Il fermento che ha animato i padiglioni di Piacenza Expo dal 25 al 27 settembre 2025 non si è esaurito con il calare dell’ultima giornata: la 10ª edizione del GIS – Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali ha messo a segno risultati che marcano un nuovo punto di riferimento per l’intero comparto europeo in crescita.
Il successo di una manifestazione in costante evoluzione
L’edizione 2025 del Gis, organizzata da Mediapoint & Exhibitions e sostenuta da sette patrocini istituzionali, ha accolto oltre 18.000 visitatori, un balzo significativo rispetto al 2023, confermando la validità della scelta di proporre una fiera specializzata, concentrata in tre giornate ma capace di attrarre un pubblico altamente qualificato. La superficie espositiva si è estesa su 100 mila metri quadrati, ospitando 495 espositori, di cui ottantacinque provenienti dall’estero, dato che evidenzia il peso internazionale raggiunto da una rassegna che, pur restando unica nel panorama italiano, si impone come punto di riferimento europeo.
Un ulteriore segnale dell’attenzione istituzionale che gravita attorno alla kermesse è stato il passaggio delle Frecce Tricolori, cornice simbolica che ha impreziosito un appuntamento già avvalorato dalle benemerenze del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero della Difesa e di numerose Regioni. Il clima percepito tra gli stand era di entusiasmo concreto: si parlava di commesse, di innovazione applicata e di riavvio dei grandi cantieri alimentati dal PNRR. Tutti elementi che rendono l’evento non soltanto una vetrina commerciale ma anche un termometro della ripresa economica italiana.
Numeri che parlano da soli
Se scomponiamo le cifre, il quadro risulta ancora più eloquente: l’incremento del 15 % nel numero degli espositori rispetto all’edizione di due anni fa valorizza un parterre che spazia dalle gru per edilizia alle attrezzature portuali, fino ai sistemi di logistica meccanizzata. L’afflusso di operatori esteri, cresciuto del 44 %, attesta che la manifestazione non è più soltanto ‘made in Italy’, bensì fulcro di relazioni commerciali che attraversano l’intero continente e oltre, con delegazioni provenienti da ogni latitudine industriale immaginabile oggi attiva con successo.
Dal lato dell’offerta, i 100 mila metri quadrati di area espositiva sono stati sfruttati in modo capillare, con stand che hanno privilegiato la dimostrazione pratica di macchine in movimento più che la semplice esposizione statica. Ciò ha permesso ai visitatori di misurare con mano la portata delle innovazioni presentate: bracci telescopici più leggeri, motori elettrici a emissioni zero, software di gestione flotta basati su intelligenza predittiva. Una dinamica che ha trasformato il salone in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove produttori e noleggiatori hanno siglato intese commerciali già pronte a incidere sul mercato nei prossimi mesi.
La voce dei protagonisti
Tra i corridoi affollati si è avvertita la soddisfazione di Fabio Potestà, direttore di Mediapoint & Exhibitions, società che dal 2009 firma l’organizzazione del GIS. Potestà ha sottolineato come la rassegna, nata con l’idea di offrire un evento verticale a costi sostenibili, sia ormai riferimento continentale. Ha rimarcato l’arrivo di stand “di dimensioni imponenti” provenienti da ogni parte d’Europa e ha evidenziato il successo dei convegni tematici, appuntamenti nei quali efficienza, sicurezza e sostenibilità hanno rappresentato il filo rosso di ogni discussione.
Nell’intervista concessa a margine dell’apertura finale, lo stesso Potestà ha anticipato la volontà di ampliare ulteriormente il portafoglio fieristico: già fissati, infatti, nuovi format verticali dedicati a energia, infrastrutture e logistica automatizzata, con l’obiettivo di intercettare le dinamiche emergenti dei mercati globali. Secondo la sua visione, le fiere devono trasformarsi in hub di conoscenza prima ancora che in punti di vendita. L’annuncio è stato accolto con curiosità dagli operatori, desiderosi di un calendario più strutturato che faciliti networking, formazione e, naturalmente, nuove opportunità di business.
Innovazioni al centro del palco
La passerella delle novità tecnologiche è stata guidata da colossi del settore come Fassi Gru e Socage. Il primo ha acceso i riflettori sulla F905, evoluzione della gamma pesante concepita con una nuova filosofia costruttiva che unisce meccanica raffinata, elettronica avanzata e idraulica di precisione. Socage, invece, ha presentato la 27D Speed, piattaforma con telaio monotrave alleggerito, premiata durante la manifestazione per la capacità di ottimizzare peso e prestazioni. Entrambi i modelli testimoniano la corsa delle aziende verso soluzioni più efficienti e rispettose dell’ambiente.
