Il conto alla rovescia è partito: tra pochi giorni un migliaio di ragazze e ragazzi approderanno alle Scuole di studi superiori d’ateneo, laboratori di eccellenza che fanno capo alla rete Assi. Per loro, un percorso gratuito fondato sul merito, progettato per trasformare il talento in competenza concreta e spalancare le porte del futuro.
L’accesso resta questione di merito
L’ingresso a questi collegi universitari di nuova generazione non è affidato alla casualità ma a una rigorosa selezione che premia esclusivamente la preparazione e la motivazione. Test, colloqui e una valutazione complessiva del percorso scolastico consentono di individuare giovani capaci di unire brillantezza di risultati e desiderio di mettersi in gioco. Il principio che li accomuna è semplice e rivoluzionario allo stesso tempo: garantire a ogni studente e a ogni studentessa, indipendentemente dal reddito familiare, la possibilità di accedere a contenuti formativi di altissimo profilo. A sostenere l’iniziativa, negli ultimi tre anni, è stato il Ministero dell’Università e della Ricerca, determinato a contrastare la fuga delle menti e a valorizzare le energie migliori del Paese.
La gratuità dei corsi è molto più di un beneficio economico; diventa uno stimolo a puntare in alto senza il timore di pesare sul bilancio domestico. Gli studenti che varcano le soglie delle Scuole, infatti, accedono a lezioni, seminari e attività culturali offerti senza costi a loro carico. In cambio si richiede solo passione incrollabile per lo studio, partecipazione attiva alla vita comunitaria e quella curiosità che rende vivo ogni minuto trascorso in aula o in laboratorio. Il sistema dimostra, dati alla mano, come il merito possa diventare motore di mobilità sociale e come una politica di investimenti mirati sia capace di generare ricadute virtuose sull’intera società.
Una rete di dieci campus dall’Adriatico allo Ionio
Da Udine a Catania, passando per Bologna, Camerino, Lecce, Macerata, Padova, Roma, Torino e Venezia, la mappa italiana dell’eccellenza accademica si compone di dieci nodi, ognuno dotato di una propria identità culturale. Chi sceglie la rete Assi ha la possibilità di frequentare lezioni avanzate, seminari trasversali, laboratori di ricerca e momenti di confronto con docenti di fama. Ogni sede, pur rimanendo saldamente ancorata alle peculiarità del territorio, dialoga costantemente con le altre, favorendo uno scambio continuo di idee e competenze.
La logica della collaborazione si traduce in programmi di mobilità interna che permettono agli iscritti di trasferirsi, anche solo per un semestre, in un’altra città della rete, sperimentando ambienti accademici diversi e ampliando la propria prospettiva. Questa circolazione di persone e progetti alimenta un clima dove l’innovazione è la regola e non l’eccezione. Ne scaturisce un tessuto di relazioni che, una volta concluso il percorso, diventa prezioso biglietto da visita nel mondo del lavoro, della ricerca e delle professioni liberali.
I nuovi mille volti dell’eccellenza universitaria
Quest’anno saranno più di mille i “super alunni” pronti a varcare la soglia dei campus. Provengono da ogni angolo d’Italia, accomunati da risultati scolastici brillanti e da un desiderio tenace di mettersi alla prova. Nei prossimi giorni incontreranno tutor, docenti e compagni in un clima che mescola entusiasmo e sana competizione. Il loro percorso si snoderà accanto alla normale carriera universitaria, aggiungendo seminari interdisciplinari e esperienze di confronto pensate per rafforzare competenze trasversali oggi sempre più richieste.
Al termine degli studi tradizionali, agli studenti verrà conferito un diploma di Master di secondo livello che affiancherà la Laurea, amplificando la spendibilità del loro profilo. Si tratta di un riconoscimento formale che certifica la straordinarietà di un percorso già di per sé impegnativo, capace di aprire corsie preferenziali verso dottorati di ricerca oppure ruoli di responsabilità nelle imprese e nelle professioni. In un mercato del lavoro sempre più selettivo, questa doppia credenziale si traduce in un vantaggio competitivo concreto e misurabile.
Didattica senza confini: esperienze internazionali e crescita personale
La vocazione internazionale costituisce la cifra distintiva delle Scuole. La direttrice della Giacomo Leopardi di Macerata, la professoressa Carla Danani, sottolinea che l’obiettivo è formare una classe dirigente in grado di muoversi con disinvoltura nella complessità globale. Curiosità, coraggio e spirito critico diventano così le competenze più importanti da coltivare. Le aule, per scelta, ospitano discipline diverse: dalle scienze dure alla filosofia, dall’economia alla letteratura. L’intreccio di saperi costringe a uscire dalle comfort zone e a esercitare lo sguardo multidimensionale richiesto dalle sfide contemporanee.
Un esempio tangibile di questa impostazione è la missione studio che, durante l’estate, ha portato cinquanta studenti nei Balcani, trent’anni dopo il genocidio di Srebrenica. Qui, sul terreno ancora segnato dalla memoria del conflitto, i ragazzi hanno potuto incontrare storici, testimoni e giovani attivisti locali, rielaborando sul campo concetti appresi in aula. L’esperienza, interamente finanziata e quindi accessibile a tutti, ha suscitato riflessioni profonde sulla costruzione dell’Europa e sulla responsabilità individuale di fronte alle ferite della storia, lasciando un’impronta indelebile nel percorso umano e professionale dei partecipanti.
