La brezza settembrina di Salina ha fatto da sipario al rito nuziale più atteso dai fan dei Duran Duran: la figlia di John Taylor, Atlanta de Cadenet, ha suggellato il suo amore con il canadese David Macklovitch in una festa che ha trasformato le Eolie in un palcoscenico privato.
Eolie, cornice di un amore in musica
La scelta di festeggiare nell’isola di Salina, perla verde delle Eolie, non è stata un capriccio mondano ma la continuazione di una storia fatta di ricordi condivisi e di paesaggi che sanno parlare al cuore. All’Hotel Signum, dimora di charme gestita con rara passione dalla famiglia Caruso, Atlanta de Cadenet e David Macklovitch hanno accolto i loro ospiti in un lungo abbraccio di tre giorni. Tra giardini colmi di capperi, tocchi di bougainvillea e terrazze che si aprono su tramonti incandescenti, la musica ha ceduto il passo al respiro del mare, creando un contrappunto di emozioni vivissime che il nostro magazine, in collaborazione con Adnkronos, ha potuto verificare e raccontare con cura.
Protagonista discreta ma decisiva della parentesi nuziale è stata la chef stellata Martina Caruso, il cui tocco contemporaneo ha interpretato la tradizione isolana con una leggerezza sorprendente. Dall’insalata caldo-freddo di pesce azzurro alle reinterpretazioni di erbe spontanee, ogni piatto è diventato un racconto, un’istantanea commestibile del legame fra la coppia e la loro ‘seconda casa’. Non è la prima volta, infatti, che i neosposi bussano alle porte del Signum: qualche anno fa un soggiorno estivo finì per trasformare l’albergo in un luogo dell’anima, cementando l’idea di tornarvi per celebrare un passo tanto importante. Nel vino bianco salino, nelle risate notturne e nei profumi di gelsomino si è così compiuta la magia che soltanto un contesto familiare, seppure cinque stelle, sa garantire.
Dalla City che non dorme alla quiete isolana
La cronaca di questo matrimonio, confermata dai colleghi di Adnkronos, inizia però ben lontano dal Mediterraneo. New York, con i suoi grattacieli che bucano il cielo, ha ospitato la cerimonia civile, volutamente intima, nella quale Atlanta e David hanno pronunciato il loro primo “sì”. Pochi testimoni, toni sommessi, la consapevolezza che l’eco mediatica non avrebbe tardato a bussare. Il cambio di scena verso Salina ha dunque rappresentato un controcanto: se la metropoli ha suggellato il contratto, l’isola ha dato voce ai sentimenti, disegnando un percorso emotivo a tappe che ha riportato gli sposi alle origini del loro legame con l’Italia.
L’icona visiva di queste nozze resta comunque quella scattata la sera dell’arrivo in albergo: John Taylor, orgoglioso ed emozionato, abbraccia la figlia vestita di un abito senza spalline sormontato da un velo ampio. Sullo sfondo, un arcobaleno che pare dipinto sulla superficie del mare aperto. È una fotografia simbolo, non solo perché collega padre e figlia tra colori da cartolina, ma perché condensa quarant’anni di musica, mode e sogni. Ci ricorda quanto il tempo scorra veloce per tutti, persino per i cosiddetti ‘Wild Boys’ degli anni Ottanta, ora impegnati più che mai a sostenere la felicità dei propri cari.
Bande, talenti e amicizie: uno sguardo tra gli invitati
I tre giorni di festa hanno portato a Salina un parterre degno di un festival internazionale. Oltre alla madre della sposa, Gela Nash-Taylor, nel giardino dell’hotel si sono incrociate le risate di Nick Rhodes e Roger Taylor, compagni storici nel progetto Duran Duran, e l’energia di producer e DJ di culto quali A-Trak, Armand Van Helden e Louisahhh Pilot. Alle consolle improvvisate tra ulivi e pini marittimi la playlist ha viaggiato dagli anni Ottanta all’elettronica più recente, segno tangibile di un’osmosi generazionale destinata a rinnovarsi anche lontano dai riflettori. L’atmosfera, riferiscono le nostre fonti verificate, è rimasta informale e calda, come se ogni invitato stesse semplicemente tornando a casa dopo un lungo tour.
