Il successo di misura ottenuto contro il Bologna offre tre punti preziosi al Milan, ma le esultanze di fine gara sono state smorzate dagli infortuni occorsi a Maignan e Pavlovic. Ora, mentre gli occhi di tutti restano puntati sul prossimo impegno con l’Udinese, l’attenzione dello staff sanitario rossonero è rivolta ai due giocatori.
Una vittoria che non tranquillizza
Il colpo deciso che ha piegato il Bologna nel posticipo della terza giornata ha regalato tre punti d’oro al Milan, ma non ha cancellato la tensione che si è diffusa in panchina appena a metà ripresa. Quando Maignan ha avvertito una fitta al polpaccio ed è stato costretto a chiedere il cambio, l’entusiasmo per il vantaggio si è trasformato in preoccupazione, obbligando Allegri a una gestione prudente dei minuti finali. Pochi istanti più tardi anche Strahinja Pavlovic ha fatto cenno allo staff medico: per il difensore serbo uno stop improvviso, accompagnato dal timore che la serata potesse concludersi con una doppia tegola per il reparto arretrato e per i fantasisti che fanno affidamento sulla sicurezza del loro portiere.
Nei minuti successivi, il tecnico rossonero—che in conferenza stampa ha ammesso di voler evitare qualsiasi rischio inutile—ha rimarcato quanto il muscolo soleo, già fonte di ansie per Leao nelle scorse settimane, imponga un’attenzione particolare. I moduli possono cambiare, le gerarchie essere stravolte, ma la salute degli atleti resta la prima variabile da tutelare. In quest’ottica, lo staff sanitario, in costante dialogo con lo spogliatoio, ha predisposto controlli immediati per entrambi gli infortunati, scegliendo di mettere al riparo i protagonisti chiave in vista della delicata sfida con l’Udinese, un appuntamento che potrebbe pesare sull’autostima collettiva e sull’inerzia della stagione.
Gli esami e la gestione dei prossimi giorni
Il responso degli accertamenti eseguiti questa mattina ha fornito un primo sollievo: per Maignan non sono state riscontrate lesioni muscolari, così come per Pavlovic. La diagnosi, seppur confortante, non autorizza però a cantare vittoria. I fisioterapisti si concentreranno sulla riduzione dell’affaticamento e sul recupero funzionale, sfruttando sedute personalizzate e monitoraggio costante dei parametri biomeccanici. Il portiere francese sarà seguito giorno dopo giorno, con una tabella di progressione che verrà modulata in funzione dell’assenza di dolore e della reattività del polpaccio, mentre il difensore balcanico si sottoporrà a lavoro aerobico leggero per mantenere la condizione senza sollecitare eccessivamente il distretto interessato.
Il programma di avvicinamento alla partita con l’Udinese prevede valutazioni quotidiane, con particolare attenzione alle sensazioni riferite dai diretti interessati. Qualora dovessero emergere anche minimi segnali d’allarme, Allegri è pronto a confermare il principio della prudenza già applicato con Leao, evitando di forzare rientri che potrebbero compromettere il prosieguo della stagione. Il calendario è fitto e l’autunno non concede soste, ma rinunciare a un elemento per un turno appare più saggio che perderlo per un mese. Al di là della componente fisica, il tecnico confida che la solidità mentale mostrata contro il Bologna possa costituire il carburante emotivo per superare l’ostacolo friulano anche in caso di forzata emergenza.
