Le matricole di Medicina entrano nel cuore pulsante dell’Università Lum “Giuseppe Degennaro” grazie a due giornate di orientamento, fissate per il 16 e 17 settembre, pensate per avvicinarle con concretezza agli studi, ai servizi d’ateneo e alle realtà cliniche partner: un passaggio iniziale che promette di trasformarsi in un ricordo indelebile.
Un’accoglienza che diventa esperienza
Il percorso di inserimento predisposto dall’ateneo, articolato in molteplici incontri e testimonianze, punta a evitare che il primo impatto con il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia sia soltanto formale. Gli organizzatori hanno scelto di miscelare informazioni pratiche e momenti di confronto, affinché ogni studente possa intuire da subito la complessità, ma anche il fascino, della formazione clinica. Dall’analisi dei piani di studio alla scoperta dei centri ospedalieri affiliati, tutto è stato calibrato per dare risposte immediate a dubbi e curiosità, rendendo familiare un percorso che altrimenti potrebbe apparire astratto. La presenza di referenti istituzionali, docenti e tutor offre inoltre una prima, preziosa rete di contatti che, con il tempo, diverrà sostegno essenziale per lo sviluppo professionale.
L’attenzione riservata ai servizi di ateneo conferma la volontà di affiancare lo studente non solo sul piano accademico. Spazi dedicati, percorsi di ascolto e programmi di supporto psicologico si fondono con le occasioni di confronto diretto con colleghi più grandi, producendo un ambiente in cui il dialogo diventa strumento di crescita bilaterale. Capire sin dal primo giorno a chi rivolgersi, dove reperire materiali e come interagire con la burocrazia universitaria riduce quell’incertezza che, spesso, accompagna le fasi iniziali di un lungo ciclo di studi.
Il programma di mercoledì 17 settembre: protagonisti e contenuti
La seconda giornata si aprirà con il saluto del rettore Antonello Garzoni, accompagnato da Giaky Degennaro, manager d’ateneo, che offriranno una visione strategica dell’istituzione e delle sue ambizioni internazionali. Subito dopo, i riflettori si sposteranno sui servizi Lum Insieme e Lum Ascolta, strumenti pensati per garantire sostegno emotivo, mentoring e orientamento individuale. La narrativa dell’inclusione passa, così, da concetto astratto a tassello operativo, invitando le matricole a percepire l’università come una comunità che si prende cura dei propri membri. In questo quadro, la priorità attribuita al benessere psicologico appare un chiaro messaggio: un medico in formazione deve imparare a prendersi cura di sé per poter, un domani, occuparsi degli altri.
Il pomeriggio culminerà nella lectio magistralis del professor Giovanni de Gaetano, intitolata “Dante e Pier delle Vigne, una metafora della ricerca clinica”. Attraverso un parallelismo che intreccia letteratura medievale e scienza medica, il docente offrirà spunti sul valore dell’indagine in ambito clinico, suggerendo che rigore e creatività non siano opposti, ma parti complementari di un unico processo conoscitivo. Il viaggio dantesco, in questa prospettiva, diventa paradigma di una ricerca che affronta ostacoli, dubbi e intuizioni, proprio come accade in laboratorio o in corsia. Per gli studenti, sarà un invito a coniugare cultura umanistica e sapere scientifico, ingredienti insostituibili del medico del futuro.
La giornata di apertura: martedì 16 settembre
Il debutto ufficiale degli Induction Days avverrà martedì con i saluti di Emanuele Degennaro, presidente del Consiglio di amministrazione, affiancato dalla direttrice generale Antonella Rago e dal direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia Bruno Moncharmont. Il loro indirizzo inaugurale intende offrire una cornice istituzionale all’intero evento, fornendo elementi sul progetto formativo, sulle prospettive occupazionali e sulla missione, fortemente legata al territorio e alle reti sanitarie regionali. Successivamente, un incontro dedicato ai genitori chiarirà tempi, modalità e aspettative del percorso accademico, così da condividere con le famiglie la responsabilità di accompagnare gli studenti in una fase cruciale della loro crescita.
A metà mattinata, spazio alle testimonianze degli studenti iscritti agli anni successivi, chiamati a raccontare in prima persona le sfide incontrate fra lezioni, tirocini e laboratori. A seguire, un approfondimento sulle strutture cliniche convenzionate illustrerà opportunità di tirocinio e percorsi professionalizzanti. La giornata si chiuderà con l’intervento di Vincenzo Schettini, divulgatore scientifico noto per la capacità di rendere accessibili concetti complessi. Il suo intervento, concepito per alimentare entusiasmo e curiosità, incoraggerà gli studenti a mantenere viva la loro passione per la scienza anche quando la complessità dei contenuti sembrerà travolgente.
Servizi, relazioni e prospettive: una rete costruita per il futuro
Oltre all’aspetto informativo, l’università ha voluto sottolineare l’importanza dei rapporti umani che, inevitabilmente, sorgeranno nelle aule, nei laboratori e nei reparti ospedalieri. Conoscere fin da subito tutor, colleghi e figure amministrative significa porre le basi di un network che si rivelerà decisivo nei sei anni di corso e nelle successive specializzazioni. I dialoghi avviati in queste due giornate, infatti, non sono mera cortesia: diventano ponti che, un domani, faciliteranno collaborazioni cliniche e progetti di ricerca. Attraverso una strategia di mentoring strutturata, l’ateneo vuole guidare passo dopo passo lo studente, riducendo la distanza tra teoria e pratica professionale.
L’università, infine, insiste sulla necessità di coltivare una mentalità aperta al cambiamento, capace di coniugare tecnologia e approccio umanistico. Le prospettive internazionali del corso, la presenza di cliniche partner e la costante interazione con il mondo della ricerca definiscono un contesto dinamico, in cui competenze scientifiche e soft skills crescono di pari passo. Induction Days, dunque, non è soltanto un rito di passaggio: è l’avvio consapevole di una carriera che richiederà curiosità, determinazione e impegno etico. Allo studente viene chiesto di entrare in scena senza timori, con la certezza di trovare un ateneo disposto ad affiancarlo in ogni step di un cammino lungo, ma ricco di gratificazioni.
