L’esordio asiatico di Lorenzo Musetti si avvicina: il recente sorteggio del Chengdu ATP 250 apre la strada a una settimana decisiva nella sua rincorsa verso le ATP Finals 2025 di Torino.
Il percorso del numero nove azzurro
Il sorteggio ha riservato a Musetti un vantaggio immediato: grazie al suo status di numero nove mondiale, il carrarino osserverà un bye al primo turno, approdando direttamente agli ottavi. Il torneo cinese, in programma dal 17 al 23 settembre, inaugura lo swing asiatico e rappresenta un’occasione cruciale per accumulare punti pesanti in ottica Race. L’obiettivo dichiarato è cementare la posizione fra i migliori otto del 2025, imprescindibile pass per il palcoscenico torinese. Un traguardo che esige lucidità, continuità e una gestione perfetta delle energie in un calendario sempre più fitto.
Il debutto effettivo avverrà contro uno fra il francese Terence Atmane e il croato Dino Primiz. Il primo ha sorpreso gli addetti ai lavori lo scorso agosto al Masters 1000 di Cincinnati, dove si spinse fino alla semifinale prima di cadere contro Jannik Sinner; il secondo, invece, è giocatore solido e capace di imporre scambi prolungati sul duro asiatico. Musetti dovrà adattarsi al ritmo dell’avversario fin dai primi colpi, evitando di concedere spazio alle accelerazioni mancine di Atmane o alla regolarità da fondo di Primiz.
Avversari in rotta di collisione verso la finale
Oltre all’ostacolo dell’esordio, la parte alta del tabellone nasconde insidie di rango. Il primo nome segnato in rosso è quello dell’olandese Tallon Griekspoor, attualmente numero 31 del ranking. L’orange possiede un servizio incisivo e un dritto filante che ben si adatta alle condizioni di Chengdu. Qualora l’incrocio si materializzasse ai quarti, l’azzurro sarebbe chiamato a variare ritmo e profondità per spezzare la stabilità dell’avversario, evitando lunghi scambi che potrebbero favorire la potenza lineare di Griekspoor.
Sul possibile cammino verso le fasi clou incombe inoltre Giovanni Mpetshi Perricard, attualmente 36 al mondo. Il francese, dotato di un servizio esplosivo, ha già incrociato la racchetta di Musetti al primo turno degli ultimi US Open, venendo estromesso in tre set combattuti. Quell’esperienza può infondere fiducia al toscano, ma un confronto ravvicinato impone comunque massima attenzione: percentuali di prime alte e aggressività costante saranno il lasciapassare per disinnescare l’arma principale di Perricard.
La pattuglia italiana nel tabellone cinese
Non ci sarà soltanto Musetti a difendere il tricolore su suolo cinese. Lucaino Darderi, atteso da un bye analogo, misurerà le proprie ambizioni al secondo turno contro l’australiano Jordan Thompson o un giocatore proveniente dalle qualificazioni. Darderi, in ascesa costante e dotato di un rovescio a una mano elegante, dovrà far valere variazioni di ritmo e tenuta mentale, soprattutto se a sbarrargli il passo dovesse presentarsi l’esperienza di Thompson, veterano abile nel citare schemi di serve&volley su superfici rapide.
Il terzo azzurro in gara, Lorenzo Sonego, troverà immediatamente dall’altra parte della rete l’argentino Juan Manuel Cerundolo. L’incrocio mette di fronte due interpretazioni differenti del tennis: l’aggressività spiccata del torinese contro la trama sopraffina di Cerundolo, specialista di rotazioni e variazioni mancine. Chi riuscirà a dettare i tempi dello scambio sin dall’avvio potrà mettere in ghiaccio il risultato, in un primo turno che promette equilibrio e pathos.