Non meno attese le anteprime di Magni Telescopic Handlers, che ha svelato il Th3.6 elettrico destinato all’uso indoor e abilmente inserito in un progetto più ampio che prevede altri due modelli entro il 2026. Liebherr ha risposto con la MK 120, gru mobile a torre capace di coprire diverse postazioni di lavoro in un’unica giornata, soluzione tagliata su misura per i contesti urbani. Completano il panorama le nuove piattaforme della linea Tec di Palfinger, fra cui il Pt28 T, raggiungibile con patente B e disponibile in varianti termica ed elettrica, simbolo di una mobilità sempre più versatile.
Dibattiti e visioni strategiche
La componente convegnistica, curata in collaborazione con l’agenzia stampa Adnkronos, ha confermato il ruolo del GIS come piattaforma di confronto tra imprese, istituzioni e mondo della ricerca. Nel panel dedicato alle Prospettive di noleggio, Marco Prosperi di Assodimi-Assonolo ha invitato gli operatori a evolvere da semplici fornitori a consulenti, mentre Andrea Lusvardi di Kiloutou Italia ha evidenziato i margini di crescita del mercato nazionale. La convergenza delle due visioni indica l’esigenza di servizi ad alto valore aggiunto, capaci di fidelizzare la clientela attraverso know-how e digitale.
Non meno stimolante il confronto su terminalismo e logistica: Massimiliano Cozzani di Psa Italy ha illustrato i progressi nell’automazione dei flussi portuali, indicando l’efficienza energetica come bussola dei futuri investimenti. Dalla Sicilia, Attilio Montalto ha ricordato che la competitività di un porto si misura sulla rapidità con cui sa integrare tecnologie avanzate. Le due testimonianze hanno offerto uno spaccato di un settore che, in equilibrio fra transizione ecologica e scenari geopolitici incerti, punta a sistemi sempre più intelligenti e sostenibili.
Sicurezza e responsabilità al primo posto
La questione della sicurezza operativa è stata approfondita da Luigi Monica, tecnologo del Dipartimento Innovazioni tecnologiche di INAIL, durante il panel dedicato alla gestione degli apparecchi di sollevamento. Monica ha puntualizzato la differenza spesso sottile fra manutenzione e modifica di un macchinario, ricordando che qualsiasi variazione strutturale comporta l’assunzione di nuove responsabilità da parte di chi interviene. Il suo richiamo a rivolgersi sempre al costruttore originario o a professionisti certificati ha suscitato un fitto dibattito tra i responsabili tecnici presenti.
Spazio poi alla AGV Conference, dove Giampaolo Fresch di Stäubli Italia ha definito l’automazione a guida autonoma come il prossimo passo evolutivo dopo la robotica tradizionale. Allo stesso tavolo, Mariangela Marconi di Conpaviper ha evidenziato come le prestazioni degli AGV dipendano in larga misura dalla qualità delle pavimentazioni e dalla pianificazione condivisa sin dalle prime fasi di progetto. Il messaggio emerso è chiaro: l’innovazione tecnologica deve procedere di pari passo con infrastrutture adeguate e con una progettualità integrata.
Premi, emozioni e networking
I riflettori non sono stati puntati solo su macchine e tecnologie: il GIS ha celebrato le eccellenze del settore con tre cerimonie ormai iconiche. Gli ITALA – Italian Terminal And Logistic Awards hanno premiato la managerialità di operatori portuali e intermodali; gli Italplatform hanno riconosciuto l’avanguardia nella realizzazione e nell’uso di piattaforme aeree, mentre gli ILTA – Italian Lifting & Transportation Awards hanno offerto meritata visibilità alle imprese specializzate nel sollevamento e nei trasporti eccezionali. L’applauso collettivo ha reso tangibile l’orgoglio di un comparto fondamentale per l’economia nazionale.
Tra i momenti più attesi spicca GIS by Night, serata che ha trasformato i padiglioni in una grande piazza di incontro, fra degustazioni eno-gastronomiche d’eccellenza e musica dal vivo. L’atmosfera informale ha facilitato contatti che, spesso, si traducono in collaborazioni concrete già dal giorno successivo. Incontri che iniziano davanti a un calice possono evolvere in accordi industriali di lungo periodo, dimostrando come la componente relazionale sia ancora una leva decisiva nel mondo delle grandi attrezzature e dei trasporti speciali moderni.
