Con una prova di autorità assoluta, Jannik Sinner ha centrato la finale di Wimbledon 2025 eliminando in tre set Novak Djokovic. Domenica affronterà il campione uscente Carlos Alcaraz in un confronto che promette scintille.
La superiorità dell’azzurro sulla Centre Court
Fin dal primo scambio, la tensione della Centre Court è sembrata piegarsi alle idee di Jannik Sinner. L’azzurro ha imposto immediatamente il proprio ritmo, trasformando il suo primo attacco in un break che ha frantumato l’equilibrio e gli ha aperto la strada verso il 6-3 iniziale. Il suo tennis, rapido e verticale, ha costretto Novak Djokovic a rincorrere traiettorie impossibili, mentre il pubblico oscillava tra stupore e applausi. Sinner ha mescolato 12 ace, angoli stretti e cambi di ritmo fulminanti, firmando 35 vincenti e contenendo i gratuiti a quota 16. Il serbo, disorientato, non ha mai trovato un appiglio per opporsi con continuità.
Nel secondo parziale lo spartito non è cambiato: un’altra partenza a razzo ha consegnato a Sinner il break del 2-0, preludio a un nuovo 6-3 cucito con la medesima precisione chirurgica. Djokovic, alle prese con fastidi fisici che lo hanno costretto a chiamare il fisioterapista, ha provato a rallentare il ritmo spostando il gioco su scambi più prudenti, ma l’azzurro ha continuato a colpire profondo, sostenuto da un 74 % di prime. Nel set decisivo il serbo si è illuso scappando 3-0; l’illusione è svanita quando Sinner ha recuperato con freddezza, pareggiando 3-3 e piazzando il break che ha scritto il 6-4 conclusivo, chiudendo al terzo match-point.
Un traguardo storico nella carriera di Sinner
Con il successo odierno, Sinner compie un balzo che pochi eletti hanno sperimentato. Diventa il quinto uomo capace di qualificarsi per l’atto finale di tutti i tornei dello Slam, un traguardo sinora firmato soltanto da Djokovic, Roger Federer, Rafael Nadal e Andy Murray. Il numero 1 del mondo ha spiegato di sentirsi «in buona compagnia» e ha definito la conquista «fantastica», parole pronunciate con un sorriso misurato ma eloquente. Non si tratta soltanto di un numero da collezionare: il risultato certifica una crescita trasversale, perché dominare superfici così diverse richiede adattamenti tecnici e mentali che pochi sanno padroneggiare con pari tempestività.
La maturazione dell’altoatesino su questa superficie merita un capitolo a parte. Wimbledon un tempo gli sembrava un labirinto: cinque anni fa, come lui stesso ha ricordato, «non riuscivo a muovermi sull’erba». Oggi il passo scorre naturale, frutto di allenamenti mirati e di una fiducia che cresce vittoria dopo vittoria. La trasformazione è evidente nella stabilità dell’equilibrio, nella rapidità degli spostamenti laterali e nella serenità con cui affronta i rimbalzi irregolari. Tutto ciò ha alimentato un entusiasmo contagioso tra gli appassionati italiani, convinti di trovarsi davanti a un capitolo cruciale per il tennis nazionale.
Lo scontro generazionale con Alcaraz
Alla vigilia dell’ultimo atto, l’attenzione si concentra sull’ennesimo capitolo della rivalità tra Sinner e Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, numero 2 del ranking e campione in carica a Wimbledon, ha superato in quattro set lo statunitense Taylor Fritz nella prima semifinale, garantendosi l’opportunità di difendere il trofeo. Il bilancio diretto parla di otto successi a quattro in favore di Alcaraz, inclusa la finale del Roland Garros di un mese fa e il recente confronto agli Internazionali d’Italia. Ogni sfida tra i due sembra un laboratorio di tennis moderno, dove velocità, creatività e coraggio dialogano senza tregua.
La finalissima di domenica, in calendario alle 17:00 italiane, mette in palio molto più di un trofeo: rappresenta il punto di contatto fra due generazioni che ridisegnano il tennis contemporaneo. Sinner ha promesso soltanto che, insieme all’avversario, farà di tutto «per offrire un bel match da giocare e da guardare», ribadendo l’emozione di condividere il campo con un rivale che ammira. Lo spagnolo ricambia la stima, convinto che la loro rivalità sia una spinta reciproca. Se manterranno il livello mostrato finora, il pubblico potrà assistere a un duello capace di imprimere una traccia indelebile nella storia recente di questo sport. Emozione, tattica e audacia si mescoleranno in un confronto che, comunque vada, riscriverà equilibri e prospettive.