Una normale serata di calcio ha improvvisamente acceso gli animi quando, nei minuti conclusivi di Milan-Bologna, la tensione è schizzata alle stelle lasciando tutti senza fiato. E a finire sotto i riflettori, ancora una volta, è stato Massimiliano Allegri con una reazione che ha fatto immediatamente il giro dei social.
Il penalty concesso e poi annullato
La svolta è arrivata a pochi minuti dall’epilogo quando l’arbitro Matteo Marcenaro, posizionato a pochi metri dall’azione, ha indicato senza esitazione il dischetto dopo il contatto in area tra Nkunku e un difensore rossoblù. Il boato di San Siro ha accolto il fischio, mentre i calciatori del Bologna circondavano il direttore di gara chiedendo spiegazioni. L’episodio, a velocità reale, è apparso netto: l’attaccante rossonero sembrava essere stato sbilanciato in maniera evidente. Sugli spalti è montata l’attesa, il pubblico già pregustava il possibile gol decisivo, mentre in panchina lo staff milanista si preparava a organizzare la battuta dal dischetto.
Poi è arrivato il momento del VAR, con la sala operativa che ha richiamato Marcenaro alla revisione on-field. Il ronzio degli altoparlanti, seguito dall’inconfondibile gesto del quadrato, ha ammutolito lo stadio. Davanti al monitor a bordo campo l’arbitro ha rivisto l’azione in tutti gli angoli possibili: un lieve tocco sulla palla, l’apparente caduta accentuata di Nkunku, il braccio del difensore alzato a cercare equilibrio. In meno di un minuto la decisione è cambiata: niente rigore. Un colpo di scena che ha invertito l’umore sugli spalti, tramutando l’esultanza in un brusio incredulo.
La furia di Allegri e il cartellino rosso
La revoca del penalty ha scatenato un vero e proprio cortocircuito emotivo in Massimiliano Allegri. Seduto fino a quel momento con l’abituale atteggiamento vigile, l’allenatore si è alzato di scatto, ha strappato la giacca e l’ha scagliata a terra con un gesto d’istinto che ha immediatamente catturato le telecamere. Era la materializzazione di una frustrazione accumulata in pochi, interminabili secondi. Né lo staff tecnico né il quarto uomo hanno potuto placare la sua reazione: braccia allargate, urla in direzione del direttore di gara e di chi, al VAR, aveva riscritto il copione.
Il direttore di gara non ha potuto far altro che estrarre il cartellino rosso, allontanando il tecnico toscano dal terreno di gioco. L’espulsione, giunta in un clima già rovente, ha alimentato un ulteriore vortice di emozioni: applausi ironici da una parte dello stadio, fischi dall’altra, giocatori increduli che si guardavano intorno alla ricerca di un minimo di lucidità. Per Allegri si tratta dell’ennesimo episodio in cui il temperamento prevale sul controllo, un marchio di fabbrica che, nel bene e nel male, fa parte della sua narrativa. Con lui negli spogliatoi, il finale è proseguito tra tensione e sguardi di disappunto, mentre il tabellino restava invariato.
