Da oggi il pomeriggio televisivo si accende con Innocence, dizi turca che promette un turbine di emozioni, raccontando amori segreti, bugie e gelosie nella cornice pulsante di Istanbul. Portata su Canale 5, l’opera unisce il ritmo dei thriller sentimentali all’intensità dei drammi familiari. Ogni capitolo lascia presagire scelte impossibili e conseguenze inaspettate.
Una nuova scommessa del sabato e della domenica
Mediaset scommette ancora sulle produzioni anatoliche e piazza Innocence nel cuore del weekend: ogni sabato e domenica alle 14:30 il pubblico potrà immergersi in puntate di circa quarantacinque minuti, appositamente rimontate per il ritmo occidentale. La versione italiana comprende quaranta appuntamenti, mentre in patria la storia si è sviluppata nel 2021 in soli tredici episodi superiori alle due ore. Questa scelta editoriale consente di dilatare la suspense, di approfondire le motivazioni dei personaggi e di trasformare ogni cliffhanger in un invito a tornare il giorno successivo.
In Turchia, la serie ha raccolto ascolti robusti e un’eco social sorprendente, merito di una combinazione particolarmente efficace: la maestosa Istanbul a fare da palcoscenico, una fotografia notturna seducente e un intreccio che alterna seduzioni in ufficio, segreti di famiglia e improvvisi colpi di scena. Fin dalle prime sequenze si avverte l’intenzione degli autori di parlare delle fragilità di una generazione in bilico, ma anche dell’ossessione per il potere e per l’apparenza. Dietro ogni sorriso si nascondono paure antiche, e il quotidiano trabocca di compromessi.
Madre, figlia e un incontro destinato a cambiare tutto
Il motore narrativo di Innocence si accende quando conosciamo Bahar Yüksel, madre separata addestrata a barcamenarsi fra lavoro, bollette e due figli dal carattere opposto. La donna ambisce soltanto a vedere i ragazzi felici, ma il destino sarcasticamente la mette davanti all’incubo di ogni genitore: scoprire che la diciannovenne Ela custodisce un amore proibito. Con delicatezza, gli sceneggiatori descrivono l’attimo in cui Bahar avverte l’odore di un segreto: il telefono che vibra, uno sguardo sfuggente, la macchina sconosciuta che accompagna la figlia all’università. Il sospetto comincia a corrodere la quotidianità.
Dall’altra parte del quadro troviamo İlker Ilgaz, trentacinque anni, fascino disinvolto e posizione dominante in ufficio, qualità che lo rendono irresistibile agli occhi di una tirocinante ingenua. Ela, travolta da un sentimento acerbo ma furente, crede sulla parola a quell’uomo che le assicura di aver chiuso con la fidanzata ufficiale, l’influencer İrem. Le bugie, però, si stratificano come polvere: ogni promessa non mantenuta alimenta la gelosia, ogni incontro clandestino scava una distanza tra la ragazza e la propria innocenza. La relazione cresce nella penombra, alimentata da segreti e desideri taciuti.
Un compleanno, un’auto in corsa, la svolta
La tensione esplode la sera del diciannovesimo compleanno di Ela: la ragazza spera in un annuncio pubblico che legittimi la storia, ma i fatti prendono una piega brutale. Durante un litigio acceso, viene scaraventata fuori dalla macchina di İlker. L’immagine della giovane sull’asfalto, ferita nel corpo e nell’orgoglio, diventa il punto di rottura che trascina tutti in un vortice di accuse, rancori e menzogne. Da quell’istante i confini fra vittima e carnefice si fanno sfumati, mentre l’opinione pubblica affila i coltelli.
Mentre negli ospedali si accendono le luci al neon, Bahar raccoglie i pezzi della verità. Inizia a collegare indizi: la targa annotata giorni prima, il volto di İlker intravisto in fotografia, la paura negli occhi di sua figlia. Il coraggio materno, a questo punto, diventa missione: proteggere Ela anche a costo di scontrarsi con poteri economici e reputazioni solidissime. Una battaglia impari, forse, ma combattuta con l’arma dell’amore incondizionato, pronta a rivelare quanto fragili possano essere le certezze di un uomo abituato a comandare.
Volti, nomi, personalità: il mosaico del cast
A dare anima al racconto troviamo interpreti di spessore. Deniz Çakır incarna la determinazione di Bahar con una recitazione misurata e magnetica, mentre İlayda Alişan offre ad Ela uno sguardo vulnerabile ma testardo, specchio di una giovinezza in cerca di identità. Sul versante maschile, Serkay Tütüncü scolpisce un İlker ambiguo, in bilico fra fascino e crudeltà, affiancato dall’eleganza carismatica di Mehmet Aslantuğ, qui nei panni di Harun Orhun. Ogni attore fissa nel pubblico un’emozione specifica, creando un complesso affresco di caratteri contrastanti.
A completare il quadro femminile arriva la carismatica Hülya Avşar, che presta voce e charme a Hale Ilgaz, mentre Deniz Işın trasmette al personaggio di İrem un mix di fragilità e caparbietà tipico delle star dei social. Nel cast spiccano inoltre Tolga Güleç (Timur), Asena Tuğal (Banu), Ertuğrul Postoğlu (İsmail) e una lunga lista di comprimari, ciascuno pronto a ritagliarsi un momento memorabile. Il risultato è un ensemble corale che amalgama generazioni e stili recitativi, contribuendo a rendere la serie viva, imprevedibile e intimamente umana.