C’è un momento in cui tutto, all’improvviso, si ferma: la macchina, le certezze, persino il respiro. È da lì che riparte La ricetta della felicità, la nuova serie di Rai 1 che ieri – giovedì 25 settembre – ha debuttato in prima serata trasformando un guasto d’auto in una deviazione del destino. È un feel good all’italiana che non ha paura di sporcarsi le mani con le ombre del presente: una storia di rinascita, amicizia e verità scomode, raccontata con il sorriso di chi sa che la felicità non è un approdo, ma un artigianato quotidiano.
Dalla tv alla platea social, dalle famiglie ai ventenni, il passaparola è partito. E non a caso. La serie va in onda il giovedì, alle 21:30, su Rai 1 ed è disponibile in streaming (live e on demand) su RaiPlay. Struttura: otto episodi distribuiti in quattro prime serate.
L’incipit: quando l’agio si incrina
Marta Rampini (Cristiana Capotondi) vive a Milano una vita che sembra avere “tutti gli ingredienti giusti”: salute, una famiglia solida, un conto in banca senza pensieri. Poi, la voragine: suo marito Enrico (Flavio Parenti) è ricercato per riciclaggio e scompare. Marta resta sola con la figlia adolescente, Greta (Nicky Passarella) e con la suocera Rosa (Valeria Fabrizi), fragile per i vuoti della memoria.
La fuga in avanti è un viaggio verso la Romagna, sulle tracce di un passato che forse contiene le risposte. Ma è un guasto all’auto a farle imboccare la strada che non aveva previsto: La Rotonda, un luogo “sgangherato” e accogliente insieme – officina, piadineria, pensione, stazione di servizio – dove la realtà cambia sapore.
La Rotonda: un microcosmo che profuma di piadina e seconde occasioni
A gestire La Rotonda è Susanna Niccolai (Lucia Mascino), romagnola doc, ironica e concreta. Con lei vivono il padre Giovà (Andrea Roncato), cuore grande e saggezza da bar di provincia, e il fratello Giacomo (Eugenio Franceschini), carabiniere appena separato che diventerà complice delle ricerche di Marta.
Attorno, una comunità che non è sfondo, ma trama: Ornella (Valentina Ruggeri), cuoca verace e madre single; la figlia Asia (Emma Benini); Ahmed (Omar Diagne), catalizzatore dei turbamenti generazionali. È qui che la milanese “perfetta” e la romagnola “imperfetta” trovano un terreno comune: l’amicizia che salva.
Capotondi & Mascino: due poli che si attraggono
Cristiana Capotondi e Lucia Mascino guidano un cast corale in cui ogni personaggio ha un arco emotivo preciso. Capotondi dosa leggerezza e determinazione: Marta è ferita, ma non si lascia definire dalla ferita. Mascino, con la sua Susanna, porta in dote un’ironia che non è mai cinica e una concretezza affettuosa. Al loro fianco, Franceschini, Parenti, Fabrizi, Roncato e i giovani Benini, Diagne e Passarella compongono un ensemble armonico, impreziosito dalla partecipazione speciale di Orietta Berti – nei panni di se stessa – annunciata per la seconda puntata.
Dietro le quinte: regia, scrittura, produzione
La regia è di Giacomo Campiotti, uno sguardo che negli anni ha saputo coniugare delicatezza e popolarità. La serie è una coproduzione Rai Fiction e Stand By Me (la casa di produzione fondata da Simona Ercolani), ed è costruita per quattro prime serate – in totale otto episodi. Alla scrittura un team a più voci: Anna Mittone, Annalena Benini, Simona Coppini, Daniela Delle Foglie e Mauro Casiraghi, per un racconto che unisce dramma familiare e commedia dei sentimenti con un filo di mystery.
Il mare come personaggio: location e geografia emotiva
Benché ambientata nel borgo immaginario di Marina di Romagna, la serie è stata girata tra Rimini, Riccione, Cervia, Cesenatico e Ravenna. La riviera non è cartolina: è il respiro della storia. I colori della sabbia, la luce che si fa dorata al tramonto, le insegne delle pensioni: tutto concorre a costruire l’idea di un’Italia che sa accogliere, ferita dall’onda ma capace di restituire. La Rotonda stessa, “pensione/piadineria/stazione di servizio”, è una grande metafora: la felicità come miscela di ingredienti spaiati che, insieme, funzionano.