Piacenza Expo guarda al futuro
A margine della chiusura, il presidente Fabio Potestà ha rilanciato la vocazione di Piacenza Expo come hub fieristico multidisciplinare. Dal 4 al 6 febbraio 2026 i padiglioni ospiteranno la Pipeline & Gas Expo, dedicata alle reti mid-stream, alla power generation e agli acquedotti, seguita a ruota dalle Giornate Italiane del Calcestruzzo in aprile. Giugno vedrà l’accoppiata Nuclear Power Expo e Hydrogen Expo, mentre ottobre sarà la volta di AGV Expo. L’intento è chiaro: fare di Piacenza un crocevia permanente per energia, infrastrutture e innovazione.
La scelta di concentrare in un’unica sede manifestazioni specialistiche che abbracciano filiere diverse si sposa con l’attuazione del PNRR e con la strategia europea per la resilienza delle supply chain. Di fatto, ogni fiera diventa un tassello di un mosaico più ampio, in cui operatori, policymaker e centri di ricerca condividono visioni e progetti. Se le cifre del GIS 2025 indicano un mercato in salute, il calendario 2026 promette di consolidare Piacenza come laboratorio permanente di innovazione, contribuendo alla competitività del Made in Italy sui mercati globali.
Domande rapide
Quante persone hanno partecipato all’edizione 2025 del GIS e cosa indica questa cifra per il settore? Le presenze registrate sono state oltre 18.000, un traguardo che certifica la crescita costante della manifestazione e, al contempo, la vivacità di un comparto che torna a investire in tecnologia, sicurezza e sostenibilità. Il dato, superiore a quello del 2023, è la cartina al tornasole di un clima di fiducia alimentato dagli investimenti del PNRR e dalla ripresa dei grandi cantieri europei, elementi che favoriscono una maggiore propensione alle collaborazioni internazionali.
Quali sono stati i temi centrali affrontati nei convegni paralleli al salone? I dibattiti hanno ruotato attorno a tre assi portanti: efficienza operativa, sicurezza degli operatori e sostenibilità ambientale. Da un lato si è discusso di digitalizzazione dei processi di noleggio, dall’altro si sono analizzate le responsabilità connesse alle modifiche sulle macchine, senza dimenticare l’automazione nei terminal portuali e il ruolo degli AGV. Le testimonianze di INAIL, Psa Italy e Conpaviper hanno offerto un quadro sinergico che intreccia normativa, tecnologia e nuovi modelli di business.
Quali prospettive si aprono per Piacenza Expo dopo il successo del GIS 2025? Il calendario 2026 prevede manifestazioni dedicate a pipeline, calcestruzzo, energia nucleare, idrogeno e veicoli a guida autonoma, confermando Piacenza Expo come polo europeo dell’innovazione industriale. L’obiettivo dichiarato da Fabio Potestà è trasformare i padiglioni in un centro permanente di confronto, dove imprese e stakeholder possano co-progettare soluzioni a sostegno della transizione energetica e digitale. In tale ottica, l’hub piacentino si candida a catalizzare investimenti mirati e partnership pubblico-private di medio-lungo periodo.
Uno sguardo oltre le cifre
Come redazione di Sbircia la Notizia Magazine, in collaborazione con Adnkronos, rileviamo che ciò che rende unica la rassegna non sono soltanto i numeri – pur straordinari – ma la capacità di tessere relazioni e diffondere conoscenza specialistica. In un momento in cui l’Europa spinge su sostenibilità e digitalizzazione, manifestazioni come il GIS diventano crocevia di attori che condividono la stessa urgenza di innovare. Il successo di Piacenza dimostra che, quando le competenze convergono, il futuro non è una promessa, ma un progetto già in fase di realizzazione.
Nel salutare questa decima edizione, resta la consapevolezza che l’efficacia di un evento si misura anche dalla sua capacità di attivare ecosistemi permanenti. Il contesto emiliano, forte di un tessuto manifatturiero e logistico di prim’ordine, si candida a laboratorio di politiche industriali che coniugano tecnologia e responsabilità sociale. Se il GIS 2025 ha mostrato come il sollevamento possa diventare più sicuro, efficiente e verde, le prossime tappe fieristiche saranno la cartina di tornasole di un’Italia che sceglie di essere protagonista nel nuovo paradigma energetico e infrastrutturale.
