In un settembre milanese ricco di energia, la community del beauty ha ritrovato un punto di incontro nell’esperienza proposta da bellaoggi, presente alla Milano Beauty Week 2025 con iniziative capaci di mescolare gioco, contenuto professionale e sperimentazione cosmetica. Tre giornate fitte di appuntamenti hanno delineato un racconto coinvolgente su innovazione make-up, cura della pelle e interazione diretta con il pubblico.
Una presenza che accende la scena milanese
Dal 19 al 21 settembre, nel cuore di Milano Beauty Week 2025, bellaoggi ha trasformato la kermesse in un palcoscenico esperienziale, capace di attrarre sia professionisti sia consumatori curiosi. Tra gli stand del centro manifestazione, il marchio ha ricevuto un flusso ininterrotto di visitatori desiderosi di scoprire in anteprima le novità rappresentate dai mascara LASH AFFAIR e dall’inedita linea skincare CARE CUBE, ispirata alla raffinata routine coreana. Ogni dettaglio dello spazio espositivo – dalle luci agli elementi visivi – è stato pensato per riflettere la vocazione del brand verso un make-up performante ma democratico, in grado di valorizzare qualunque identità.
La scelta di concentrarsi su questi lanci non è casuale: il debutto di LASH AFFAIR consolida la tradizione del marchio nel segmento occhi, mentre CARE CUBE apre un capitolo dedicato alla pelle, combinando texture leggere e ingredienti di ultima generazione. Il messaggio per il pubblico è stato chiarissimo: prendersi cura di sé significa concedersi rituali che uniscano efficacia e piacere sensoriale, senza rinunciare alla praticità. Gli specialisti presenti allo stand hanno illustrato formule, suggerito rituali personalizzati e spiegato come integrare i nuovi prodotti nella propria routine quotidiana, mostrando la versatilità di un portfolio che cresce in armonia con i trend internazionali.
Esperienze interattive: dal gioco alla scoperta
Uno degli elementi più fotografati del cube è stata la ruota della fortuna, un dispositivo ludico che ha trasformato la visita in un momento di pura adrenalina. Centinaia di partecipanti si sono messi in fila per farla girare, sperando di aggiudicarsi uno dei premi in palio: i mascara BOMB REVOLUTION, le referenze della gamma LASH AFFAIR o le proposte dedicate al volume estremo della collezione LASH UP. L’entusiasmo generato dal gioco ha creato un clima di condivisione spontanea, con selfie, storie e commenti che hanno invaso i social, amplificando l’eco dell’evento oltre i confini fisici della manifestazione.
Parallelamente, un team di make-up artist selezionate ha realizzato look personalizzati utilizzando esclusivamente i prodotti bellaoggi. Dal perfezionamento della base ai dettagli grafici delle ciglia, ogni intervento è stato pensato come un tutorial dal vivo, capace di tradurre in pratica le promesse di performance dei prodotti. I visitatori hanno così potuto testare texture, pigmenti e scovolini, raccogliendo suggerimenti professionali su applicazioni e combinazioni cromatiche. Vedere il risultato immediato sul proprio volto ha rafforzato la fiducia nella qualità formulistica del brand, trasformando una dimostrazione tecnica in un ricordo emozionale che accompagna il consumatore anche dopo l’esperienza fieristica.
All’interno dello spazio, il personale del marchio ha orchestrato l’afflusso con precisione, guidato dalla direzione marketing e comunicazione di Federica Lo Vasto. La presenza del team dell’agenzia Le mille me communication ha assicurato la fluidità di ogni passaggio, dalla gestione degli ospiti alla copertura mediatica in tempo reale. L’obiettivo condiviso era chiaro: fare in modo che ogni contatto si trasformasse in un dialogo aperto, capace di restituire feedback preziosi per la ricerca e lo sviluppo futuri. L’organizzazione ha quindi enfatizzato la volontà di far sentire il pubblico protagonista, superando la tradizionale distanza brand-consumatore.
