Il nuovo Documento programmatico di finanza pubblica sostituisce la Nadef: ecco contenuti, scadenze e passaggi formali.
Questa è la prima sessione di bilancio nell’era delle nuove regole Ue. Per allinearsi al nuovo quadro, il Governo trasmetterà entro giovedì 2 ottobre 2025 alle Camere il DPFP, che prende il posto della tradizionale Nadef e fissa la traiettoria della spesa primaria netta su cui si costruirà la manovra. Di seguito i punti chiave e il calendario ufficiale.
In breve
- 2 ottobre 2025 → il Governo invia alle Camere il DPFP per le deliberazioni (quadro macro, saldi, spesa netta). Passaggio introdotto “in sostituzione della Nadef” dalla risoluzione parlamentare approvata il 24 settembre.
- Cos’è il DPFP → aggiorna il documento di primavera e anticipa i contenuti-chiave della manovra (triennio 2026‑2028): quadro tendenziale e programmatico, conti delle PA per sotto‑settori, aggregato di spesa netta, prime misure con effetti finanziari.
- Validazione UPB → il 22 settembre l’Ufficio parlamentare di bilancio ha inviato al MEF i rilievi sul quadro macro tendenziale provvisorio; a seguire la decisione sulla validazione.
- Dopo il 2 ottobre → entro 15 ottobre il DPB va alla Commissione Ue e all’Eurogruppo; entro 20 ottobre il Governo presenta alle Camere il disegno di legge di bilancio; entro 31 dicembre la legge deve essere approvata.
Perché è cambiato tutto: le nuove regole Ue
La riforma della governance economica ha introdotto una programmazione pluriennale ancorata all’indicatore operativo della spesa primaria netta e un Piano strutturale di bilancio nazionale approvato dal Consiglio Ue. Il DPFP si inserisce in questo nuovo ciclo.
Cosa contiene il DPFP che arriva alle Camere
Secondo le indicazioni ufficiali, il DPFP deve includere:
- l’aggiornamento delle previsioni a legislazione vigente (macro e finanza pubblica) e il conto economico delle Amministrazioni pubbliche per sotto‑settori;
- il quadro programmatico coerente con la traiettoria europea della spesa netta;
- la prima articolazione delle misure della manovra con i relativi effetti finanziari;
- lo stato degli impegni di riforma e investimento del Piano strutturale.
Spesa primaria netta = spesa pubblica al netto di interessi, misure una tantum/temporanee e componenti integralmente finanziate da fondi Ue: è l’indicatore cardine del nuovo assetto.
Il cronoprogramma (28 settembre → 2 ottobre → metà ottobre)
- Fase tecnica (in corso) – l’UPB ha trasmesso i rilievi al quadro macro provvisorio (22 settembre); la validazione del tendenziale è il passaggio che precede l’invio del DPFP alle Camere.
- Entro giovedì 2 ottobre – trasmissione del DPFP a Camera e Senato per le deliberazioni.
- Entro 15 ottobre – invio a Bruxelles del Documento programmatico di bilancio (DPB) e contestuale trasmissione alle Camere.
- Entro 20 ottobre – presentazione del disegno di legge di bilancio alle Camere; si apre la sessione di bilancio.
- Entro 31 dicembre – approvazione della legge di bilancio, pena l’eventuale esercizio provvisorio.
Cosa cambia rispetto alla “vecchia” Nadef
La Nadef aggiornava il Def e apriva l’autunno di bilancio. Con la riforma Ue e la risoluzione parlamentare di settembre, il passaggio di inizio autunno diventa il DPFP, che già porta i saldi, la spesa netta e anticipa le misure. È il tassello che riallinea i tempi nazionali al nuovo percorso europeo.
Domande e risposte rapide
Il DPFP è “la manovra”?
No: è il quadro su cui si costruisce il disegno di legge di bilancio, presentato entro il 20 ottobre. Le misure definitive arrivano con il ddl.
Che cosa fa l’UPB e perché la validazione conta?
È l’istituzione indipendente che valuta le previsioni macro del Governo. La validazione positiva rafforza la credibilità del documento verso Parlamento e Ue.
Perché tutti parlano di “spesa primaria netta”?
Perché è il nuovo indicatore operativo unico della governance Ue: la coerenza della manovra si misura sul rispetto della traiettoria di spesa netta concordata con Bruxelles.
