Ogni primavera la dichiarazione dei redditi riempie tavoli e cassetti di carte, ma per le spese sanitarie il percorso può essere sorprendentemente lineare: basta il riepilogo ufficiale del Sistema Tessera Sanitaria, come confermato dall’Agenzia delle Entrate. Ecco come funziona.
Una semplificazione ricca di vantaggi
Per chi è abituato a riunire scontrini sbiaditi e fatture quasi illeggibili, la spiegazione fornita dall’Amministrazione finanziaria nello scorso mese di luglio arriva come una piccola rivoluzione. L’indicazione è netta: non serve più tenere impilati i promemoria della farmacia né classificare le ricevute di visite specialistiche. È sufficiente stampare un unico documento riepilogativo, ottenuto con pochi clic dal portale del Sistema Tessera Sanitaria, che concentra in un solo colpo d’occhio tutte le voci di spesa medica sostenute dall’inizio alla fine dell’anno d’imposta.
La semplificazione appare tanto più significativa quando si considera l’entità dei numeri in gioco. Nel sistema precompilato, spiegano le banche dati fiscali, transitano ogni anno oltre un miliardo di documenti relativi esclusivamente alla salute: un flusso mastodontico di dati che, senza un metodo ordinato, rischia di trasformare il contribuente in un archivista. Con il riepilogo digitale, invece, quella mole si riduce a poche pagine, alleggerendo i controlli da parte dei centri di assistenza fiscale e riducendo al minimo la possibilità di smarrimento o di errori di trascrizione.
Il cuore dell’agevolazione: il 19 per cento che conta
La detrazione resta invariata nei suoi punti cardine: oltre la soglia di 129,11 euro di spesa sanitaria complessiva, il 19 per cento di quanto versato torna a ridurre l’IRPEF dovuta. Significa che ogni euro sborsato per cure, visite, analisi o farmaci al di sopra di quella cifra genera immediatamente un beneficio fiscale, purché la somma sia debitamente indicata all’interno del modello 730 o, in alternativa, del modello Redditi. Tutto, naturalmente, deve essere supportato da una documentazione appropriata.
Proprio la documentazione ha rappresentato, fino a ieri, il principale ostacolo operativo per il contribuente medio. Non tanto per la complessità delle regole – ben note a chi compila la dichiarazione da anni – quanto per l’onere materiale di conservare carte sparse per dodici mesi. L’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con il Sistema Tessera Sanitaria, ha deciso quindi di puntare su un’architettura informatica già rodata, fornendo una traccia unica che sintetizza l’intero percorso di spesa. Un accorgimento che, come ricordiamo noi di Sbircia la Notizia Magazine dopo verifica dei fatti con Adnkronos, non modifica i requisiti di legge ma ne semplifica l’applicazione concreta.
Dal fascicolo cartaceo al file digitale
Chi opta per il prospetto scaricato dal Sistema TS dovrà tuttavia compiere un passo aggiuntivo di carattere formale: allegare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la perfetta corrispondenza tra il documento stampato e quello messo a disposizione dalla piattaforma ministeriale. È un atto snello, privo di particolari complicazioni burocratiche, che tutela il contribuente in caso di accertamento, ribadendo la provenienza ufficiale dei dati. In questo modo si conserva intatto il principio di responsabilità, ma si alleggerisce l’onere fisico di depositare centinaia di ricevute.
Rimane, però, un punto irrinunciabile: laddove la normativa preveda requisiti specifici per alcune categorie di spesa – si pensi, a titolo d’esempio, agli ausili medici o alle detrazioni riconosciute soltanto a fronte di un particolare stato di salute – la documentazione originale deve essere comunque tenuta a portata di mano. Il riepilogo digitale, pertanto, agisce come prova principale delle uscite sostenute, ma non sostituisce i certificati che dimostrano la sussistenza delle condizioni richieste per godere del beneficio tributario.
Tempistiche e modelli: cosa ricordare
Le scadenze, per chiunque compili la dichiarazione, rimangono puntuali e immutate: il 30 settembre 2025 è il termine ultimo per trasmettere il modello 730, mentre il 31 ottobre 2025 è la data limite per l’invio telematico del modello Redditi. Il prospetto scaricato potrà accompagnare entrambe le soluzioni, fungendo da allegato sostitutivo della lunga collezione di scontrini. È bene stamparlo per tempo, così da consegnarlo al proprio commercialista o CAF prima di concludere eventuali correzioni sulla precompilata.
