In meno di ventiquattro ore, la Costa Azzurra accoglierà un appuntamento che promette di ridefinire l’estate dei grandi eventi: il Manguza Festival, previsto per il 15 luglio 2025, trasformerà il teatro all’aperto di Ramatuelle in un palcoscenico d’eccellenza, a un respiro da Saint-Tropez. Dalle 16 all’una di notte, la prima edizione fonderà eleganza selezionata e avanguardia elettronica.
L’esclusività di Ramatuelle e il fascino di Saint-Tropez
La scelta di ospitare la manifestazione nel suggestivo teatro di Ramatuelle non è casuale: l’arena naturale domina un tratto di Mediterraneo punteggiato da profumi di macchia e da scorci di pietra bianca, offrendo un contesto intimo ma scenografico. Chi varcherà i cancelli del festival sentirà immediatamente di trovarsi in un luogo sospeso, lontano dalla frenesia urbana e avvolto nello charme tipico della vicina Saint-Tropez, capitale estiva del glamour che, ogni luglio, richiama jet-setter e appassionati di musica provenienti da tutto il mondo.
In quell’angolo di Costa Azzurra, le onde che lambiscono la scogliera dialogano con la pietra antica del teatro, suggerendo un equilibrio raro tra natura incontaminata e mondanità contemporanea. Manguza Festival decide di sfruttare proprio questa dialettica per offrire un momento irripetibile: l’atmosfera rilassata dei piccoli borghi provenzali incontra l’energia di una line-up internazionale, mentre i tramonti rosati di luglio diventano scenografia naturale per un pubblico accuratamente selezionato, desideroso di vivere la musica come un atto di puro lifestyle.
Un debutto pensato nei minimi dettagli
Alla guida del progetto c’è Saif, la mente organizzativa che fin dal primo annuncio ha chiarito l’obiettivo di fondere esclusività e qualità artistica. «Non è soltanto un festival, è un’esperienza», ribadisce. Ogni elemento scorre su una linea di precisione: dalla capienza controllata, che garantisce comfort e visibilità ideali, all’allestimento audio-visivo di ultima generazione capace di valorizzare qualunque sfumatura sonora. Niente è lasciato al caso, nemmeno la scelta degli orari, studiata per far coincidere la parte clou con l’ora magica dei cieli turchesi che virano al violetto.
Accanto a Saif opera una squadra ristretta ma affiatata, supportata da Kontakt Agency; a parlare è Francesco Andrisani, responsabile della programmazione artistica, convinto che «Manguza Festival abbia un potenziale enorme». L’entusiasmo si traduce in un percorso logistico impeccabile: ingressi separati per gli ospiti VIP, zone relax immerse nel verde mediterraneo, punti di ristorazione che sposano cucina locale e influenze internazionali. L’idea dominante resta quella di far sentire ogni partecipante al centro di un evento sartoriale, cucito su misura per chi pretende il massimo.
La line-up internazionale: Header, De Xenia e gli altri protagonisti
La colonna sonora della giornata è affidata a nomi che stanno scolpendo la scena elettronica contemporanea. In consolle si alterneranno Header, De Xenia, Luca Testa, Mirracle, Pauline, Yonatan, Grace Williams e & Sara. L’alchimia tra veterani affermati e talenti emergenti garantisce un crescendo di energia pensato per un pubblico esigente e internazionale, desideroso di lasciarsi sorprendere da set che spazieranno dalla techno più d’impatto alla house melodica, passando per suggestioni deep capaci di riscaldare anche i tramonti più placidi.
Ogni artista è stato scelto per la capacità di trasportare la platea in un viaggio sonoro coerente ma sempre imprevedibile. Header punterà su architetture techno dal respiro industriale, De Xenia doserà groove ipnotici, mentre Luca Testa promette un intreccio di melodie e drop ad alta definizione. A completare il mosaico ci penseranno i set raffinati di Pauline e & Sara, l’approccio sperimentale di Yonatan e la sensibilità vocale di Grace Williams, tutti uniti dall’obiettivo di plasmarne un’esperienza collettiva che non conosce confini geografici.
Oltre la musica: un’esperienza sensoriale totale
Una delle peculiarità del Manguza Festival è l’approccio olistico che va ben oltre la semplice dimensione auditiva. Il percorso inizia già all’ingresso, dove luci dinamiche e installazioni site-specific trasformano il cammino verso l’arena in un preludio immersivo. A pochi metri dalla platea, spazi lounge si fondono con l’ambiente naturale grazie a strutture leggere in legno e tessuti chiari che ricordano la tradizione balneare di Saint-Tropez. Il risultato è un ambiente ovattato che invita all’incontro, alla condivisione, alla scoperta.
Fino all’una di notte, ogni dettaglio concorre a definire la narrazione sensoriale: profumi di erbe provenzali diffusi nell’aria, proiezioni video sincronizzate sulla roccia calcarea alle spalle del palco, food corner con menu stagionali pensati per accompagnare il ritmo crescente dei DJ set. Il pubblico, selezionato attraverso inviti e prevendite limitate, potrà muoversi liberamente tra queste micro-esperienze, vivendo la sensazione di far parte di un racconto collettivo in cui l’eleganza contemporanea incontra la spontaneità di un’estate mediterranea.
L’ambizione di un festival destinato a crescere
Sebbene si tratti dell’edizione inaugurale, la squadra dietro Manguza Festival guarda già oltre il 2025. Saif e i suoi collaboratori parlano apertamente di un futuro in cui l’evento diventi punto di riferimento fisso per la scena elettronica di fascia alta, in grado di attirare artisti di calibro sempre maggiore e di rafforzare la sinergia con il territorio. La volontà di radicare il festival nel tessuto culturale locale emerge nella scelta di coinvolgere produttori del posto e di rispettare la delicatezza ambientale del sito.
La filosofia resta saldamente ancorata all’idea di unicità: capienza limitata per preservare la qualità degli spazi, line-up ricercate che combinano big internazionali e promesse in ascesa, attenzione maniacale all’esperienza di ogni singolo ospite. Se il debutto del 15 luglio rappresenta un banco di prova, gli organizzatori hanno già promesso di mantenere vivo lo spirito di continua innovazione che contraddistingue la Costa Azzurra. Il countdown è iniziato: il teatro di Ramatuelle si prepara a vibrare di energia, raffinatezza e ritmo, inaugurando una nuova pagina nell’estate mediterranea.