Da questa mattina, 15 settembre 2025, i cittadini che desiderano affrontare un percorso di psicoterapia possono finalmente inoltrare la richiesta del Bonus psicologo attraverso la piattaforma dell’Inps. Il contributo, disponibile per oltre un anno di calendario, è pensato per alleggerire il peso economico delle sedute professionali e si rivolge in modo particolare alle fasce di reddito medio-basse.
Quando e come presentare la richiesta
La finestra per inviare la domanda resterà aperta fino al 14 novembre 2025. Per inoltrare la richiesta, l’utente deve entrare nell’area riservata del portale dell’istituto previdenziale ed autenticarsi con credenziali SPID, CIE o CNS. Una volta dentro, la procedura guidata accompagna passo dopo passo: si seleziona la voce relativa alle prestazioni non pensionistiche, si individua l’opzione dedicata alle sessioni di psicoterapia e si confermano i dati anagrafici. Il sistema rilascia immediatamente la ricevuta che attesta l’avvenuta protocollazione. Contestualmente, l’utente riceve un avviso tramite e-mail o SMS con il riepilogo dell’operazione svolta.
Chi non dispone di strumenti digitali o ha difficoltà con l’autenticazione può comunque presentare la domanda telefonicamente grazie al servizio di contact center dell’ente. Gli operatori, dopo aver verificato l’identità del richiedente, compilano online i moduli in sua vece e forniscono il numero di protocollo da conservare. Il servizio è gratuito da linea fissa e prevede un costo da rete mobile secondo le tariffe del gestore, consentendo così di evitare spostamenti e lunghe attese allo sportello, un’attenzione che completa la digitalizzazione senza escludere le fasce meno avvezze alla tecnologia.
Chi può beneficiarne
Il Bonus psicologo è riservato a chi possiede un indicatore Isee non superiore a 50mila euro, con tre soglie di accesso che modulano l’importo massimo riconosciuto. Per le famiglie il cui indicatore non supera i 15mila euro, il contributo può arrivare a 1.500 euro complessivi, sempre nel limite di 50 euro per seduta. Coloro che si collocano tra 15mila e 30mila euro, invece, possono ricevere fino a 1.000 euro, mentre chi si attesta tra 30mila e 50mila euro avrà a disposizione 500 euro.
Il contributo può essere domandato una sola volta nell’arco dell’anno, e potrà essere speso esclusivamente presso psicoterapeuti abilitati che abbiano aderito all’iniziativa attraverso il proprio Ordine professionale. L’elenco aggiornato dei professionisti convenzionati viene costantemente trasmesso dal Consiglio nazionale degli psicologi agli uffici competenti, garantendo così che ogni seduta coperta dal bonus si svolga all’interno di un perimetro di assoluta sicurezza regolamentare e deontologica. Un ulteriore vantaggio per il cittadino è la possibilità di selezionare liberamente il terapeuta più affine alle proprie esigenze, senza vincoli geografici, purché all’interno del territorio nazionale.
Novità introdotte per il 2025
La principale innovazione dell’annualità 2025 riguarda le modalità di erogazione. Il rimborso, fino a un massimo di 50 euro per incontro, non verrà più trasferito su conto corrente del beneficiario ma sarà accreditato direttamente al professionista scelto, sulla base delle coordinate da lui indicate in fase di adesione. Tale soluzione riduce i tempi dei pagamenti, azzera il rischio di errori sui bonifici e libera l’assistito dalla necessità di anticipare la spesa. Un meccanismo, quindi, che semplifica l’intero processo amministrativo e rafforza la fiducia tra terapeuta e paziente.
Altra scadenza da non dimenticare è il termine di sessanta giorni dalla comunicazione di accoglimento: entro quel periodo deve svolgersi la prima seduta, pena la perdita del diritto e il conseguente scorrimento della graduatoria. Una volta iniziato il percorso, il codice alfanumerico assegnato resta valido per 270 giorni dalla pubblicazione delle liste. Trascorso questo lasso di tempo, le somme non utilizzate ritornano disponibili per i richiedenti in attesa, secondo l’ordine di punteggio. Ciò garantisce una distribuzione equa delle risorse, premiando chi rispetta le tempistiche e promuovendo un utilizzo rapido ed efficace dei fondi pubblici.
Modalità di pagamento e utilizzo del contributo
Alla conclusione dell’istruttoria, ogni beneficiario riceverà un codice identificativo di dodici caratteri che sintetizza l’importo riconosciuto. Questo identificativo deve essere consegnato al terapeuta prima di ogni seduta: il professionista lo inserisce nel portale dedicato e il sistema riduce progressivamente il credito residuo. In tal modo, il paziente non deve corrispondere denaro al momento dell’incontro, se non per l’eventuale parte di tariffa che eccede i 50 euro, accordo che resta comunque libero tra le parti. Il flusso informatico, infatti, tutela la privacy e agevola i controlli successivi.
È importante conservare tutte le ricevute delle sedute, poiché l’istituto può effettuare verifiche a campione per accertare la veridicità delle dichiarazioni rese. Mantenere ordinata la documentazione non è solo un adempimento formale: significa valorizzare l’investimento pubblico sulla salute mentale e testimoniare l’impegno personale in un percorso di cura autentico. Allo stesso tempo, l’attenzione ai dettagli amministrativi consente di evitare intoppi che potrebbero compromettere la continuità terapeutica. Per questo, si suggerisce di archiviare digitalmente i documenti, magari in cloud, così da averli sempre a portata di mano.
