Il sipario si riapre su Mediaset: l’azienda di Cologno Monzese valuta il rientro di Andrea Giambruno a quasi due anni dal clamore mediatico che ne ha segnato l’uscita di scena. Nel frattempo, Pier Silvio Berlusconi chiarisce la posizione su Enrico Mentana, lasciando intendere che le porte restano socchiuse anche per lui.
Mediaset pronta a riabbracciare Giambruno? Le parole di Pier Silvio Berlusconi
Il tema dei protagonisti che potrebbero tornare sugli schermi del Biscione è stato il vero fil rouge della presentazione dei nuovi palinsesti 2025-2026. Proprio in quell’occasione Pier Silvio Berlusconi ha rotto il silenzio su Andrea Giambruno, ex conduttore di “Diario del giorno”. «Dovrà e potrà rientrare in qualcosa che già esiste», ha detto l’amministratore delegato, sottolineando come la professionalità del giornalista non sia in discussione. Un’affermazione che suona come un invito a voltare pagina, lasciandosi alle spalle le polemiche del passato. La domanda sorge spontanea: quale trasmissione potrebbe accoglierlo, e in quali tempi?
Chi segue da vicino le vicende del Biscione ricorderà che, al culmine della bufera scatenata dai fuori onda trasmessi da Striscia la Notizia, lo stesso Berlusconi aveva bloccato un rientro immediato di Giambruno alla conduzione del talk di Rete 4. Oggi lo scenario sembra radicalmente diverso. Il clamore mediatico si è attenuato, l’attenzione del pubblico si è spostata altrove e le esigenze di palinsesto impongono di valorizzare volti già rodati. L’idea di ricollocarlo in un format pre-esistente appare dunque più che plausibile, forse proprio una striscia quotidiana sul modello di “Diario del giorno”, ma in orario o con taglio rinnovati.
Il caso del 2023: ricordi, dimissioni e silenzi
Tornare al 2023 significa riaprire il capitolo dei filmati dietro le quinte che, diffusi in rete e in televisione, misero in difficoltà il giornalista milanese. In pochi giorni esplose un dibattito trasversale, dalle prime pagine dei quotidiani ai social network, culminato nella decisione di Giambruno di autosospendersi e poi abbandonare la conduzione, lasciandosi alle spalle il progetto che lo aveva reso un riferimento abituale per il pubblico dell’access prime time.
La tempesta mediatica coinvolse inevitabilmente anche la sua vita privata. L’allora compagna, la premier Giorgia Meloni, scelse di comunicare la fine della relazione attraverso i suoi canali ufficiali. Il connubio tra vita sentimentale, carriera giornalistica e ribalta politica rese la vicenda ancora più esplosiva, con un effetto domino destinato a protrarsi per settimane. Da quel momento Giambruno ha preferito il basso profilo, restando dietro le quinte del programma e lavorando lontano dalle telecamere, in attesa di un momento più propizio per ripresentarsi al pubblico.
Il rientro in video: ipotesi, tempi e aspettative
Da mesi le voci di un ritorno si rincorrono nei corridoi degli studi televisivi. Giambruno, classe 1981, non ha mai nascosto il desiderio di riprendere un microfono in mano. Dopotutto, la conduzione è rimasta la sua vocazione primaria. Ora che la tempesta si è placata, le premesse appaiono favorevoli. Pier Silvio Berlusconi parla di “qualcosa che già esiste”, frase che in gergo editoriale rimanda a un programma rodato, magari con una finestra d’approfondimento o uno spin-off facilmente integrabile nella griglia autunnale.
Il pubblico, però, come reagirà? Tornerà a sintonizzarsi senza pregiudizi o manterrà diffidenza? L’esperienza insegna che l’audience perdona, purché vengano offerte qualità e contenuti pertinenti. Se il rientro avverrà nel contenitore giusto, con un format capace di valorizzare le sue doti di cronista, l’operazione potrebbe rivelarsi un successo. Non sorprenderebbe, quindi, se già dal prossimo settembre rivedessimo il suo volto laddove il giornalista aveva lasciato un vuoto non ancora colmato.
Mentana, l’invito resta sul tavolo
Non solo Giambruno nelle dichiarazioni di Pier Silvio Berlusconi. Il manager ha risposto anche a chi gli chiedeva di Enrico Mentana, figura storica del Tg5 e oggi direttore del telegiornale di La7. «Se lui vuole, le porte sono aperte», ha affermato l’ad, lasciando trapelare un atteggiamento di massima disponibilità verso un possibile ritorno eccellente.
Il rumor di un addio di Mentana a La7 si era diffuso dopo un suo post enigmatico, ma il diretto interessato ha da poco festeggiato quindici anni di direzione nella rete di proprietà di Urbano Cairo. La prospettiva di rivederlo negli studi di Cologno Monzese appare al momento più un’ipotesi suggestiva che una trattativa concreta. Eppure, nel vivace mercato televisivo italiano, gli equilibri possono cambiare rapidamente: un domani, un accordo che oggi sembra lontano potrebbe concretizzarsi con la stessa rapidità con cui un talk show prende forma.
Uno sguardo oltre il polverone
Tirando le somme, Mediaset mostra di voler riallacciare i fili con i volti che ne hanno plasmato la storia recente. Giambruno potrebbe essere il primo tassello di un mosaico più ampio, in cui anche figure come Mentana, se lo desidereranno, troveranno spazio. La televisione, in fondo, è un organismo in continuo movimento: cadi, ti rialzi e talvolta ritorni più forte di prima. Il sipario, questa volta, sembra destinato ad alzarsi presto. Chi sarà in prima fila per assistere al prossimo capitolo?