C’è un momento, nelle storie, in cui le bugie bianche diventano macigni. Per Gianluca Palladini quel momento è arrivato: la sua dipendenza dall’alcol smette di essere un sospetto e diventa problema narrativo, visibile, ingombrante. Non è solo un difetto di carattere, è una falla che si apre proprio mentre a Palazzo Palladini tutto sembra sul punto di cambiare. E quando l’acqua entra, c’è sempre qualcuno che tenta di tappare la crepa.
Diego sceglie la via (rischiosa) del lavoro
Quel “qualcuno” ha il volto di Diego Giordano. L’idea è semplice e, insieme, complicata: offrire a Gianluca un posto al Caffè Vulcano per dargli un’ancora quotidiana. Lavorare significa sveglie, turni, responsabilità e sguardi addosso: il contrario del buio dove l’alcol prospera. Ma è anche un terreno minato: quanto è saggio mettere un ragazzo fragile in un locale dove le tentazioni sono a portata di mano? È una scelta che profuma di seconda possibilità, con il retrogusto amaro dell’azzardo.
L’assenza di Silvia e il nuovo equilibrio in sala
Il tempismo non è casuale. Con Silvia lontana da Napoli – viaggio che alleggerisce la gestione del locale – il Vulcano ha bisogno di braccia e teste che reggano la sala. È in questo vuoto operativo che l’ipotesi “Gianluca” prende quota. Un aiuto per il bar, un presidio per il ragazzo. Ma ogni nuovo ingresso cambia gli incastri: Nunzio dovrà far i conti con un collega ingombrante nella memoria di Rossella e non è detto che tra i due scorra buon sangue. L’atmosfera è destinata a scaldarsi.
Alberto frena, Luca media
Chi storce il naso è Alberto. Il padre vede nel Vulcano una scelta al ribasso per il figlio; teme la vetrina, teme il giudizio, forse teme di perdere ancora il controllo. A fare da contrappeso c’è Luca De Santis, che spinge per una visione più laica: un lavoro può essere cura, se tutto intorno si stringe una rete. Tra orgoglio paterno e pragmatismo, il pendolo delle scelte oscilla fino all’ultimo.
La settimana dal 6 al 10 ottobre appare come la prima tappa di un percorso: il bar come palestra e non come trincea, l’errore che torna e un gruppo che prova a non lasciare indietro nessuno. Resterà da capire se Gianluca accetterà davvero di farsi aiutare, se la sala del Vulcano diventerà casa o trappola, e quanto le relazioni che orbitano intorno al ragazzo reggeranno all’urto. È lì che la soap ci terrà col fiato sospeso: redenzione o ricaduta?
Il resto è tutto da vedere, sera dopo sera, davanti a un bancone che stavolta non è un rifugio – ma un banco di prova.
CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NEWS E ANTICIPAZIONI SU UN POSTO AL SOLE
