Un borgo di pietra, gli aromi dell’uva matura e una luce settembrina che accarezza le colline: così Nibbiano ha accolto la terza tappa del Valtidone Wine Fest 2025, dedicata ai passiti e ai vitigni autoctoni. Un’occasione corale in cui sapori, volti e storie si sono intrecciati lungo le vie del paese.
Una domenica di degustazioni diffusa nel cuore di Nibbiano
Il centro storico ha trasformato le proprie stradine in un percorso sensoriale dove i calici raccontavano venti interpretazioni diverse del territorio. Gli stand, disposti con cura scenografica, hanno offerto al pubblico l’intera gamma dei vini passiti e delle etichette autoctone che fanno della Val Tidone un laboratorio enologico di primo piano. Tra un assaggio e l’altro, il dialogo con i produttori ha restituito quella complicità tipica delle manifestazioni autentiche, in cui il consumatore percepisce la filiera dal vigneto alla bottiglia. L’atmosfera di festa ha reso immediatamente palpabile l’orgoglio di una comunità che, attraverso il vino, mette in vetrina il proprio modo di vivere e di pensare.
Complice un sole ancora estivo, i visitatori hanno attraversato il borgo con lentezza, scoprendo scorci e archi in pietra che facevano da quinte alle postazioni di degustazione. Le note fruttate dei passiti si mescolavano al profumo del mosto, mentre l’accento rurale delle colline circostanti riaffiorava nei racconti di chi cura le vigne ventiquattro ore su ventiquattro. La dimensione relazionale è stata il filo conduttore dell’intera giornata: ogni calice servito diventava un invito a conoscere non solo un vino, ma la storia familiare che lo sostiene e l’annata che ne ha plasmato l’identità.
Sapori autoctoni e specialità De.Co.: la tavola come racconto corale
Accanto ai vini, hanno fatto la loro comparsa le eccellenze gastronomiche identitarie. L’olio della Val Tidone ha mostrato un carattere deciso, perfetto per sposarsi con la fragranza del pane locale. Ma i riflettori sono stati puntati soprattutto sulle tre denominazioni comunali: il Tartufo Nero di Pecorara, il Batarò – la focaccia soffice cotta su piastra – e la patata di Busseto, coltivata in alta quota. Ogni assaggio ha restituito la complessità di un territorio capace di custodire biodiversità e saperi contadini in un’unica, variegata narrazione.
Questa coralità di prodotti è stata resa possibile dal lavoro congiunto delle Pro Loco di Strà Trevozzo e Pecorara, del Circolo ANSPI Comunità BACC “Val da Sur” e del Comitato Eventi Alta Val Tidone. Nel menù del pranzo, i piatti della tradizione hanno risuonato come memoria viva, sostenuti dall’inconfondibile firma delle De.Co. locali e da un Aperishow che ha trasformato la pausa pomeridiana in un momento di conviviale leggerezza.
Il Buslan, dolce di casa e gesto solidale
Immancabile, l’ottava edizione della sagra del Buslan ha unito passato e futuro. Il ciambellone tipico, preparato da associazioni e privati, è stato proposto in decine di varianti, ognuna custode di un ingrediente segreto o di un ricordo di famiglia. L’acquisto delle fette non è stato solo un atto goloso: il ricavato finanzierà progetti socio-educativi del Comune, trasformando lo zucchero in opportunità per i più giovani.
Dietro il profumo di vaniglia e scorza di limone si nascondeva dunque la volontà di restituire qualcosa alla collettività. Un atto di responsabilità condivisa che ha rafforzato il legame tra le generazioni: le nonne che impastano tramandano saperi, i bambini che assaggiano immaginano il loro domani, e il borgo intero si riconosce in un gesto di reciproca cura.
Dalla cultura del vino alla riflessione sul futuro sostenibile
Il cartellone di Nibbiano non si è limitato al piacere gastronomico. Il sabato sera, al Mulino di Borgo Lentino, un’apericena curata da De Smart Kitchen ha anticipato la domenica di festa con abbinamenti mirati fra piatti locali e vini dei Colli Piacentini. Spazio quindi alla divulgazione con la presentazione della guida “Alle Cantine dei Colli Piacentini. Un territorio di… vino”. L’autore Robert Gionelli, intervistato dalla giornalista Paola Pinotti, ha delineato itinerari che intrecciano vigne, sentieri e storie d’impresa.
Nel pomeriggio, la tavola rotonda “Sostenibilità nella filiera vitivinicola: tendenza o necessità?” ha offerto chiavi di lettura sul futuro del comparto. La professoressa Nicoletta Suciu, l’ingegnere Giancarlo Spezia e il dottor Stefano Bergaglio – moderati da Lucio Botteri – hanno dato voce a un tema ormai imprescindibile. Dalla gestione del suolo all’innovazione in cantina, l’accento è caduto sulla capacità della Val Tidone di interpretare la modernità senza smarrire l’eredità rurale.
I protagonisti istituzionali e la visione condivisa
La giornata si è aperta con il taglio del nastro in piazza Combattenti. Il sindaco Franco Albertini, affiancato da autorità e ospiti, ha posto l’accento sul progetto “DiTERREDiCIBIDiVINI…DiOLI”, dichiarando che la tappa non celebra solo i vini, ma l’intero mosaico di risorse paesaggistiche, architettoniche e agroalimentari della zona. Parole che hanno trovato eco nell’intervento di Jonathan Papamarenghi, consigliere provinciale con delega alla promozione dei prodotti agroalimentari, il quale ha sottolineato quanto il festival rappresenti un modello virtuoso di cooperazione fra i quattro Comuni coinvolti.
Sul palco sono saliti anche il “sindaco dei ragazzi” Matteo Massari e il presidente del Consorzio di Bonifica, Luigi Bisi, a testimoniare un impegno corale che include istituzioni, scuole e consorzi. L’idea condivisa è quella di un territorio che cresce grazie alle alleanze intergenerazionali, con i giovani chiamati a dare continuità alle tradizioni e le amministrazioni pronte a sostenere le nuove idee.
Partnership, prossimi appuntamenti e orizzonte promozionale
L’evento di Nibbiano è stato reso possibile anche grazie al sostegno di partner storici come Banca di Piacenza, Cantina Valtidone e Cantina Vicobarone, oltre al contributo della Regione Emilia-Romagna tramite il progetto “Il Gusto si fa in 4” previsto dalla Legge 41/97. Con lo slogan “Val Tidone Assaggia e Passeggia”, il programma di marketing territoriale unisce le associazioni di categoria provinciali Confcommercio, Confesercenti e CNA nell’obiettivo di valorizzare il sistema locale di commercio, turismo e servizi.
Dopo l’intensa giornata di Nibbiano, il Valtidone Wine Fest guarda ora all’ultima tappa, in calendario domenica 28 settembre a Pianello Val Tidone. Sarà l’occasione per tirare le somme di questa sedicesima edizione e, soprattutto, per rilanciare un modello di promozione che ha dimostrato come il vino possa essere il filo rosso capace di cucire insieme identità, economia e visione del futuro. Il viaggio continua, con il sapore persistente di un territorio che non smette mai di raccontarsi.
