La magia torna a pulsare tra le mura ancora incompiute di Hogwarts: le prime istantanee rubate dal set del reboot di Harry Potter svelano la nascita di una Sala Grande tutta nuova, promessa di un’avventura televisiva che, dal 2026, accenderà gli schermi HBO e i sogni di una generazione intera.
Preparativi frenetici negli studios britannici
Appena oltre il perimetro sorvegliato dei set, una distesa di pannelli di compensato, travi d’acciaio e luci da cantiere anticipa la nascita di quella che diventerà la nuova Sala Grande. I leak trapelati in rete, sebbene poco definiti, bastano a restituire l’idea della scala monumentale scelta dalla produzione: soffitti altissimi, colonne in legno massiccio e panche capaci di accogliere centinaia di comparse in abito da scolaro. Il profumo di segatura e vernice racconta un’opera in corso d’opera che vuole stupire ancora prima del primo ciak.
Non è la prima volta che uno scorcio di Hogwarts finisce online: solo poche settimane fa era toccato al mitico Binario 9¾, ora tocca al cuore pulsante dei banchetti e delle cerimonie di smistamento. La domanda, inevitabile, rimbalza fra fan e addetti ai lavori: questa imponente scenografia resterà intatta a riprese concluse oppure diventerà l’ennesima tappa di un percorso turistico targato Warner Bros.? In fondo, lo Studio Tour dista solo pochi chilometri e il potenziale commerciale di un nuovo padiglione dedicato appare irresistibile.
Un reboot per una nuova generazione di maghi in TV
Mentre i carpentieri lucidano le travi, la rete discute la strategia di Warner Bros. Discovery, decisa a far conoscere l’universo di Harry Potter ai giovanissimi di oggi senza perdere l’appoggio degli appassionati storici. Il piano della major passa attraverso una miniserie di lunga durata in arrivo su HBO nel 2026, un progetto che promette di tradurre ogni romanzo in un’intera stagione, ripercorrendo trama, atmosfera e crescita dei personaggi passo dopo passo. Un tributo alle origini che punta a moltiplicare i profitti.
A guidare la nave creativa sarà la showrunner Francesca Gardiner, già apprezzata per la sua cura dei dettagli narrativi. Alle sue spalle, in veste di executive, spiccano J.K. Rowling – coinvolta nonostante le note polemiche – e il regista Mark Mylod, incaricato di dirigere diversi episodi. L’obiettivo dichiarato è la fedeltà: nessuna compressione, nessun taglio doloroso, piuttosto un respiro lungo che permetta ai corridoi di Hogwarts di risuonare delle stesse emozioni provate sulla pagina. Riuscirà la serialità a superare l’aura cinematografica che l’ha preceduta?
Un cast tutto da scoprire, fra volti esordienti e stelle affermate
Il motore narrativo di questa rinascita televisiva batte nel petto di interpreti quasi sconosciuti: Dominic McLaughlin ha ottenuto la cicatrice sulla fronte come nuovo Harry, affiancato da Arabella Stanton nel ruolo di Hermione e Alastair Stout nelle vesti di Ron. Accanto a loro, altri giovanissimi – Lox Pratt, Leo Earley, Alessia Leoni, Sienna Moosah – si preparano a popolare i dormitori, le lezioni di Pozioni e le partite di Quidditch. È la loro freschezza a promettere uno sguardo nuovo su corridoi che conosciamo a memoria.
Il contrappunto maturo arriva da nomi di peso. John Lithgow indossa il mantello di Silente, mentre Janet McTeer si cala nei modi decisi di McGranitt. Lo sguardo tagliente di Paapa Essiedu darà corpo a Piton, con Nick Frost pronto a portare tenerezza e fisicità in Hagrid. E ancora: Luke Thallon sarà l’insicuro Quirrell, Paul Whitehouse il severo Gazza, Katherine Parkinson l’affettuosa Molly, Johnny Flynn un Lucius Malfoy carico di ambiguità, Bel Powley sarà Petunia, Daniel Rigby interpreterà Vernon, Bertie Carvel vestirà i panni di Cornelius Caramell. Un mosaico di talenti che promette di rinnovare, senza tradirle, le sfumature dei personaggi iconici.