In una sera settembrina, il litorale veneziano ha fatto da cornice all’omaggio per i sessant’anni di Adriana Romito, madre della manager Donatella Zaccagnini Romito, una celebrazione raccolta ma scintillante che ha intrecciato affetti intimi, panorama marino e l’eco mondano della Mostra del Cinema.
Un traguardo festeggiato tra onde e luci veneziane
La cena si è svolta su una terrazza lambita dall’Adriatico, quando il sole del tardo pomeriggio cedeva il posto ai riflessi rosati sull’acqua. Il discreto andirivieni degli yacht legati alla kermesse cinematografica ricamava il contorno di un evento privato ma non meno carico di fascino. Tavoli apparecchiati con sobrietà, cristalli brillanti e un menu studiato nei minimi dettagli hanno accolto Adriana e i suoi ospiti. Attorno a lei, la voce delle onde e il brulichio lontano del Lido ricordavano che la città, in quei giorni, ospitava l’ottantaduesima edizione della rassegna dedicata alla settima arte, amplificando l’atmosfera di eleganza discreta e celebrazione collettiva.
Durante l’aperitivo, il gruppo ristretto di amici e parenti ha potuto assaporare la leggerezza di un tramonto che sembrava dipinto apposta per l’occasione. Calici di prosecco, sorrisi complici e fotografie rubate al volo hanno preceduto un percorso gastronomico raffinato, coronato da un dolce che richiamava i colori della laguna. Il momento clou è arrivato con il brindisi guidato da Donatella, figlia unica della festeggiata: parole misurate ma dense di emozione hanno unito tutti in un istante di commozione palpabile, mentre la brezza salmastra diffondeva note di musica leggera scelte con cura.
Una vita di dedizione tra famiglia, carriera e discreta eleganza
Alle spalle di questa festa, c’è il percorso di una donna che ha saputo far convivere il retaggio di origini aristocratiche con la concretezza di una professione esercitata senza clamori. Da oltre quattro decenni, Adriana Romito presta servizio all’interno di AMA – Azienda Municipalizzata Ambiente, divenendo un punto di riferimento per colleghi e collaboratori. In ufficio è conosciuta per la puntualità, la competenza e quell’abilità rara di tenere insieme fermezza e gentilezza. Più che un profilo dirigenziale, il suo è un esempio di integrità che ha contribuito alla crescita dell’azienda capitolina.
Fuori dall’orario di lavoro, la stessa determinazione si trasforma in affetto generoso nei confronti della famiglia. Donatella, che spesso racconta di aver trovato nella madre un modello tacito di equilibrio, ha voluto ribadirlo nel suo discorso: “Ogni tuo gesto dimesso è stato per me una lezione di coraggio”, ha confessato davanti agli invitati. Le due donne condividono un rapporto di solida complicità, cementato da tante scelte fatte insieme e dall’impegno per la comunità romana. Il compleanno, quindi, non è apparso come un semplice passaggio anagrafico, ma come il riconoscimento pubblico di un cammino vissuto fianco a fianco.
Parole che restano
Quando le luci delle candele hanno iniziato a tremolare, Donatella ha sollevato il calice per pronunciarsi con toni che hanno sfiorato la poesia. Ha evocato la “forza mite” della madre, la “guida silenziosa” che l’ha sostenuta in ogni snodo di vita. Ha ricordato le lunghe giornate di lavoro, la cura della casa, la delicatezza mai ostentata, sottolineando come i sessanta anni rappresentino solo l’avvio di “una stagione ancora più luminosa”. Le parole sono state accolte da un applauso corale, capace di avvolgere la festeggiata in un abbraccio collettivo.
Poco dopo, il taglio della torta ha sancito la conclusione di una serata che rimarrà impressa come una scena d’autore: il cielo screziato di stelle, la luna che si specchiava sul mare e, sullo sfondo, la silhouette di Venezia ancora animata dai bagliori della Mostra. Le note di un brano romantico hanno accompagnato i sorrisi, i ringraziamenti e quel senso di gratitudine diffuso che solo certi istanti riescono a generare. Di ritorno verso Roma, gli invitati porteranno con sé il ricordo di un compleanno trasformato in dichiarazione d’amore verso una donna, una madre, un modello di discreta grandezza.
