Il 24 settembre 2025, alle 16.00, la sala conferenze di San Benedetto a Conversano ospiterà la presentazione del volume “Sistemi educativi e devianza. Prospettive di etnopedagogia criminale”, curato da Giusi Antonia Toto e Leonardo Palmisano: un appuntamento pensato per interrogarsi, insieme, sul ruolo dell’educazione di fronte ai cambiamenti sociali.
Un itinerario di riflessione condivisa
Il tour che accompagna l’uscita del volume sta attraversando l’Italia da nord a sud, trasformando ogni tappa in uno spazio di dialogo aperto. Dopo le prime presentazioni, che hanno riscosso un’attenzione crescente, il viaggio approda ora a Conversano, città che da sempre nutre una forte sensibilità per i temi educativi. L’appuntamento del 24 settembre, previsto alle ore 16.00, non si limiterà a una semplice esposizione dei contenuti, ma inviterà il pubblico a interrogarsi sulle proprie responsabilità civiche, sull’efficacia degli strumenti formativi esistenti e sulle strategie per potenziare il capitale educativo delle comunità.
Pubblicato da Edizioni Tlon nel 2025, “Sistemi educativi e devianza” raccoglie contributi che intrecciano riflessioni teoriche e indagini empiriche, offrendo una panoramica articolata sulle più recenti trasformazioni sociali. La curatrice, prof.ssa Giusi Antonia Toto, docente ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale presso l’Università di Foggia e coordinatrice del Learning Sciences Institute, affianca alle sue competenze il bagaglio del sociologo e scrittore Leonardo Palmisano. Il risultato è un testo che propone un lessico nuovo e una chiave di lettura coraggiosa, capace di fondere prospettive disciplinari differenti senza perdere rigore metodologico.
Etnopedagogia criminale: un ponte fra ricerca, scuola e comunità
La categoria analitica al centro del volume, definita etnopedagogia criminale, invita a osservare i comportamenti devianti come prodotti di intrecci culturali, scelte educative e condizioni sociali in continua evoluzione. Guardare alla devianza in questo modo significa spostare l’attenzione dal mero atto trasgressivo alle sedimentazioni simboliche e agli apprendimenti informali che lo precedono. Le pagine del libro illustrano come contesti scolastici, famiglie e reti territoriali contribuiscano, talora inconsapevolmente, alla formazione di percorsi alternativi alle norme, suggerendo itinerari di prevenzione che valorizzino l’ascolto, la costruzione di senso e la responsabilità condivisa.
Il lavoro dei due autori si nutre di ricerche sul campo condotte in contesti sociali segnati da vulnerabilità, integrate con un robusto impianto teorico. Analisi qualitative, osservazioni dirette e testimonianze si alternano, offrendo un quadro nitido delle trasformazioni in atto. Questa metodologia combinata consente di intrecciare le vicende individuali e il livello strutturale, evitando sia l’aneddotica fine a se stessa sia le astrazioni distanti dalla realtà. Il volume si propone così come supporto operativo per insegnanti, educatori e amministratori, chiamati ad affrontare la complessità delle nuove fragilità sociali.
La tappa di Conversano, crocevia di prospettive
La scelta di Conversano per questa nuova tappa segue la logica di un itinerario nazionale che valorizza territori differenti, offrendo alle comunità locali l’opportunità di confrontarsi con gli stimoli del volume. La sala conferenze di San Benedetto diventerà luogo d’incontro fra istituzioni scolastiche, famiglie e amministratori, chiamati a dialogare su come i sistemi educativi possano incidere nella prevenzione delle dinamiche di esclusione. L’obiettivo è trasformare l’appuntamento in un momento di sinergia, dove esperienze e idee trovino spazio per crescere.
In coerenza con questa impostazione partecipativa, il dibattito di Conversano sarà aperto a tutti: studiosi, professionisti dell’educazione, studenti, famiglie e operatori sociali. Dopo la presentazione dei contenuti, il confronto prenderà forma attraverso domande, testimonianze e proposte nate direttamente dal pubblico. L’incontro non intende porsi come lezione frontale, bensì come laboratorio di idee, in cui ogni voce concorre alla costruzione di strumenti utili a comprendere e prevenire i fenomeni devianti. In tal modo, la presentazione diventa un’esperienza di apprendimento condiviso.
Voci degli autori e sfida collettiva alla devianza
Giusi Antonia Toto rimarca spesso come i medesimi sistemi scolastici possano rivelarsi, a seconda delle scelte organizzative e didattiche, tanto leve di inclusione quanto fattori di esclusione. Nel suo intervento a Conversano ribadirà che comprendere i meccanismi culturali ed educativi alla base dei comportamenti devianti è il primo passo per trasformarli in opportunità di crescita. Dal canto suo, Leonardo Palmisano ricorderà che la devianza non riguarda una ristretta cerchia di esperti, ma tocca l’intera collettività; solo una comunità consapevole, capace di ascoltare le proprie periferie sociali, può ambire a essere più giusta e sicura.
La tappa pugliese si inserisce così in un percorso nazionale che punta a mantenere alta l’attenzione sulle trasformazioni in atto nei quartieri, nelle scuole e nei circuiti culturali del Paese. Ogni incontro del tour sta diventando un tassello di un disegno più ampio: la creazione di un tavolo permanente dove ricerca scientifica, pratica educativa e partecipazione civica si riconoscono come parti di un unico processo. A fine percorso, ciò che resterà non sarà soltanto un libro, ma una rete di persone determinate a ripensare il futuro dei sistemi educativi, puntando su equità, responsabilità e solidarietà.
