coerente dall’inizio alla fine dell’evento.
