In Italia, la passione per i podcast è esplosa: nel 2025 gli ascoltatori hanno raggiunto quota 18 milioni, con un incremento costante che in sette anni ha trasformato un fenomeno di nicchia in una consuetudine diffusa, come conferma l’ultima indagine NielsenIQ per Audible, verificata dagli analisti di Adnkronos.
Un pubblico in rapida espansione
Il quadro che emerge dalla ricerca, diffusa in occasione dell’International Podcast Day durante il Festival del Podcasting e approfondita da Sbircia la Notizia Magazine insieme ad Adnkronos, fotografa un balzo del 75% rispetto al 2018, quando gli italiani interessati all’ascolto erano 10,3 milioni. Solo nell’ultimo anno, il bacino si è arricchito di altri 800 mila utenti, pari a un +5% rispetto al 2024. Numeri che, al di là del fascino delle percentuali, raccontano un cambiamento strutturale nelle modalità con cui gli italiani consumano contenuti digitali.
Non si tratta, però, di un interesse saltuario. La durata media di ciascuna sessione di ascolto ha superato i 28 minuti — quattro in più rispetto al 2024 — e la frequenza si assesta a quasi nove appuntamenti mensili. Oltre sei italiani su dieci dichiarano di premere play almeno una volta alla settimana, mentre per un irriducibile 16% l’ascolto è quotidiano. Il nucleo più affezionato si riconosce soprattutto nei 25-34enni, con una lieve prevalenza maschile distribuita in modo omogeneo da Nord a Sud.
Dalle abitudini di ascolto alla routine quotidiana
La ricerca sottolinea come il podcast si sia incastonato nelle giornate frenetiche con una naturalezza sorprendente. Più di sette persone su dieci apprezzano la possibilità di ascoltare mentre svolgono altre attività: c’è chi guida verso l’ufficio, chi cammina in città, chi si muove sui mezzi pubblici o riordina la casa. Il vantaggio di poter apprendere, informarsi o semplicemente intrattenersi senza affaticare la vista è diventato un elemento decisivo nella scelta di questo formato audio.
Anche il momento della giornata rivela cambiamenti interessanti. Il rientro dal lavoro si conferma l’istante preferito per lasciarsi accompagnare da una voce, ma consolidano la loro importanza pure il weekend e la fascia serale prima di dormire. Lo schermo viene abbandonato in favore di cuffie o altoparlanti smart, trasformando gli spostamenti quotidiani e gli angoli domestici in stanze virtuali dove le storie, le inchieste e gli approfondimenti si fanno sentire, letteralmente, in tempo reale.
Cosa guida la scelta dei contenuti
Il primo criterio che indirizza la ricerca di un nuovo episodio è la tematica. Genere narrativo e voce del narratore seguono a ruota, ma è la promessa di scoprire o approfondire un argomento a convincere quasi la metà del pubblico a cliccare sul tasto ‘riproduci’. Quattro ascoltatori su dieci si lasciano invece sedurre dalla curiosità, desiderosi di sperimentare formati e storie mai sentiti prima, segnale di una platea che non teme di allungare il passo verso percorsi inesplorati.
Tra gli studenti, l’audio rappresenta un alleato prezioso: oltre la metà dichiara di usare i podcast per integrare lo studio di materie scolastiche o universitarie. Sul podio dei generi più apprezzati continua a svettare il crime, incalzato da storia e politica, benessere e fiction. I formati di approfondimento, informazione e inchiesta restano i più seguiti, ma cresce l’interesse per l’intrattenimento puro, a testimonianza di un ecosistema in costante rimescolamento.
Lingua, formati e nuove tendenze
La quasi totalità degli ascoltatori — il 97% — sceglie contenuti in italiano, ma quasi un terzo del campione alterna ormai con disinvoltura episodi in inglese. Questo dato evidenzia un pubblico sempre più a proprio agio in ambito internazionale, capace di spaziare tra produzioni nazionali e voci straniere senza pregiudizi linguistici, arricchendo la propria esperienza con intonazioni, stili e prospettive diverse.
