Le mura del castello hanno trattenuto a stento la tensione: l’arrivo di Donald Trump per la cena di gala ha acceso un inatteso confronto di fascino e autorità fra Kate e Camilla, lasciando persino la regina a fare i conti con un’ospite che, per una sera, ha catalizzato ogni sguardo.
Un’atmosfera carica di tensione
Fin dall’ingresso nella sala da pranzo di Windsor, i convitati hanno percepito che il copione tradizionale delle serate reali stava per essere riscritto. Il posto a tavola accanto al presidente Trump era assegnato a Kate, e la principessa di Galles lo ha occupato con una compostezza disarmante. Abito impeccabile, sorriso calibrato e conversazione brillante: ogni dettaglio sembrava studiato per attirare l’attenzione, ma senza ostentazione. In quell’istante la platea ha capito che l’equilibrio dei ruoli non era più scontato. Di fronte a lei, Camilla manteneva eleganza e aplomb, ma il confronto visivo appariva impietoso: tra i due estremi del tavolo, la corrente di simpatia scorreva in un’unica direzione.
Le fonti presenti descrivono minuti quasi elettrici. Ogni gesto – dal sollevare il bicchiere di cristallo alle sfumature di colore degli abiti – veniva interpretato come una dichiarazione di potere. Kate dominava la scena con naturalezza, avvolta da una sicurezza che, a detta di un invitato, «non aveva bisogno di parole per imporsi». Camilla, pur consapevole dell’attenzione riservata alla nuora, mostrava la solita cordialità, ma i suoi occhi tradivano una punta di fastidio. Era come se, per la prima volta, il protocollo si trovasse prigioniero del carisma di una singola persona, e non del rango gerarchico.
Il retroscena nel giardino del castello
Poche ore prima della cena, lo scontro silenzioso aveva già avuto un antefatto tra i vialetti fioriti della residenza reale. Mentre la regina conversava con Melania Trump, Kate si era ritrovata in una posizione troppo centrale per i gusti dell’anziana sovrana. Con un rapido movimento della mano, quasi impercettibile ai fotografi, la monarca le ha indicato di spostarsi. L’ordine è stato eseguito senza esitazioni, ma non senza un lampo di sorpresa negli occhi della principessa, costretta a cedere spazio e scena davanti alle telecamere internazionali.
Quell’invito a farsi da parte, raccontano i presenti, ha avuto il peso di un ammonimento: «Ricorda chi detiene ancora lo scettro». Kate, che negli ultimi anni ha lavorato alacremente per rappresentare il futuro della monarchia, avrebbe interpretato quel gesto come un’umiliazione. Non si era mai sentita così pubblicamente relegata a un ruolo di contorno. Proprio per questo, spiegano le stesse fonti, la giovane reale avrebbe trasformato la delusione in determinazione, presentandosi alla cena con una luminosità pensata per annullare ogni ricordo di quel piccolo, ma significativo, richiamo mattutino.
Le reazioni di Camilla e la prospettiva di Kate
Nelle ore immediatamente successive all’evento, vicino al caminetto di una delle sale di rappresentanza, il malumore di Camilla si è fatto sentire. A detta di chi la conosce bene, la regina consorte si era mostrata negli ultimi mesi premurosa e solidale nei confronti di Kate, specie durante le difficoltà personali recenti. Ciononostante, la duchessa resta «territoriale e facilmente irritabile», come ha confidato una fonte rimasta anonima. L’idea che i principi di Galles, e in particolare la moglie di William, godano di un’immunità mediatica incondizionata è qualcosa che la infastidisce profondamente.
La stessa fonte aggiunge che il fastidio di Camilla cresce ogni volta che Kate sembra poter «agitar la bacchetta magica» per conquistare, senza sforzo apparente, il favore popolare. Anche durante la cena con Trump, la regina consorte è rimasta impeccabile nella forma, ma il contrasto di percezione era lampante. Una voleva confermarsi madrina indiscussa del presente, l’altra incarnava il futuro che bussa con sempre maggior forza alle porte di Buckingham. Tra sorrisi trattenuti e sguardi fugaci, la dinamica ha messo a nudo un duello di carismi destinato a proseguire.
Un equilibrio ancora lontano
Per gli osservatori di corte, la serata con il presidente statunitense ha rappresentato una prova generale di ciò che potrebbe accadere nei prossimi anni, quando i riflettori si concentreranno sempre più su Kate. Se una sola cena è bastata a ridisegnare le gerarchie emotive agli occhi del pubblico, che cosa accadrà quando le responsabilità ufficiali cresceranno ancora? La risposta, ammettono in molti, dipenderà dalla capacità della regina consorte di accettare la naturale evoluzione dei ruoli e dalla sensibilità di Kate nel gestire il proprio potere d’immagine.
Quel che è certo è che la tensione palpabile tra le due donne non passerà inosservata a chi, nei corridoi di palazzo, monitora l’equilibrio interno della famiglia. I prossimi appuntamenti di rappresentanza saranno un banco di prova: Camilla dovrà dimostrare di saper trasformare l’insofferenza in autorevolezza, mentre Kate sarà chiamata a moderare lo splendore per non apparire ingombrante. Intanto, la cena con Trump resta scolpita nella memoria collettiva come il momento in cui, per una manciata di ore, la futura regina ha offuscato non soltanto la consorte del sovrano, ma anche la stessa monarchia al suo massimo vertice.