Musica: il sentimento che tiene insieme le scene
La colonna sonora originale è firmata da Carmine Padula per le Edizioni Musicali Rai Com: un tappeto musicale che accompagna i passaggi di tono – dall’investigazione al sorriso, dalla nostalgia alla speranza – e si annuncia presto disponibile negli store digitali. È una partitura che non sovrasta, ma tiene il tempo del cuore, come una batteria leggera sotto a una ballata.
Un esordio vincente (numeri alla mano)
Il debutto ha fatto centro: oltre 3 milioni di spettatori e il 19% di share, con picchi notevoli tra i giovani. Risultati che hanno consegnato a Rai 1 la vittoria della serata, confermando il bisogno di storie calde e riconoscibili, capaci di parlare “al centro” del Paese senza rinunciare all’ambizione narrativa.
Perché funziona e perché racconta noi
Funziona perché non spaccia una felicità da vetrina, ma una felicità imperfetta, fatta di inciampi, ripartenze e comunità. Funziona perché mette in scena due donne lontane per classe, carattere, accento – e le fa diventare alleate, senza mai trasformarle in santini. Funziona perché riconosce i nodi del presente: la solitudine di chi cade in disgrazia, le fragilità della memoria (Rosa e i suoi vuoti), la paura dei figli quando le fondamenta familiari si crepano.
E funziona perché La ricetta della felicità non si limita a “consolare”: prova, invece, a riparare – con il lavoro, l’ascolto, la cucina che spezza il pane fra sconosciuti e l’indagine che costringe a guardare in faccia la verità. Il tutto in un impasto di commedia e mystery che, come sottolineato dalle prime recensioni, punta deciso al feel good senza perdere spessore.
Scheda rapida
- Dove vederla: Rai 1 (giovedì, 21:30) e RaiPlay, in diretta e on demand.
- Formato: 8 episodi in 4 prime serate.
- Regia: Giacomo Campiotti. Produzione: Rai Fiction – Stand By Me.
- Cast principale: Cristiana Capotondi (Marta), Lucia Mascino (Susanna), Eugenio Franceschini (Giacomo), Flavio Parenti (Enrico), Valeria Fabrizi (Rosa), Andrea Roncato (Giovà), Nicky Passarella (Greta), Emma Benini (Asia), Omar Diagne (Ahmed); special guest Orietta Berti.
- Location: Riviera romagnola (Rimini, Riccione, Cervia, Cesenatico, Ravenna); ambientazione nel borgo immaginario “Marina di Romagna”.
- Musiche: Carmine Padula (Rai Com).
Le prossime portate del menù
Dopo il debutto del 25 settembre, la serie prosegue ogni giovedì: 2 ottobre, 9 ottobre, 16 ottobre (due episodi a serata). È un calendario che favorisce la ritualità – la serialità come appuntamento fisso – e consente al pubblico di sedimentare i personaggi, lasciando che i fili del giallo si intreccino con quelli della relazione. Chi è davvero Enrico? Cosa nascondono quegli “ingredienti del passato” custoditi a Marina di Romagna? La serie promette risposte senza scorciatoie zuccherose.
Uno sguardo, un sapore, un Paese
Nei piccoli gesti di La ricetta della felicità c’è un’Italia che riconosciamo: la pensione che tiene appesi i sogni con le mollette, la piadina tirata sottile (e condivisa), l’officina che aggiusta le auto e – a tratti – le persone. C’è Milano che impara il dialetto della riviera, e la riviera che impara a parlare a chi è rimasto senza bussola. C’è la figlia che cresce in fretta e la suocera che si perde – e si ritrova – in una stanza azzurra. C’è, soprattutto, la verità elementare che a volte dimentichiamo: la felicità è una miscela di cose semplici, impastata con mani diverse. Non si compra, si impara.
Se cercate una serie capace di tenere insieme leggerezza e sostanza, sorriso e ferita, La ricetta della felicità è il vostro giovedì sera: un invito a lasciarsi cambiare da chi si ha accanto, con il mare davanti e l’odore di piadina nell’aria. E una domanda, sussurrata a ogni episodio: qual è, oggi, la vostra ricetta?