In parallelo all’espansione linguistica, si afferma la moda degli spin-off tratti da libri, serie TV, film o graphic novel. Quasi un ascoltatore su sei li accoglie con entusiasmo, prediligendo le avventure dei personaggi principali ma dimostrandosi aperto a trame parallele dedicate a figure minori. L’audio diventa così un ponte che prolunga la vita degli universi narrativi, offrendo al pubblico l’opportunità di abitare quegli spazi immaginari anche lontano dallo schermo o dalla pagina.
Il successo delle produzioni italiane originali
Se i cittadini del web chiedono qualità, il mercato italiano risponde con serie originali capaci di scalare le classifiche in tempi record. Nel 2025 il titolo più ascoltato su Audible è stato “Rancore” di Gianrico Carofiglio, seguito a ruota da “Storie brutte sulla scienza, ma peggio” firmato Barbascura X e dall’edizione audio integrale della trilogia Licanius di James Islington. La top ten ingloba poi firme riconoscibili come Alessandro Barbero, Roberto Saviano e Pablo Trincia, senza dimenticare le penne noir di Picozzi & Lucarelli e l’ambientalismo investigativo di Barone & Blengino.
Questa varietà di voci dimostra che il pubblico non si accontenta di soluzioni seriali preconfezionate. Ogni autore offre una prospettiva inedita, dall’analisi storica alle indagini giudiziarie, dalla narrativa fantasy alla divulgazione scientifica irriverente. L’effetto combinato è un catalogo che supera i confini di genere e di stile, confermando come l’audio stia diventando terreno fertile per sperimentazioni letterarie e giornalistiche in cui la creatività italiana trova un’espressione robusta e riconoscibile.
Podcast e audiolibri: convergenza definitiva
Il confine tra podcast e audiolibro si fa ogni giorno più sottile. Più di sei italiani su dieci dichiarano di fruire di entrambi i formati, un dato che evidenzia una convergenza tecnologica e culturale. La scelta non è più tra leggere, guardare o ascoltare: l’utente costruisce il proprio palinsesto personale integrando storie, reportage, saggi e narrativa letti da voci professionali, secondo i ritmi dettati dalla propria agenda.
In questo contesto, l’audio si afferma come componente stabile della dieta mediatica. Non è più un’alternativa d’emergenza, ma un canale primario per informarsi, rilassarsi o farsi sorprendere, sostenuto da dispositivi sempre più diffusi — smart speaker, cuffie wireless, assistenti vocali — e da una produzione che cura ogni dettaglio, dall’adattamento editoriale al sound design. Le rilevazioni validate da Adnkronos lo confermano: l’ascolto in cuffia è diventato un gesto naturale quanto scorrere il feed social.
Domande rapide
Quanti italiani ascoltano podcast nel 2025?
Secondo NielsenIQ per Audible, verificato da Adnkronos, gli ascoltatori sono 18 milioni.
Qual è la durata media di ogni sessione?
Oltre 28 minuti, con un incremento di quattro minuti rispetto al 2024.
Quali generi risultano più seguiti?
Crime in testa, seguito da storia e politica, benessere e fiction.
Gli utenti preferiscono podcast o audiolibri?
La maggioranza, circa il 60%, li ascolta entrambi, segno di una convergenza ormai consolidata.
La voce che segna il ritmo dei nostri giorni
In un panorama mediatico che cambia a velocità vertiginosa, il suono si conferma compagno discreto ma insostituibile. Sbircia la Notizia Magazine, in collaborazione con Adnkronos, continuerà a monitorare le evoluzioni di questo universo in crescita, offrendo ai lettori un punto di vista indipendente e documentato. Perché la forza di un racconto ben narrato risiede nella sua capacità di restare nelle orecchie e, soprattutto, nella memoria di chi ascolta.
