Una serata settembrina ha trasformato il Justme Milano in un palcoscenico vibrante, dove talento e passione hanno definito la seconda edizione di LADY-J. In mezzo a set impeccabili e un pubblico di addetti ai lavori, è stata Majuri a conquistare il gradino più alto del podio.
Una finale di altissimo livello musicale
La sfida tra Majuri, Ornella P, Sasha, Phïa e Sister Gloria ha mostrato quanto lo scenario della nuova musica elettronica femminile stia evolvendo. Ognuna ha portato sul palco un universo sonoro personale, spaziando dall’house più avvolgente a sonorità techno ipnotiche. In sala si respirava un mix di tensione creativa e ammirazione reciproca, con il pubblico pronto a lasciarsi sorprendere ad ogni cambiamento di bpm. L’atmosfera, più simile a un incontro tra artisti che a una competizione, ha esaltato la libertà di sperimentare e di osare.
Il club milanese ha accolto una platea composta in larga parte da professionisti che raramente si lasciano impressionare. Eppure, la qualità dei set ha saputo creare un dialogo spontaneo tra console e dancefloor, un fluire continuo di energia che ha accompagnato la gara fino all’ultimo disco. Anche tra le mura del backstage, lontano dai riflettori, le finaliste hanno condiviso idee e consigli, dimostrando che la crescita artistica può nascere proprio dal confronto diretto con le proprie “avversarie”.
La giuria: esperienza e sguardo al futuro
A decretare il successo di Majuri è stata una giuria di peso, guidata da Tommy Vee. Il noto DJ veneziano ha sottolineato come l’ecletticità della vincitrice — la capacità di passare con naturalezza da un genere all’altro — rappresenti oggi una dote rara. Al suo fianco c’erano figure come Alex Neri, co-fondatore dei Planet Funk, e il critico musicale Riccardo Sada, insieme a professionisti che ogni giorno muovono la scena clubbing internazionale. L’eterogeneità del panel ha garantito un giudizio equilibrato e multidimensionale.
Non è stato un verdetto semplice. La qualità complessiva ha imposto ai giurati un’analisi accurata di ogni dettaglio: selezione musicale, tecnica al mixer, presenza scenica, capacità di leggere la pista. Alla fine, ha prevalso chi ha saputo sorprendere senza perdere coerenza. Secondo gli esperti in platea, questa edizione di LADY-J ha alzato l’asticella, ponendo le basi per un livello ancora superiore nelle future tappe del contest.
Il percorso delle finaliste dopo la gara
La vittoria rappresenta soltanto l’inizio del viaggio per Majuri, ma anche per Sister Gloria e Phïa, rispettivamente seconda e terza classificata. Già nelle settimane successive alla finale le tre DJ hanno riempito le agende con serate in club di rilievo: Phïa ha fatto ballare i Magazzini Generali di Milano, mentre la vincitrice è attesa a breve a Ibiza con un set destinato a essere trasmesso da una radio prestigiosa dell’isola. Per tutte, la vetrina di LADY-J si sta rivelando un trampolino che accelera carriere pronte a spiccare il volo.
Dietro a queste nuove opportunità c’è la visibilità conquistata durante il tour del contest, dove le partecipanti hanno potuto mettersi alla prova in contesti reali, sotto lo sguardo di promoter e booker internazionali. I contatti stretti in quei pochi mesi si stanno trasformando in collaborazioni concrete, confermando che la competizione è solo una parte di un percorso molto più ampio, costruito su mentorship, networking e confronto continuo con chi già calca le console dei festival più importanti.
Majuri: l’ecletticità che conquista
Seguita nel percorso dal tutor Albi Scotti, Majuri ha presentato un set elettronico dal respiro ipnotico, frutto di anni di esperienze maturate su palchi come Bagni Ralf e altri eventi di riferimento. La DJ, una delle più navigate in gara, ha dimostrato che l’età non è un limite quando la passione rimane viva. «Invecchi solo se smetti di amare la musica», ha ricordato al termine della serata, visibilmente emozionata. Il suo messaggio ha risuonato forte: il talento è eterno quando alimentato da dedizione e curiosità.
Il pubblico ha potuto apprezzare la sua capacità di fondere beat techno con linee melodiche house, costruendo un viaggio sonoro coerente ma mai prevedibile. Ogni transizione, curata nei minimi dettagli, ha mostrato padronanza tecnica e sensibilità artistica. La stessa giuria ha riconosciuto in lei un profilo già pronto per palcoscenici internazionali, celebrando la sua abilità nel trasformare una pista da ballo in un’esperienza collettiva, sospesa tra energia e contemplazione.
LADY-J: oltre la competizione
Dietro al successo dell’evento c’è la visione di Match Music, realtà che affonda le radici nella musica già da diverse decadi. Dalla produzione di show televisivi agli oltre trecento eventi organizzati sul territorio, la società continua a promuovere progetti che valorizzano i giovani talenti. Con LADY-J, ha raccolto l’eredità di iniziative pionieristiche lanciate nel 2012, confermandosi punto di riferimento per chi sogna di vivere di consolle e giradischi. La manifestazione evidenzia quanto sia cruciale creare spazi di crescita reale, dove l’arte incontra la professionalità.
A sostenere il percorso delle DJ non mancano partner di rilievo. Il marchio cosmetico giapponese Shiseido accompagna le artiste nel tour con un supporto che va oltre la semplice sponsorizzazione, rafforzando un messaggio di empowerment e attenzione al benessere. Al loro fianco, Ergovis offre integratori studiati per affrontare performance intense, dando un contributo concreto prima, durante e dopo i set. Sono sinergie che rafforzano la credibilità del contest e sottolineano l’importanza di un approccio olistico al lavoro dell’artista.
Uno sguardo al domani
Molti addetti ai lavori, usciti dalla serata milanese, condividono la stessa convinzione: LADY-J è ormai un appuntamento irrinunciabile per scoprire le professioniste del DJing di domani. La curva di crescita mostrata dalle finaliste in pochi mesi dimostra come un contesto stimolante, affiancato da tutor esperti come Georgia Mos, Paola Peroni, Andrea Belli e Uovo, possa accelerare competenze, consapevolezza e visibilità. Ogni tappa del tour diventa così un laboratorio in cui sperimentare e perfezionare la propria identità sonora.
Il futuro sembra già qui: nuovi format, collaborazioni internazionali e, soprattutto, un seguito di fan in crescita costante per tutte le protagoniste. Se la seconda edizione ha saputo alzare l’asticella, le aspettative per il prossimo round sono altissime. Nel frattempo, le vincitrici di quest’anno continueranno a far vibrare club e festival, ricordandoci che la passione, quando incontra opportunità concrete, sa tramutarsi in successi tangibili e ispirare un’intera community di aspiranti DJ.
