Dopo settimane di sussurri nei corridoi, un tonfo di emozione scuote la tenuta de La Promessa: Lope Ruiz e Marcelo Villamil sono finalmente riusciti a oltrepassare la barriera che proteggeva il famigerato passaggio segreto accanto alla camera di Cruz Ezquerdo. Da quel momento, nulla potrà più essere come prima.
Una stanza celata nel silenzio
Senza indugiare, i due valletti hanno inserito la chiave appena trovata nella serratura arrugginita. Il clic è risuonato come un colpo di tamburo nella quiete notturna, e il battente si è aperto su un locale dimenticato dal tempo. Un odore di polvere e legno antico li ha avvolti, mentre il fascio tremolante delle loro lanterne rivelava il contorno di una culla per neonati, coperta da un velo ingiallito. Lope è rimasto pietrificato, Marcelo si è avvicinato in punta di piedi, quasi temesse di svegliare un bambino invisibile. Quel solo oggetto bastava a ribaltare ogni certezza sulla storia della tenuta.
Chi aveva scelto di nascondersi qui, al riparo dalla luce del giorno, in compagnia di un figlio appena nato? La domanda rimbalzava fra le pareti umide mentre i due amici, con il fiato sospeso, raccoglievano ulteriori indizi: tracce di cera sul pavimento, vecchie lenzuola ammassate in un angolo, un porta-ritratto privo di fotografia. Più osservavano, più cresceva la convinzione che nulla di tutto questo fosse frutto del caso. Eppure, l’ipotesi più inquietante non riguardava il passato remoto, bensì il presente: se il corridoio era ancora sigillato, qualcuno voleva che quel segreto rimanesse soffocato. Cruz ne era al corrente, oppure era anch’ella vittima di un inganno più grande?
Il mistero nato da una parete di cartongesso
Tutto ha avuto origine parecchi giorni prima, quando Teresa, impegnata a spolverare la suite di Cruz Ezquerdo, ha avvertito un suono vuoto bussando inavvertitamente contro il muro. Il rivestimento non sembrava pietra compatta, bensì un pannello di cartongesso montato per camuffare un passaggio. L’eco era inconfondibile. Sbalordita, la cameriera ha confidato la scoperta alla collega Vera Gonzalez, e insieme hanno giurato di non farne parola con la marchesa. Che ragione avrebbe avuto la padrona di murare parte della propria stanza? L’enigma, nato quasi per caso, ha acceso una scintilla di curiosità destinata a propagarsi a tutta la servitù di fiducia.
Consapevoli che un accesso occulto avrebbe potuto trovarsi ovunque, i quattro complici – Teresa, Vera, Lope e Marcelo – hanno passato al setaccio librerie, cassettoni, braccioli imbottiti, cercando una leva o un meccanismo che aprisse la finta parete. Ogni tentativo si è rivelato inutile, finché la necessità di un quadro più ampio non li ha spinti a procurarsi la mappa storica della dimora. La pergamena, logora ma leggibile, indicava una galleria sotterranea interrotta proprio sotto le stanze padronali. Era la prova tangibile che il cartongesso celava davvero l’ingresso, ma serviva ancora una chiave per oltrepassarlo.
Mappe, sopralluoghi e il colpo di fortuna notturno
Spinti dalla nuova consapevolezza, i quattro hanno varato un piano quanto mai azzardato. In un pomeriggio in cui Cruz passeggiava serena nei giardini, Teresa e Vera si sono insinuate nella camera padronale con il batticuore in gola, rovistando tra cassetti di seta e bauli laccati. Nonostante la frenesia, della chiave nessuna traccia. Nello stesso momento, con una sincronia quasi militare, Lope e Marcelo pattugliavano i sotterranei, guidati solo dalla luce fioca di una candela. Il pavimento scivoloso e l’aria stantia rendevano ogni passo un rischio, ma la determinazione aveva il sopravvento sulla prudenza.
Proprio quando la speranza sembrava sfumare, un allentamento del muro attirò l’attenzione di Marcelo: una pietra sporgeva leggermente, come se fosse stata riposizionata in fretta. Spingendola con fatica, ecco rivelarsi un incavo dove giaceva una chiave antica, in ferro battuto, avvolta da un nastro scolorito. Un lampo di fortuna o un messaggio lasciato da chi voleva essere trovato? In pochi istanti la notizia ha raggiunto le ragazze, e l’accordo è stato unanime: quella stessa notte avrebbero tentato l’apertura. Recuperare la chiave non era più un obiettivo, ma l’inizio di un viaggio nel lato più oscuro della tenuta.
Segreti ancora sepolti
Al rientro dalla loro esplorazione, Lope e Marcelo hanno informato entusiasti Teresa e Vera della camera ritrovata. L’esultanza, però, è durata il tempo di riprendere fiato: la presenza di una culla fa supporre una vicenda familiare tormentata, forse un crimine celato con cura. Gli sguardi interrogativi si sono incrociati nella cucina deserta, mentre il ticchettio dell’orologio scandiva la gravità del momento. È possibile che perfino la marchesa ignori l’esistenza di quella stanza? Il dubbio, tanto affascinante quanto improbabile, rappresenta il filo teso tra verità e menzogna su cui i quattro dovranno camminare d’ora in avanti.
Eppure, i telespettatori conoscono un dettaglio cruciale che i personaggi ignorano: Cruz Ezquerdo ha effettivamente sfruttato quel passaggio per coprire un misfatto, come verrà svelato da un imminente flashback. Per ora le prove restano sparse, i sospetti divampano e le reazioni dei protagonisti promettono di scuotere l’intero microcosmo della tenuta. Quale prezzo saranno disposti a pagare pur di arrivare alla verità? Una cosa è certa: da questo momento, ogni gesto di Cruz verrà scrutato con occhi diversi, e il passaggio segreto diventerà il baricentro di nuove, esplosive rivelazioni.
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