Roma si prepara a celebrare la relazione millenaria tra uomo e animale con l’ottava edizione del Pet Carpet Film Festival, appuntamento che dal 24 al 28 settembre 2025 dipingerà di emozioni la Casa del Cinema. Storie pet e wild, valori solidali ed energia giubilare si intrecciano lungo un tappeto rosso pensato per gli amici di San Francesco d’Assisi.
Un Giubileo di empatia
La ricorrenza degli ottocento anni dalla scomparsa di San Francesco, che verrà ricordata nel 2026, infonde a questa edizione un’ aura del tutto speciale. Il festival, nato come progetto culturale, diventa per l’occasione una sorta di ponte spirituale che collega passato e presente. L’amore predicato dal poverello di Assisi per ogni creatura trova eco nelle opere selezionate, nei gesti di solidarietà degli spettatori e nelle scelte organizzative che privilegiano sostenibilità e inclusione. Non si tratta solo di cinema: è un tributo vivo a valori antichi e sempre attuali.
Il Giubileo del 2025 fornisce la cornice perfetta per amplificare il messaggio di pace e fratellanza. L’iniziativa cavalca l’onda di questo sentimento collettivo invitando i partecipanti a riflettere sul rapporto con la natura e con gli esseri più fragili. Ogni proiezione diventa un momento di meditazione laica, in cui la bellezza della settima arte si intreccia con l’imperativo etico di prendersi cura del pianeta e dei suoi abitanti, domestici o selvatici che siano. Il cinema, in fondo, qui si trasforma in preghiera visiva.
Il programma, le date, la cornice romana
La rassegna scatterà ufficialmente mercoledì 24 settembre e si snoderà fino a domenica 28, trasformando diversi angoli di Roma in spazi di confronto e racconto. Nata su impulso della Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli e forgiata dalla direzione artistica di Federica Rinaudo, l’iniziativa troverà il suo palcoscenico principale al Largo Marcello Mastroianni, dove sorge la storica Casa del Cinema: qui il 27 e il 28 avranno luogo le serate di gala, aperte gratuitamente al pubblico previa prenotazione. L’atmosfera di Villa Borghese e la selezione di corti e lungometraggi dedicati all’universo pet e wild offriranno un’esperienza multisensoriale irripetibile.
Non mancherà, sin dal primo giorno, un coinvolgimento diretto delle scuole: classi provenienti da tutta la Capitale saranno invitate a workshop tematici in cui linguaggio audiovisivo e tutela animale si abbracciano. Gli studenti realizzeranno brevi clip, assisteranno a dimostrazioni delle unità cinofile delle forze dell’ordine e dialogheranno con registi e addestratori. La scelta di puntare sulle nuove generazioni testimonia la volontà di seminare consapevolezza fin dalla giovane età, usando il cinema quale veicolo privilegiato di empatia, creatività e responsabilità sociale.
Donare per entrare, condividere per cambiare
L’accesso alle serate finali non prevede alcun biglietto a pagamento: chi desidera accomodarsi in platea dovrà semplicemente presentarsi con alimenti o accessori destinati ai rifugi che accolgono animali abbandonati. Un gesto apparentemente piccolo si trasforma così in linfa vitale per strutture che quotidianamente combattono la solitudine, le malattie e l’abbandono. Il tappeto rosso, dunque, smette di essere passerella glam e diventa strumento di sostegno concreto, manifestazione tangibile di ciò che San Francesco invitava a fare: mettere chi è in difficoltà al centro delle nostre attenzioni.
Alla fine delle proiezioni, i volontari delle associazioni selezionate caricheranno i pacchi raccolti e li distribuiranno secondo necessità. La scena, che coniuga logistica e altruismo, fornisce un’immagine potente di come la cultura possa mobilitare risorse reali. Pet Carpet non si limita quindi a suscitare emozioni, ma ne canalizza l’energia in azioni concrete. Il pubblico esce dalla sala con il cuore colmo di storie e le mani leggere, avendo lasciato qualcosa di utile a chi non ha voce. È un modo nuovo di intendere la partecipazione, più responsabile e inclusivo.
Una squadra istituzionale di prim’ordine
La forza del festival risiede nella sua rete di partner istituzionali. Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Anas – Gruppo Fs Italiane e Fnovi garantiscono sostegno logistico e competenze tecniche, mentre la regia di scena, curata dall’attore Pietro Romano, assicura ritmo e qualità alla narrazione dal vivo. Dal corretto soccorso della fauna selvatica investita alle campagne di prevenzione contro l’abbandono estivo, la collaborazione con queste realtà consente di tradurre in messaggi chiari ciò che spesso rimane confinato agli appelli sui social. L’unione tra sicurezza, salute e cultura crea un fronte unico a favore delle vite non umane.
La compagine istituzionale si affianca a due protagonisti del settore pet, PetStore Conad e Vitakraft, che con la loro presenza rendono possibile la logistica dell’evento e le attività collaterali. Stand informativi, degustazioni di alimenti specifici, gadget ecologici e spazi di consulenza veterinaria animeranno i giardini adiacenti alla Casa del Cinema. Questa sinergia tra pubblico e privato dimostra come la protezione animale possa diventare motore economico virtuoso, capace di generare lavoro, ricerca e innovazione, restituendo al contempo risorse e attenzioni agli individui più indifesi.
Voci, volti e storie sul palco
La conduzione della manifestazione è affidata alla giornalista Federica Rinaudo, ideatrice del format, affiancata quest’anno da Don Cosimo Schena, sacerdote, psicologo e poeta che ha trasformato la propria parrocchia brindisina in rifugio temporaneo per animali maltrattati. I suoi video motivazionali, visti da milioni di persone, lo hanno reso una voce autorevole contro l’abbandono. Raccontare il festival attraverso la sensibilità di un comunicatore laico e quella di un ministro del culto dona alle serate un tono caldissimo, capace di toccare corde spirituali e al tempo stesso divulgative.
Accanto ai conduttori, una giuria ricca di personalità del cinema, del giornalismo e della musica assegnerà i riconoscimenti ufficiali. A guidarla ci saranno il presidente onorario Enzo Salvi e la presidente effettiva Grazia Di Michele. Al loro fianco sfileranno attori, registi, autori, veterinari e addestratori, chiamati a valutare le opere in concorso non solo per il valore artistico, ma per l’efficacia del messaggio. L’obiettivo non è eleggere un vincitore a tutti i costi, bensì individuare quelle storie in grado di cambiare mentalità, di far germogliare la compassione anche negli spettatori più distratti.
