Roma si prepara a una stagione teatrale che promette di sorprendere: il Teatro Brancaccio, forte di un pubblico record di 230 mila spettatori nell’ultimo anno, alza di nuovo il sipario con un programma denso di volti familiari e nuove sperimentazioni pronte a sedurre ogni fascia di pubblico.
Un cartellone di stelle e novità
Il cartellone 2025-2026 del Brancaccio nasce dal lavoro di Alessandro Longobardi, direttore artistico che ha rivendicato con orgoglio il primato di un teatro capace di attrarre numeri importanti. La sua linea, illustrata nello spazio di via Merulana, punta a un teatro popolare nobile, capace di abbracciare famiglie, appassionati di prosa, cultori della danza e un pubblico giovane attratto dalle nuove comicità. Non a caso torna il claim coniato lo scorso anno, B Iconic!, sintesi di una stagione che mescola tradizione e innovazione senza mai rinunciare all’accessibilità.
In programma sfilano interpreti capaci di spostare grandi numeri: dalle presenze luminose di Lorella Cuccarini e Drusilla Foer agli istrioni della risata come Giorgio Panariello, Vincenzo Salemme, Angelo Duro e Paolo Ruffini. Accanto a loro figure dallo stile tagliente – Edoardo Ferrario, Giorgio Montanini, Max Angioni – e volti televisivi che non hanno mai tradito l’amore per il palcoscenico come Alessandro Cattelan e Flora Canto. È un mosaico di personalità che, insieme, definisce il perimetro creativo di una stagione volutamente trasversale, dove la notorietà si sposa con la curiosità e con l’esigenza di sorprendere.
Il trionfo del musical d’autore
In un teatro che ha fatto del musical la propria cifra distintiva, la nuova stagione alza ulteriormente l’asticella. Arriva Frida Opera Musical, progetto dedicato a Frida Kahlo con Federica Butera, la presenza magnetica di Drusilla Foer e la regia di Andrea Ortis. Subito dopo, il pubblico potrà immergersi in Rocky Horror Show, proposto in lingua originale per esaltare l’energia rock che continua a sedurre generazioni di fan. Il palcoscenico diventa macchina del tempo, restituendo la fresca insolenza di titoli ormai leggenda.
Non mancano i classici italiani e internazionali: torna Aggiungi un posto a tavola, campione di incassi con l’inedito sodalizio tra Giovanni Scifoni e la partecipazione speciale di Lorella Cuccarini; si aggiunge la favola di Anastasia – Il Musical e il viaggio ultraterreno della Divina Commedia Opera Musical, nuovamente diretta da Ortis. Per i più piccoli, e per gli adulti nostalgici, sarà irresistibile Topo Gigio Il Musical. A completare il quadro, Luciano Cannito rilegge Cantando sotto la pioggia con Lorenzo Grilli, Flora Canto e Martina Stella, mentre la regina del neo-burlesque Dita Von Teese promette scintille con il suo nuovo spettacolo Nocturnelle.
Grandi mattatori, stand up e comicità senza filtri
Il Brancaccio conferma la propria passione per la comicità multidirezionale, ospitando mostri sacri dell’intrattenimento e giovani fuoriclasse della stand-up. Giorgio Panariello torna con E se domani…, serata in cui intreccia satira civile, ricordi autobiografici e improvvisazione. Vincenzo Salemme, invece, presenta Ogni promessa è debito, dimostrando la capacità di trasformare le contraddizioni quotidiane in risate liberatorie. Entrambi incarnano la voglia di un pubblico che cerca leggerezza senza rinunciare a spunti di riflessione, e di riconoscersi in storie dal sapore autentico ed immediato.
A completare il fronte comico arrivano Angelo Duro con Ho tre belle notizie, lo sguardo irriverente di Edoardo Ferrario, i micro-monologhi di Giorgio Montanini e l’energia esplosiva di Max Angioni. Parola anche all’informazione spettacolarizzata con Giuseppe Cruciani e David Parenzo; mentre Paolo Ruffini, insieme alla compagnia Mayor Von Frinzius, continua a esplorare le mille forme dell’inclusione in scena. Alessandro Cattelan, dal canto suo, alza il velo su Benvenuto nell’Ai, rilanciando una riflessione sulla tecnologia con il tono diretto che lo contraddistingue. Il risultato è un’irresistibile batteria di linguaggi che oscillano tra cinismo, poesia e realismo, lasciando spazio all’improvvisazione e alla partecipazione del pubblico.
Danze, burlesque e contaminazioni internazionali
Lo sguardo internazionale del Brancaccio si coglie nella collaborazione con il Romaeuropa Festival, da cui nasce Thikra: Night of Remembering. Sul palco, danzatrici di Bharatanatyam dialogano con la danza contemporanea sotto la guida di Akran Khan e Manal Aldowayan. Questo incontro fra culture, movimenti e sonorità si propone di diventare un momento di pura contemplazione artistica, capace di trascinare lo spettatore in uno spazio sospeso lontano dalle frenesie quotidiane.
L’arte del movimento si declina poi in altre forme: la compagnia di Stefan Südkamp e Michaela Köhler Schaer reinventa il Teatro delle Ombre nello spettacolo Schiaccianoci, mentre la coreografa Alessia Gatta offre una lettura contemporanea del celebre balletto. Il virtuosismo pianistico del croato Maksim e le colonne sonore firmate da Yoko Shimomura traducono la passione per la musica in suggestioni visive: una frontiera che annulla confini di genere e di pubblico.
Tra musica, videogame e inchieste dal vivo
Le sorprese proseguono con Modalità Teatro, format ideato dai creator Roby, Jenny e Lorenzist: un gameplay in tempo reale che, dal web, approda sul palcoscenico per coinvolgere un pubblico giovane e connesso. Sul fronte musicale, J-Ax si unisce al rapper Pedar e al giornalista-autore Matteo Lenardon in Non aprite quel teatro, progetto che mescola rap, racconto e performance, dimostrando come il palcoscenico possieda ancora un potere aggregante capace di parlare a tribù differenti.
Non potevano mancare gli appuntamenti con la divulgazione: gli ‘scienziati’ pop come Barbascura X e Vincenzo Schettini, affiancati da Beatrice Arnera, Camilla Boniardi e Guglielmo Scilla, portano sul palco uno storytelling scientifico che unisce humor e rigore. Così il teatro diventa laboratorio di idee, luogo dove la cultura si fa spettacolo e la curiosità trova una dimensione condivisa.
Numeri e visione futura
Alla base di un programma tanto stratificato c’è l’ambizione di consolidare i risultati conquistati: 230 mila spettatori nella passata stagione rappresentano il punto di partenza di un percorso che Longobardi definisce «democratico» per la capacità di includere pubblici diversi. Non esiste un solo modo di fare teatro, esiste la volontà di farlo arrivare a quante più persone possibile; ed è su questa certezza che il direttore artistico costruisce la rotta del Brancaccio.
La stagione 2025-2026, dunque, non è soltanto un susseguirsi di date, ma la traduzione concreta di un’idea: quella di un palcoscenico che accoglie la spettacolarità dei grandi titoli e la freschezza della ricerca, unendo alta qualità artistica e accessibilità popolare. Roma, con il suo teatro simbolo di via Merulana, ribadisce il proprio ruolo di capitale della scena nazionale e internazionale, chiamando il pubblico a vivere un nuovo viaggio condiviso.
