Sabato 4 ottobre, alle ore 17.00, Emanuela Tittocchia introduce al pubblico il suo primo libro, “TIT TOC – L’autobiografia”, edito da Edizioni Vulcaniche, con prefazione del critico letterario Adriano Teresi, nella cornice del Campania Libri Festival al Palazzo Reale, Sala Segnatura, a Napoli.
Il debutto editoriale e i dettagli dell’evento
L’esordio letterario di Emanuela Tittocchia è il compimento di un percorso maturato dopo una lunga esperienza tra fiction di successo, programmi televisivi e palcoscenico teatrale. Con “TIT TOC – L’autobiografia”, pubblicato da Edizioni Vulcaniche, l’artista firma un progetto che testimonia il passaggio dal linguaggio scenico alla pagina scritta, mantenendo uno stile diretto e privo di filtri. La presentazione ufficiale è fissata per sabato 4 ottobre, alle ore 17.00, durante il Campania Libri Festival, in Palazzo Reale, Sala Segnatura, nel cuore di Napoli, occasione in cui il volume verrà introdotto al pubblico.
La giornata prevede anche un momento d’incontro presso lo stand dell’editore: appuntamento alle ore 16.00 con Edizioni Vulcaniche, stand n. 21, nell’Area Porticati. L’iniziativa consentirà di avvicinarsi al progetto editoriale e di contestualizzarne obiettivi, genesi e contenuti. La prefazione, curata dal critico letterario Adriano Teresi, inquadra l’opera e ne valorizza l’impianto narrativo, proseguendo idealmente il dialogo che la presentazione al festival intende avviare con i lettori interessati al racconto personale e professionale dell’autrice.
Un’autobiografia tra scena e vita interiore
“TIT TOC” raccoglie il vissuto di Emanuela Tittocchia con un taglio dichiaratamente autobiografico: dalle esperienze sui set di fiction alla partecipazione ai reality, dalle stagioni teatrali ai talk show, fino ai programmi di approfondimento, alle serate live e al mondo del gossip. Il volume non si limita alla mera cronologia degli eventi, ma li rilegge alla luce di retroscena, emozioni e riflessioni maturate nel tempo, componendo un mosaico che unisce la dimensione pubblica a quella privata, con un racconto che privilegia la sincerità espressiva.
Ne emerge uno sguardo interno sull’ambiente dello spettacolo, attraversato da tappe note e da episodi meno visibili al grande pubblico. L’autrice sceglie una narrazione limpida e senza mediazioni, rievocando momenti professionali che hanno segnato la sua traiettoria e conferendo loro un significato più ampio. Il registro scelto evita sovrastrutture, privilegiando un contatto diretto con il lettore e orientando la memoria verso ciò che resta: il valore dell’esperienza e la capacità di farne sintesi.
Temi personali: bullismo, anoressia, dipendenza emotiva
Il libro affronta con chiarezza aspetti personali di forte impatto: bullismo vissuto in adolescenza, anoressia e dipendenza emotiva. Questi passaggi vengono esaminati non per indugiare sul dolore, ma per dare conto di un percorso di consapevolezza. Comprendere il proprio sogno autentico e perseguirlo diventa la chiave indicata dall’autrice per attraversare le fasi più difficili, in un contesto percepito talvolta come ostile e superficiale, dove regole e valori appaiono ribaltati.
La testimonianza non indulge in toni compiaciuti: sceglie piuttosto la misura di un racconto che riconosce le fragilità e le traduce in elementi di crescita. L’itinerario personale, così restituito, propone una prospettiva di resistenza quotidiana fondata su determinazione e rifiuto della resa. Mai sentirsi sbagliati rappresenta, in questo quadro, una linea programmatica che invita a tenere fermo l’orizzonte del desiderio, contro tutto e contro tutti, quando necessario.
Un messaggio universale al lettore
L’opera ambisce a parlare oltre la biografia individuale, cercando un punto di contatto con chi legge. In ciascun episodio si intravede un frammento di esperienza condivisa: sogni coltivati, delusioni elaborate, amicizie rimaste, tradimenti che hanno lasciato tracce, amori e incontri capaci di orientare il destino. La prosa insiste sulla dimensione del riconoscimento reciproco, suggerendo che ciò che è personale può diventare linguaggio comune e occasione di confronto.
Da questa impostazione deriva un messaggio che rimane al centro della narrazione: pur nella unicità e nella autenticità di ogni percorso, esiste un filo rosso che unisce le esperienze e rende le storie più vicine di quanto si immagini. La scelta di una scrittura diretta, priva di orpelli, mira a far emergere tale nesso, lasciando che siano le vicende, i sentimenti e le domande a restituire al lettore la misura del comune sentire che attraversa le pagine.
Gli ospiti e il programma della presentazione
Alla presentazione interverranno Nicola Paone, editore di Edizioni Vulcaniche, il critico letterario Adriano Teresi, autore della prefazione, e Vince Vivenzio, attore e autore pluripremiato di poesie. Saranno presenti anche I PANAMA Gianlorenzo Scotti & Gigi Libertino, contribuendo a definire il profilo culturale dell’appuntamento. L’incontro, ospitato in Palazzo Reale, Sala Segnatura, a Napoli, offre il contesto ideale per introdurre la struttura del volume e le sue linee tematiche principali.
Prima dell’evento delle ore 17.00, è previsto un momento di accoglienza presso Edizioni Vulcaniche, stand n. 21, in Area Porticati, con appuntamento alle ore 16.00. La scansione del programma consente di affiancare all’incontro pubblico un passaggio preliminare dedicato al confronto con i lettori e agli approfondimenti editoriali, creando un percorso di avvicinamento all’opera che unisce cronaca professionale, riflessione personale e dialogo con il pubblico.
