Eleganza, tensione e un’inaspettata commozione hanno illuminato il debutto di Barbara D’Urso a Ballando con le stelle. La conduttrice, 68 anni, ha affrontato la pista con il maestro Pasquale La Rocca, firmando un ritorno in Rai che ha catalizzato l’attenzione del weekend televisivo.
Ritorno emozionante negli studi Rai
Per Barbara D’Urso varcare nuovamente la soglia degli studi di via Teulada ha rappresentato molto più di una rentrée televisiva: è stato un passaggio simbolico che lei stessa ha definito “psicologicamente complesso”. Prima di scendere in pista, la conduttrice ha ammesso di sentire «un’ansia da ragazzina di undici anni», sorpresa dalla fragilità che precede sempre la grande sfida. Nel backstage, rivolgendosi alla troupe, ha ricordato di aver mosso i primi passi proprio in Rai, e di tornare ora nella rete pubblica non per rincorrere nostalgie, bensì per misurarsi, da capo, con il rischio di fallire davanti a milioni di persone.
Il cammino che l’ha condotta sul parquet non è stato lineare. Dal 2 giugno 2023, giorno in cui — per cause non chiarite fino in fondo — si è ritrovata improvvisamente lontana dagli studi di produzione che l’avevano vista protagonista, D’Urso ha vissuto mesi complessi. «Si cade da soli o perché qualcuno decide che tu debba cadere», ha confidato, senza puntare il dito ma descrivendo la sensazione di vuoto seguita alla brusca frenata professionale. Oggi, a 68 anni, la presentatrice sostiene che l’unico vero passo avanti consista nel rialzarsi, usare il dolore come leva e non come zavorra.
La rumba di mezzanotte e l’abbraccio del pubblico
Quando la sigla di Ballando con le stelle ha annunciato l’ultima esibizione in scaletta, le lancette avevano superato da poco la mezzanotte, trasformando la serata di sabato in domenica 28 settembre. Il tempismo notturno ha paradossalmente accentuato l’attesa: platea calda, social in ebollizione. Sulle prime note di una rumba dall’atmosfera romantica, Pasquale La Rocca ha guidato D’Urso in un intreccio di passi studiati per valorizzarne la naturale eleganza. Ogni movimento cercava di conciliare il racconto di resilienza della conduttrice con l’esigenza di mostrare tecnica credibile agli occhi dei giudici.
Lo sguardo del pubblico, in studio e dietro gli schermi, si è soffermato sui dettagli: il portamento, la gestione delle pause, la capacità di reagire a un paio di incertezze di equilibrio che nulla hanno tolto alla fluidità complessiva. Nel finale, un abbraccio sincero tra i due ballerini ha suggellato il momento, sfociato in una commozione palpabile di D’Urso. L’applauso, lungo e corale, è parso la risposta collettiva a quella voglia di rinascita che lei stessa aveva invocato pochi minuti prima di scendere in pista.
Il giudizio di Selvaggia Lucarelli: tra elogi e rimproveri
A telecamere accese, il microfono è passato alla giurata più attesa, Selvaggia Lucarelli. «Tutti aspettano questo momento», ha esordito con la consueta ironia, consapevole di incarnare il contrappunto critico. La penna e la voce del talk show hanno riconosciuto alla concorrente «grazia» e «piacevolezza», definendo l’intera costruzione scenica «furba» e ricca di pathos. Il lessico scelto, lucidamente calibrato, lasciava intendere che Lucarelli avesse colto la strategia narrativa sottesa alla coreografia: emozionare lo spettatore prima ancora di conquistare i tecnici del ballo.
Non sono mancati, tuttavia, gli spigoli. Il richiamo più netto ha riguardato le celebri «faccette», espressioni facciali che da sempre accompagnano la conduzione di D’Urso. Per la giurata, quelle smorfie risultano «finte, quasi recitate», e rischiano di intaccare la credibilità futura della concorrente. L’avvertimento è stato scandito con chiarezza, prima di premiare la performance con un 7, voto che — nel contesto di un esordio — suona né benevolo né punitivo. Un invito, più che un giudizio definitivo, a limare l’eccesso per valorizzare la sostanza.