A rendere più evidente il passaggio del testimone fra vecchie e nuove generazioni è stata, nelle scorse settimane, un’altra unione: quella di Ellea Taylor, figlia del batterista Roger, andata in scena al Castello di Rocca Cilento. Due matrimoni a distanza ravvicinata che raccontano quanto la famiglia allargata dei Duran Duran stia vivendo un 2025 francamente irripetibile. In entrambi i casi, fa notare Adnkronos, è emersa l’assenza di Simon Le Bon. Un’assenza che pesa ma non incrina l’intreccio di rapporti affettivi: il front-man continua ad avere un posto d’onore nelle conversazioni, nei brindisi e nella colonna sonora – sottinteso che l’amicizia, come la musica, prescinde dalla presenza fisica in un luogo preciso.
Sbircia la Notizia, la nostra lente
Per Sbircia la Notizia Magazine raccontare questo evento non significa indulgere nel colore fine a se stesso, bensì cogliere l’evoluzione di una band che ha fatto la storia del pop e che oggi vive, con la stessa curiosità di allora, le esperienze dei propri figli. Il passaggio dalla ribalta mondiale dei tour alle emozioni raccolte di un ricevimento isolano è un segnale forte: il successo può anche cambiare abito, ma rimane l’urgenza di condividere, di creare senso di comunità. Gli invitati che abbiamo incrociato ci hanno parlato di un sentimento diffuso di gratitudine, come se l’energia degli anni Ottanta si fosse semplicemente trasformata in una maturità equilibrata, capace di sorprendere chiunque si aspettasse un revival statico e prevedibile.
La nostra redazione, con il supporto puntuale dell’agenzia Adnkronos, ha passato al vaglio nomi, date e dettagli per offrire ai lettori un quadro il più possibile accurato e, soprattutto, lontano da semplificazioni. L’incanto di Salina, la cucina di Martina Caruso, la gioia tangibile degli sposi: ogni elemento è stato verificato, ascoltato, talvolta respirato direttamente lungo i muretti in pietra che delimitano l’hotel. A distanza di pochi giorni dalla fine dei festeggiamenti, rimane la sensazione di avere assistito a qualcosa che va oltre l’aneddoto mondano: un racconto di legami sinceri, di riconoscenza reciproca e di futuro condiviso.
Domande lampo
Perché proprio Salina è stata scelta come teatro dei festeggiamenti? Gli sposi avevano già trascorso qui una vacanza che li aveva conquistati per la genuinità dei luoghi e l’accoglienza della famiglia Caruso. Tornare all’Hotel Signum ha significato ricreare quell’atmosfera di intimità, aggiungendo la cornice di un tramonto eoliano che, come hanno ricordato Atlanta e David nei loro discorsi, “non smette di ricordarci l’importanza di rallentare”. La decisione, confermata e documentata da Adnkronos, è stata presa diversi mesi prima della cerimonia civile di New York. I due fidanzati lo chiamano il loro “porto segreto”.
Chi figurava nella rosa degli invitati musicali più attesi? Oltre alla presenza immancabile di Nick Rhodes e Roger Taylor, che non hanno rinunciato a un breve jam acustico sul finire della seconda serata, il ricevimento ha visto alternarsi in consolle artisti di calibro internazionale come A-Trak, Armand Van Helden e Louisahhh Pilot. La selezione è nata da un’idea condivisa fra lo sposo e John Taylor, intenzionati a mettere in dialogo epoche sonore differenti. Da parte nostra, dopo aver incrociato le fonti di Adnkronos, possiamo affermare che la lista definitiva ha contato una cinquantina di professionisti dell’industria musicale.
Si è percepita l’assenza di Simon Le Bon? Sì, in parte. Il front-man dei Duran Duran non ha potuto partecipare per impegni precedentemente assunti, ma il suo nome è stato evocato più volte nel corso dei brindisi e dei discorsi ufficiali. A detta degli invitati, la sua voce ha comunque risuonato attraverso le canzoni riprodotte al calare del sole, ricordando a tutti che gli affetti possono superare qualsiasi distanza geografica. Secondo la ricostruzione offerta da Adnkronos, Simon ha inviato un videomessaggio personale, proiettato in sala tra commozione e applausi, segno di una partecipazione affettiva piena, sebbene virtuale.
