La puntata in onda domenica 28 settembre alle 10.05 su Rete4 mette al centro Gigio, Mariolino e gli ungulati del Cras “Stella del Nord”, con replica domenica alle 16.30 su La5 e martedì in seconda serata su Rete4.
Un format che unisce testimonianze, tutela e divulgazione
“Dalla parte degli animali”, ideato e condotto dall’on. Michela Vittoria Brambilla con i piccoli Stella e Leo, propone una narrazione che intreccia soccorso, educazione civica e racconti di rinascita. L’episodio presenta casi emblematici che mettono in evidenza il ruolo delle norme a tutela degli animali e l’impegno delle associazioni. L’obiettivo è mostrare, con esempi concreti, come il rispetto per i viventi si traduca in comportamenti responsabili e, quando necessario, in azioni coercitive previste dalla legge, a garanzia del benessere animale.
La scaletta riunisce storie di abbandono e recupero, fino all’accoglienza in famiglie o centri specializzati. Il racconto televisivo alterna esperienze individuali e focus informativi, indicando pene e strumenti operativi introdotti dalla normativa. Il linguaggio resta rigoroso e comprensibile, così da favorire una cultura della prevenzione. Sullo sfondo, l’impegno volontaristico e istituzionale per trasformare emergenze in percorsi di cura, spesso complessi, ma capaci di restituire agli animali dignità e prospettive di vita.
Il caso di Gigio e l’efficacia della legge Brambilla
Gigio viveva recluso in un gabbione di metallo arrugginito in un paesino della Campania, esposto alle intemperie e privo di attenzioni. Venuti a conoscenza della situazione, Letizia, Alì e Tariq hanno interloquito con il proprietario, ricordando che la detenzione in simili condizioni espone a denunce per abbandono o maltrattamento. La normativa promossa dall’on. Michela Vittoria Brambilla, in vigore dal primo luglio, prevede pene fino a due anni di reclusione e 30 mila euro di multa, determinando un concreto effetto deterrente.
Alla luce di tali previsioni, il proprietario ha ceduto Gigio, che oggi vive in casa, serenamente accudito. Il caso, raccontato anche attraverso le dichiarazioni della conduttrice, viene portato come prova dell’efficacia della legge, che innalza le sanzioni anche per i combattimenti tra animali: fino a quattro anni di carcere e 160 mila euro di multa per gli organizzatori e, novità significativa, fino a due anni e 30 mila euro per chi “partecipa a qualsiasi titolo”. Il messaggio è di tolleranza zero verso condotte lesive, con l’intento di chiudere la stagione dell’impunità.
Mariolino: dall’abbandono al recupero, fino all’adozione
Il percorso di Mariolino inizia sul ciglio di una strada nella provincia di Ragusa, dove è stato lasciato in uno scatolone. Le volontarie della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente lo hanno soccorso e affidato a un veterinario che ha riscontrato una neospora, parassita pericoloso responsabile di una paralisi agli arti posteriori. La diagnosi ha richiesto cure e una lunga fisioterapia, mirata a recuperare almeno parte della mobilità, con protocolli calibrati e monitoraggio costante.
Grazie alla continuità delle attenzioni, Mariolino ha compiuto progressi fino all’adozione da parte di Franca, la stessa volontaria che lo aveva in carico. Il legame costruito durante il periodo di cura ha reso naturale la scelta di non separarsi. Questa traiettoria dimostra come competenza veterinaria, rete associativa e dedizione personale possano trasformare un abbandono in una vita stabile. Il racconto televisivo sottolinea così l’importanza di interventi tempestivi e di una presa in carico responsabile.
Al Cras “Stella del Nord”: riabilitazione e convivenze protette
La puntata conduce poi al Cras “Stella del Nord” di LEIDAA, dove vive il muflone Ro, giunto con pochi giorni di vita dopo essere caduto in un torrente. Curato e riabilitato, oggi condivide un ampio habitat boschivo protetto con Jimmy, un cerbiatto, e con altri ungulati. L’esperienza del centro mostra come le strutture dedicate consentano recupero funzionale e adattamento sociale, nel rispetto delle esigenze etologiche e con monitoraggi costanti per garantire equilibrio e sicurezza.
Nel medesimo contesto si incontra una famiglia di mini lepri, allevate sin da piccole dalle operatrici del centro. Il racconto documenta metodologie di alimentazione e accudimento che tutelano crescita e autonomia. La convivenza protetta in aree boschive recintate consente di coniugare benessere animale e finalità didattiche del percorso di riabilitazione. L’insieme delle testimonianze ribadisce il ruolo dei CRAS quale presidio per la fauna selvatica in difficoltà.
Incontri, divulgazione e adozioni responsabili
Non mancano segmenti dedicati all’incontro con i protagonisti umani e agli approfondimenti divulgativi. Nella casa del giornalista Tommaso Cerno vengono presentati i suoi compagni a quattro zampe, mentre con Stella si scopre la giraffa e con Leo il cervo. Il sacerdote don Cosimo Schena, definito “prete animalista”, propone una riflessione sulla pecora nelle Scritture. Questi passaggi di carattere culturale e formativo affiancano i salvataggi, integrando la puntata con contenuti educativi.
Spazio infine alle “zampette in cerca di casa”: Fubuki, incrocio Akita energico e bisognoso di interazione; il micio Giancarlo, recuperato in città grazie alla volontaria Giancarla e condotto in gattile; Lisa e Joe, due fratellini di una cucciolata di sette, figli di una mamma proveniente da un canile lager. La presentazione mira a favorire adozioni consapevoli, sottolineando carattere e necessità di ciascun animale, così da prevenire restituzioni e nuove situazioni di disagio.
Crediti e messa in onda
La trasmissione è un programma Mediaset, con regia di Fabio Villoresi e a cura di Carlo Gorla. La programmazione prevede la prima visione domenica alle 10.05 su Rete4, la replica domenica alle 16.30 su La5 e un ulteriore passaggio in seconda serata il martedì su Rete4. La scelta di orari differenziati consente di intercettare pubblici diversi, rafforzando la diffusione dei contenuti e la sensibilizzazione sui temi affrontati in puntata.
La conduzione dell’on. Michela Vittoria Brambilla coordina i segmenti informativi e i racconti di salvataggio, assicurando coerenza e continuità narrativa. Il tratto distintivo resta la combinazione tra severità normativa e cura, due dimensioni presentate come complementari: da un lato repressione delle condotte illecite, dall’altro promozione di buone pratiche di rispetto, adozione e riabilitazione. L’insieme definisce l’identità del programma e ne motiva l’impatto divulgativo.