Il salotto “Bomb or Not” in versione podcast
Accanto alle attività più dinamiche, bellaoggi ha inaugurato un momento di confronto più raccolto con il format “Bomb or Not”, trasformato per l’occasione in un vero talk show frontale moderato da Benedetta Mazza. La conduzione, elegante ma diretta, ha permesso di alternare domande tecniche a curiosità personali, dando voce alle esperienze di nove professioniste che vivono quotidianamente il backstage della cosmetica: Simona Airoldi, Federica Calemme, Jessica Ventrella, Silvia Pignatello, Francesca Varasi, Giorgia Lavina, Francesca Irranca, Chiara Franchi e Martina Mameli.
Le conversazioni, registrate e successivamente editate in formato audio, sono confluite in una serie di podcast pubblicati su Spotify, offrendo così al pubblico la possibilità di rivivere i contenuti in qualsiasi momento. L’intento era duplice: prolungare la vita dell’evento e raggiungere gli appassionati che non hanno potuto partecipare dal vivo. I temi trattati spaziano dalla relazione tra cosmetica e autostima alle strategie per scegliere il mascara più adatto, passando per le sfide di chi lavora dietro le quinte nei set fotografici. Il risultato finale è un archivio di testimonianze autentiche che rafforzano la reputazione del marchio come interlocutore competente e vicino.
Professionisti e community, un solo grande set
Durante le tre giornate, il cube di bellaoggi è diventato una calamita per volti noti e creator emergenti. Tra i visitatori si sono distinti Alina Shevchuk, Eleonora Arcidiacono, Siria Violante, Alessandra Cerrella, Annamaria Dorsi, Barbara Alioto, Alessia Sebastianelli, Jessica Bruno e le Ginger Twins, oltre a Giulia, Arianna e Arienne provenienti dalla community digital. La loro presenza ha generato un flusso costante di contenuti social, moltiplicando la visibilità dell’iniziativa e rafforzando il legame tra il brand e le nuove generazioni di consumatori digitali.
Il confronto diretto con figure così eterogenee ha permesso all’azienda di raccogliere spunti reali sulle esigenze del mercato. Dialogare con chi usa quotidianamente trucchi e trattamenti è stato fondamentale per perfezionare formule e palette future. Il lavoro di coordinamento fra il personale interno e i consulenti esterni ha messo in luce la capacità di bellaoggi di muoversi con agilità in contesti complessi, valorizzando l’esperienza maturata in oltre trent’anni di attività e applicandola a un progetto che guarda decisamente in avanti.
In chiusura di evento, Federica Lo Vasto ha tracciato un bilancio definendo la partecipazione alla Milano Beauty Week come “un’occasione preziosa per dialogare con professionisti e consumatori, promuovendo i valori di qualità e accessibilità che guidano il brand fin dalle origini”. Queste parole hanno sintetizzato lo spirito di un’esperienza pensata per superare le barriere tra azienda e pubblico, trasformando il visitatore in protagonista attivo. Il successo dell’iniziativa conferma la forza di un format che combina informazione, intrattenimento e sperimentazione prodotto, aprendo la strada a nuove tappe già in fase di programmazione.
Il DNA di bellaoggi tra valori e prossimi traguardi
Nato in Italia oltre tre decenni fa, bellaoggi ha costruito la propria identità su tre pilastri imprescindibili: Ambizione, Innovazione ed Eccellenza. Questi concetti guidano la ricerca di formule performanti, l’attenzione maniacale ai dettagli di pack e texture e la volontà di intercettare le tendenze prima che diventino mainstream. L’obiettivo dichiarato è offrire strumenti di bellezza che aiutino ogni individuo a esprimere la propria unicità, senza compromessi in termini di qualità o di prezzo. I lanci presentati a Milano ne rappresentano la prova concreta, perché racchiudono lo studio scientifico di laboratorio e la sensibilità estetica tipica del gusto italiano.
Oggi il brand mette a disposizione la propria gamma attraverso canali diretti e punti vendita autorizzati, così da garantire un’esperienza d’acquisto coerente con la promessa di valore. Dopo il riscontro ottenuto durante la Milano Beauty Week 2025, l’azienda ha già in calendario nuove iniziative che toccheranno fiere specializzate e progetti digitali evoluti. Lo sguardo è rivolto a un futuro in cui make-up e skincare convivono sinergicamente, permettendo a chiunque di costruire la propria routine su misura. La partecipazione alla rassegna milanese non segna quindi un traguardo, ma piuttosto il punto di partenza per una fase di crescita ancora più ambiziosa.
