La sedicesima edizione del Valtidone Wine Fest si è conclusa a Pianello con una domenica luminosa e carica di profumi, regalando agli appassionati un ultimo brindisi nel segno delle eccellenze della Val Tidone.
Un appuntamento che unisce territorio e tradizione
Sotto il cielo terso del 29 settembre 2025, la tradizionale sagra di San Maurizio si è intrecciata con la tappa conclusiva di Pianello Frizzante, creando una cornice in cui sapori, storia e fervore popolare si sono alimentati a vicenda. Il programma, distribuito su due giorni, ha proposto il sabato una applaudita rievocazione degli antichi mestieri, preludio ideale alla grande esplosione di colori della domenica. L’arrivo della fanfara dei bersaglieri di Melzo, seguito dal volteggiare degli sbandieratori di Cerreto Guidi, ha riportato in piazza lo spirito di comunità che in Val Tidone si manifesta sempre attraverso la musica, il ritmo e un entusiasmo contagioso.
L’elegante Piazza Madonna, autentico salotto del borgo, si è trasformata in un percorso sensoriale orchestrato da una ventina di cantine e da numerosi produttori locali. Lungo il perimetro della piazza, gli stand ricolmi di bottiglie e di specialità gastronomiche hanno accolto il corteo inaugurale, salutato dal classico taglio del nastro. Il pubblico, arrivato da tutta la provincia, ha potuto dialogare con i vignaioli e gli artigiani del gusto, ognuno deciso a raccontare la propria storia dentro un calice. Il risultato è stata una convergenza di fragranze e dialetti, di strette di mano e sorrisi che hanno ribadito l’identità collettiva di questa valle.
Voci istituzionali e impegno delle comunità
Ad aprire ufficialmente l’evento è intervenuto il Sindaco Mauro Lodigiani, sottolineando con parole affettuose come «oggi il paese indossi il suo abito più elegante». Davanti a residenti e visitatori, il primo cittadino ha ricordato la sinergia che lega i quattro comuni coinvolti nel Wine Fest, sottolineando il ruolo decisivo dei volontari, delle associazioni e degli sponsor. Nel suo discorso ha risuonato l’idea che la promozione enologica non sia soltanto un’occasione conviviale, ma un vero collante sociale capace di rafforzare le radici e l’immagine di un territorio intero.
A rappresentare la Provincia di Piacenza, il consigliere delegato al turismo Jonathan Papamarenghi ha evidenziato l’importanza dell’enogastronomia come leva di crescita e di racconto. Poco dopo, l’intervento del Ministro Tommaso Foti, definito «amico della Val Tidone», ha arricchito la cerimonia di un tono istituzionale ma insieme familiare. Foti ha ricordato che questa valle, sinonimo di vino di alta qualità, è una delle porte privilegiate del turismo piacentino, una risorsa da proteggere e far maturare con la stessa cura riservata alle vigne. Le sue parole hanno amplificato la consapevolezza che il successo di oggi sia frutto di un lungo percorso condiviso.
Degustazioni, prodotti tipici e atmosfere di festa
Con il taglio del nastro alle spalle, la piazza si è rapidamente riempita di calici tintinnanti. Le cantine di Val Tidone hanno offerto i loro migliori frizzanti, mentre gli ospiti sperimentavano abbinamenti pensati per esaltare ogni sfumatura. Dal profumo di batarò appena scaldato ai sentori di miele aromatico, fino alle note decise del tartufo locale, ogni assaggio è divenuto il tassello di un mosaico sensoriale. Chi si fermava a conversare con i produttori scopriva storie di vendemmie, famiglie e colline che si inseguono fino all’orizzonte.
A fare da colonna sonora alla giornata ci hanno pensato nuovamente i bersaglieri, alternando marce coinvolgenti alle evoluzioni degli sbandieratori, mentre la Pro Loco distribuiva l’immancabile cotechino, simbolo di convivialità invernale ma amatissimo in ogni stagione. Accanto al mercatino tradizionale, gli artigiani hanno mostrato tessuti, ceramiche e dolci tipici, trasformando il centro storico in un percorso a tappe. Ogni passo tra gli stand confermava che la forza di Pianello risiede nella capacità di fondere la sua storia rurale con un’accoglienza moderna, spontanea e autentica.
Sostenitori, patrocini e rete di valorizzazione
Il Valtidone Wine Fest nasce dalla collaborazione fra i Comuni di Borgonovo, Ziano, Alta Val Tidone e naturalmente Pianello, che ne ospita il gran finale. L’iniziativa gode del patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Piacenza e del consorzio Colli Piacentini, a testimonianza di una filiera istituzionale compatta. Fondamentale anche il sostegno di Banca di Piacenza, Cantina Valtidone e Cantina Vicobarone, realtà che confermano con la loro presenza quanto il mondo del credito e quello produttivo sappiano muoversi all’unisono quando l’obiettivo è valorizzare un distretto vitivinicolo d’eccellenza.
A completare la rete di partner si inserisce l’apporto della Regione Emilia-Romagna attraverso la Legge 41/97, che sostiene il progetto “Il Gusto si fa in 4”, e la collaborazione delle associazioni di categoria Confesercenti, Confcommercio e CNA. Questa architettura di sostegni racconta un modello virtuoso: dal pubblico al privato, dalla cooperazione agli artigiani, tutti riconoscono nella cultura del vino uno strumento di crescita economica e un linguaggio universale capace di attrarre visitatori, investimenti e nuove idee che guardano già alla prossima vendemmia.