Le ‘faccette’ sotto esame
Il tema delle espressioni è tutt’altro che secondario in un talent dove la narrazione corporea rappresenta il filo rosso tra danza e televisione. D’Urso, consapevole che il suo marchio comunicativo possa apparire ridondante in un contesto tecnico, ha accettato la stoccata con un sorriso: «Sono qui per farmi giudicare da te, è la realtà», ha replicato, dissolvendo sul nascere qualsiasi tensione plateale. In quell’istante, lo scambio ha rivelato un equilibrio sottile tra show e vulnerabilità, tra necessità di spettacolo e onestà emotiva.
Aggiungendo un tocco di sarcasmo, Lucarelli ha rivolto un’ulteriore freccia al maestro La Rocca: «Non dovevi farmi questo, ballare con Barbara D’Urso. Ero la tua gatta morta, ora sarò un gatto attaccato ai…». La frase, sospesa a mezza bocca, ha provocato un mix di risate e borbottii, confermando quanto il talent si nutra di dialoghi pungenti oltre che di coreografie. La leggerezza, in fondo, resta la cornice necessaria per digerire la competizione.
Il punto di vista di Sbircia la Notizia Magazine
Come redazione di Sbircia la Notizia Magazine, osserviamo che il debutto di Barbara D’Urso incarna perfettamente la tensione fra una televisione orientata al racconto biografico e la dimensione prettamente agonistica di un talent show. Nel racconto di ieri — le cui informazioni sono state verificate in collaborazione con l’agenzia stampa Adnkronos — la conduttrice ha mostrato come l’autonarrazione possa divenire strumento di empowerment. Non c’è autocommiserazione, bensì la volontà di condividere un percorso che molti spettatori, specie non più giovanissimi, riconoscono come proprio.
L’altro elemento che riteniamo centrale è la disponibilità a mettersi in discussione davanti a una giuria nota per il piglio tagliente. Il voto 7 di Lucarelli non appare un punto d’arrivo, bensì un terreno fertile per misurare la crescita artistica delle prossime settimane. E se il pubblico ha già incoronato D’Urso regina del share, sarà il linguaggio del corpo a stabilire la solidità tecnica del suo percorso. In quel dialogo aperto tra cuore e caviglie risiede il vero interesse giornalistico della vicenda.
Domande rapide
Quale ballo ha eseguito Barbara D’Urso al suo esordio?
Ha danzato una rumba accompagnata dal maestro Pasquale La Rocca.
Che voto le ha assegnato Selvaggia Lucarelli?
La giurata ha valutato l’esibizione con un 7, elogiando la grazia ma criticando le “faccette”.
Cosa significa per la conduttrice tornare in Rai dopo tanti anni?
Per D’Urso è un “passo avanti” di rinascita professionale e personale, dopo un periodo definito “complicato” iniziato nel 2023.
Uno sguardo in prospettiva
Chiudiamo con un pensiero prospettico: se è vero che la pista di Ballando con le stelle non fa sconti a nessuno, è altrettanto vero che la contaminazione tra generi televisivi — talk, varietà, reality — alimenta la vitalità del prime time italiano. La scelta di Barbara D’Urso di affrontare la sfida a 68 anni non è mero gesto di resistenza, ma esempio concreto di come la tradizione televisiva possa reinventarsi senza rinnegare il proprio passato. In questo senso, la serata inaugurale apre un cantiere narrativo dove il pubblico diventa coprotagonista, pronto a ridiscutere stereotipi legati all’età, al genere e alla resilienza. La danza, in fondo, non è che il pretesto per ribadire che il coraggio non ha scadenza.
