Un distributore rosa colmo di capsule colorate sostituisce le tradizionali caramelle: un’immagine che colpisce e avvia la campagna europea per l’uso consapevole dei medicinali da banco. Le autorità sanitarie ricordano che, anche senza ricetta, ogni compressa richiede attenzione e rispetto delle indicazioni.
Una scossa visiva per richiamare l’attenzione
L’immagine scelta per aprire la campagna mette in scena un distributore di caramelle, colorato, innocente, familiare. Nel suo ventre, però, non scivolano confetti ma capsule multicolori, simbolo dei farmaci da banco sparsi sugli scaffali di farmacie e supermercati. Il contrasto visivo scuote chi guarda e introduce il claim “I farmaci non sono caramelle”. Con questa provocazione le autorità sanitarie europee vogliono scardinare l’abitudine, ormai diffusa, di ricorrere ai medicinali da banco con leggerezza, dimenticando che ogni compressa porta con sé benefici ma anche potenziali rischi.
La campagna parla a chi, davanti a un mal di testa o a un raffreddore improvviso, tende ad allungare la mano verso analgesici, spray nasali, antiacidi e sciroppi per la tosse senza pensarci due volte. Questi prodotti, acquistabili senza ricetta in farmacia, in parafarmacia o persino tra le corsie del supermercato, sono pensati per disturbi lievi come dolore, febbre o congestioni nasali. L’accessibilità, però, non equivale a innocuità: ritenere un farmaco “light” solo perché da banco è un errore che la campagna intende smascherare.
Poche regole essenziali per proteggersi
Il cuore del messaggio si condensa in tre gesti semplici ma decisivi. Primo: leggere con attenzione il foglio illustrativo. Secondo: rispettare posologia e durata massima indicate. Terzo: chiedere consiglio a un professionista se i sintomi persistono. Le autorità ricordano che nessun medicinale è privo di possibili reazioni avverse e che un impiego improprio può sfociare, nei casi peggiori, anche in dipendenza. Attraverso esempi concreti, la campagna rimarca che la cautela non è un optional, bensì una forma di tutela personale e collettiva.
Sulla stessa linea si colloca l’intervento del presidente di Aifa, Robert Nisticò. Con tono diretto, il dirigente sottolinea che i prodotti da banco sono utili alleati per la salute quotidiana, ma devono essere trattati come veri medicinali, dotati di un preciso rapporto beneficio–rischio. Prima di ingerire qualsiasi compressa o goccia, è indispensabile controllare confezione e foglietto, ribadisce; in caso di dubbi occorre interpellare subito medico o farmacista, e sospendere l’assunzione se compaiono effetti indesiderati importanti. «Proteggiamo la nostra salute insieme», è l’appello conclusivo.
Sinergia europea dietro la campagna
La scelta di presentare un messaggio coordinato non nasce per caso. L’impiego di farmaci da banco attraversa e supera le frontiere, perciò gli Stati membri hanno deciso di unire le voci all’interno della rete Heads of Medicines Agencies (Hma). Si tratta della prima iniziativa di comunicazione congiunta firmata dall’organismo che riunisce i vertici delle agenzie regolatorie del continente, in stretta collaborazione con l’Agenzia europea del farmaco e con la Commissione Europea. Obiettivo comune: garantire che qualità, efficacia e sicurezza restino al centro, ovunque.
In ogni Paese la campagna ripete con fermezza la stessa triade di consigli – leggere, rispettare, consultare – e lo fa attraverso una diffusione capillare di materiali informativi, destinati tanto ai cittadini quanto ai professionisti sanitari. L’armonizzazione del messaggio, sostengono gli esperti, accresce la consapevolezza e riduce il rischio di comportamenti impropri. Con un linguaggio semplice, ma mai semplificato, le agenzie invitano a compiere scelte informate: un passo determinante per trasformare la cultura dell’automedicazione in una pratica davvero responsabile, condivisa e sicura.
