Claudio Cecchetto, sinonimo d’innovazione musicale e mediatica, approda nel calcio femminile abbracciando il progetto Riccione Women con entusiasmo e concretezza. La sua presenza – in qualità di socio, Direttore Artistico e sponsor principale – conferma la crescita di un club che punta a fondere sport, creatività e radicamento territoriale in un’unica, ambiziosa scommessa.
Un ingresso che fa notizia
L’annuncio dell’arrivo di Claudio Cecchetto in casa Riccione Women ha rapidamente acceso i riflettori su una realtà sportiva già in fermento. Il celebre talent scout non ha nascosto l’attrazione verso il calcio femminile, definendolo uno sport «divertente, fresco e privo di quelle tensioni tipiche del professionismo maschile». Un’affermazione che racchiude la sua filosofia: lavorare dove esistono spazi di crescita autentica. Tra un progetto radiofonico in costante evoluzione – Radio Cecchetto – e l’incessante ricerca di nuove sfide, il produttore ha deciso di trasferire la sua carica creativa dentro e fuori dal rettangolo di gioco, convinto che il futuro si costruisca mescolando competenze diverse.
La sua adesione alla compagine romagnola non si limita al simbolico: Cecchetto entra nel capitale sociale, assume il ruolo di Direttore Artistico e firma come main sponsor. Significa poter disegnare la comunicazione del club, proporre format innovativi, avvicinare un pubblico trasversale al calcio femminile e, al contempo, garantire risorse economiche fondamentali. L’obiettivo dichiarato coincide con un percorso di lungo periodo, capace di valorizzare atlete, staff tecnico e città, con un modello sostenibile che coniughi risultati sportivi e valorizzazione del territorio. Il suo arrivo viene letto dagli addetti ai lavori come un segnale inequivocabile: Riccione Women intende uscire dai confini locali e affermarsi su scala nazionale.
La visione innovativa di Cecchetto
La relazione fra Cecchetto e la Riviera non è casuale. La Romagna ha ospitato capitoli cruciali della sua storia professionale: dalle serate di “Un Disco per l’Estate” alle collaborazioni con Aquafan, passando per eventi che hanno definito il divertimento estivo italiano. Questa familiarità con la piazza riccionese gli permette di intuire potenzialità e criticità di un brand turistico che ancora oggi ispira creativi e imprenditori. Portare il know-how accumulato nei media e tradurlo in progettualità sportiva rappresenta, nelle sue intenzioni, la forma più naturale di restituzione verso un territorio che gli ha dato molto.
Convinto che «ci sia ancora tanto da inventare», il neo dirigente scommette su un modello in cui la dimensione artistica accompagna ogni tappa della stagione calcistica. Presentazioni, contenuti digitali, colonne sonore personalizzate e storytelling immersivo: sono questi gli ingredienti su cui intende lavorare per trasformare le partite in esperienze globali. Riccione, secondo lui, possiede un marchio di forte richiamo; con le giuste idee, il club può percorrere strade inesplorate, conquistare platee extra sportive e stimolare un senso di appartenenza nuovo. In quest’ottica, la sua carica di Direttore Artistico assume un significato che travalica il bordocampo e dialoga con turismo, spettacolo e imprese locali.
Le parole del presidente Maiorino
Denys Maiorino, imprenditore affermato tra management musicale e intrattenimento, non nasconde l’emozione: «Ho ammirato Cecchetto fin da ragazzo; per me è l’esempio di cosa significhi trasformare il talento altrui in successo», confida. Il presidente del club ha fortemente voluto l’ingresso del “king” dei manager, certo che la sua presenza possa amplificare il valore mediatico del progetto. L’operazione non si riduce a uno slogan pubblicitario: rappresenta piuttosto il tentativo di consolidare una struttura organizzativa già arricchita, nei mesi scorsi, dall’arrivo di figure tecniche di spessore.
A testimoniare questa ambizione è la scelta di un nome di respiro internazionale per la panchina: Lulù Oliveira, ex bomber di Cagliari e Fiorentina, oggi chiamato a mettere in campo la sua esperienza da allenatore. La coesistenza tra un tecnico di comprovato valore e un Direttore Artistico di fama mondiale rimarca la volontà di integrare competenza sportiva e visione comunicativa. Maiorino insiste sul concetto di squadra anche fuori dal campo, dove ciascun professionista condivide la stessa missione: trasformare Riccione Women in un simbolo di eccellenza femminile e di orgoglio romagnolo.
L’esperienza di un talent scout multiforme
In oltre quattro decenni di carriera, Claudio Cecchetto ha indossato ruoli che spaziano dal DJ alla conduzione televisiva, passando per la produzione discografica e l’editoria radiofonica. Ha fondato Radio Deejay e Radio Capital, due emittenti che hanno rivoluzionato l’etere nazionale, e ha portato sul palco di Sanremo e Festivalbar un linguaggio fresco, capace di intercettare generazioni diverse. Soprattutto, ha scoperto e lanciato artisti destinati a lasciare un’impronta indelebile nella cultura pop italiana, da Gerry Scotti a Jovanotti, da Fiorello agli 883, divenendo un punto di riferimento insostituibile nel panorama dell’entertainment.
Questo bagaglio di esperienze non rimane confinato ai successi passati. La sua abilità nel riconoscere potenzialità spesso invisibili ai più si tradurrà ora nell’individuare nuovi format promozionali, partnership strategiche e talenti sportivi da valorizzare. La stessa attenzione con cui scelse voci e volti per la radio, verrà applicata alla crescita delle calciatrici e all’ampliamento della comunità di tifosi. Un approccio, il suo, fondato sul lavoro di squadra: se ogni artista è una storia da raccontare, lo è altrettanto ogni atleta che indossa la maglia biancazzurra.
Sinergia tra sport e identità territoriale
L’accordo siglato con Cecchetto innalza l’asticella degli obiettivi di Riccione Women. Il club mira a diventare il punto di riferimento del calcio femminile in Romagna, ma non si ferma a questo. L’idea è costruire un ecosistema capace di generare valore per la città, attirare eventi, moltiplicare le occasioni di formazione per le giovani e instaurare interlocuzioni con sponsor nazionali. Il progetto, di conseguenza, assume i contorni di un laboratorio permanente in cui sport, cultura e turismo si alimentano reciprocamente.
La dirigenza confida nella capacità di Cecchetto di trasferire carisma, strategie e relazioni, proiettando il sodalizio oltre i confini regionali. Ogni azione – dalla scelta delle grafiche al tono di voce sui social, dal marketing territoriale alle iniziative con le scuole – verrà letta attraverso la lente dell’innovazione. Il messaggio che parte dallo stadio riccionese è chiaro: per crescere non basta vincere in campo, occorre costruire significati condivisi e riconoscibili. L’avventura è appena cominciata, ma le premesse fanno presagire un percorso destinato a lasciare il segno.