Lo stesso documento torna utile qualora il contribuente decida di intervenire manualmente sui dati proposti dall’Agenzia delle Entrate. Un’integrazione o una modifica potrebbe infatti intaccare le cifre indicate nella sezione dedicata alle detrazioni per spese sanitarie, imponendo di fornire prova delle correzioni effettuate. Ed è proprio in queste circostanze che il riepilogo, corredato da dichiarazione sostitutiva, si rivela uno strumento di chiarezza, riducendo le incombenze di controllo e facilitando l’attività di verifica da parte del Fisco.
Come scaricare il prospetto in pochi passaggi
Accedere al portale del Sistema Tessera Sanitaria è un’operazione ormai quotidiana per milioni di cittadini che utilizzano l’identità digitale. Una volta scelto lo strumento preferito – SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi – occorre selezionare la sezione Consultazione spese sanitarie. L’interfaccia, resa sempre più intuitiva negli ultimi anni, mostra immediatamente la lista degli anni d’imposta disponibili e il dettaglio delle singole voci, dando la possibilità di visualizzare importi, date e descrizione delle prestazioni.
Per la dichiarazione in scadenza, bisognerà indicare l’anno 2024 e generare quindi il file riepilogativo in formato PDF. Tale file potrà essere salvato su un supporto digitale o stampato in formato cartaceo, firmato e custodito insieme alla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. In questo modo, quando verrà il momento di fornire la documentazione all’intermediario fiscale o all’Agenzia delle Entrate, il contribuente avrà a disposizione un pacchetto completo e ordinato, privo di lacune e di difficile contestazione.
Domande rapide. Risposte chiare
È davvero sufficiente il riepilogo del Sistema TS oppure devo comunque conservare ogni scontrino? Il riepilogo, come ha precisato l’Agenzia delle Entrate nella comunicazione del 17 luglio, è pienamente idoneo a dimostrare le somme portate in detrazione, purché venga accompagnato dalla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che confermi l’identità del file scaricato. Ciò non esonera dal custodire i documenti che attestano eventuali requisiti aggiuntivi previsti per singole spese, ma nella pratica consente di archiviare in un cassetto – e non più in un archivio – i vari scontrini, limitando la consultazione soltanto ai casi di controllo mirato. In sostanza, la carta resta, ma non è più la protagonista indispensabile dell’adempimento fiscale.
Quando devo presentare la dichiarazione sostitutiva che accompagna il riepilogo? La dichiarazione sostitutiva va redatta e firmata nello stesso momento in cui si stampa il prospetto scaricato dal Sistema Tessera Sanitaria, per poi essere consegnata, insieme al PDF, al centro di assistenza fiscale o al proprio consulente di fiducia. Il documento resta nella disponibilità del contribuente e verrà esibito all’Agenzia delle Entrate soltanto in caso di richiesta di chiarimenti. Redigere subito la dichiarazione, anziché rimandare, consente di evitare dimenticanze e garantisce che le informazioni riportate siano perfettamente allineate al riepilogo originale.
Quale anno di riferimento devo selezionare per la dichiarazione dei redditi in scadenza? Per l’adempimento fiscale che si chiude tra il 30 settembre e il 31 ottobre 2025 occorre selezionare l’anno 2024 all’interno della sezione di consultazione spese sanitarie. L’esercizio di riferimento è infatti l’anno d’imposta precedente a quello in cui si presenta la dichiarazione. Selezionare l’anno corretto significa evitare discrepanze tra ciò che il fisco conosce e ciò che il contribuente dichiara, prevenendo così rallentamenti nell’elaborazione o eventuali richieste di rettifica. Un passaggio semplice, ma assolutamente decisivo.
Uno sguardo oltre le scadenze
Guardando oltre le date segnate in rosso sul calendario, la scelta di concentrare la prova delle spese sanitarie in un unico file racconta una direzione più ampia della macchina fiscale italiana: ridurre gli adempimenti senza intaccare la trasparenza. È un percorso che richiede fiducia reciproca fra cittadino e amministrazione, ma che mostra già i suoi frutti in termini di comodità e minore margine di errore. Noi di Sbircia la Notizia Magazine, dopo aver verificato ogni dettaglio con Adnkronos, ne cogliamo il valore simbolico: meno scartoffie, più sostanza.
Se la digitalizzazione prosegue con la stessa costanza, il rapporto con il fisco potrà finalmente liberarsi dal peso di un formalismo a volte eccessivo, favorendo una cultura della compliance fondata sulla responsabilità individuale e sull’efficienza degli strumenti informatici. Il riepilogo del Sistema Tessera Sanitaria è soltanto un frammento di questo mosaico, ma rappresenta un tassello essenziale. Rimane al contribuente il compito di restare vigile, informato e puntuale, così da trasformare le opportunità offerte in un concreto e tangibile risparmio d’imposta, anno dopo anno.
