Un velo di suspense è finalmente caduto: James Gunn ha sfogliato ogni pagina della sceneggiatura di The Batman 2 e la sua reazione, pur laconica, alimenta aspettative enormi. Dalla première mondiale di Superman, il regista ha concesso un commento che vale oro per i fan: «È grandiosa».
James Gunn rompe il silenzio sulla sceneggiatura di The Batman 2
La passerella dell’anteprima mondiale di Superman si è riempita di flash, applausi e domande incalzanti, ma nessuna ha catturato l’attenzione di James Gunn quanto quella riguardante il futuro del Cavaliere Oscuro. Il regista, che in questa fase veste anche i panni di co-produttore di The Batman 2, ha scelto una strategia comunicativa minimalista: due sole parole, «È grandiosa». Dietro quel commento stringato si percepisce un mix di entusiasmo e fiducia nel lavoro di Matt Reeves, segno che il progetto prosegue secondo una visione precisa, lontana da compromessi e da fughe di notizie premature. Chi sperava in rivelazioni succose è rimasto a bocca asciutta, ma il silenzio di Gunn sembra più eloquente di qualunque dettaglio tecnico.
Più intrigante ancora è il contesto in cui questa dichiarazione arriva. Gunn è rimasto al fianco di Reeves anche quando una parte del fandom criticava il regista per le tempistiche dilatate, invitando pubblicamente gli hater a concedergli respiro creativo. Quella solidarietà è diventata un segno tangibile di stima reciproca, e rende il suo «È grandiosa» ben più di un semplice incoraggiamento di routine. Chi, dunque, sospettava qualche tensione interna dovrà ricredersi: la regia e la produzione appaiono perfettamente allineate sul percorso da seguire.
Cronologia dei ritardi e nuove tempistiche annunciate da Matt Reeves
I fan del Cavaliere Oscuro ricordano bene le voci di ritardo che si sono susseguite per mesi, a volte amplificate oltre misura. All’inizio di quest’anno Matt Reeves ha rotto il ghiaccio, rivelando che le riprese di The Batman 2 prenderanno il via entro la fine del 2025, con l’obiettivo dichiarato di approdare nelle sale nell’ottobre 2027. Rispetto alla tabella di marcia ipotizzata in precedenza, il calendario appare dilatato, ma non certo immobile. Il regista ha confermato che il film «proseguirà la storia», aggiungendo di voler sorprendere il pubblico con elementi inaspettati.
Perché una lavorazione così lunga? Reeves ha sempre considerato essenziale il tempo necessario a cesellare atmosfere e sottotesti, tratti distintivi che faranno emergere la sua visione rispetto ad altre produzioni supereroistiche. Il ritardo delle riprese consente di rifinire la sceneggiatura, pianificare set complessi e coordinarsi con la miniserie orientata sul Penguin interpretato da Colin Farrell. Se la tabella venisse rispettata, l’autunno 2027 regalerebbe agli spettatori un capitolo che punta a sorprendere, pur restando fedele ai temi già esplorati nella prima pellicola.
Conto alla rovescia per il Superman di James Gunn
Nel frattempo James Gunn concentra energie e riflettori sul suo prossimo film, Superman, che arriverà nei cinema italiani il 9 luglio e inaugurerà la linea Gods and Monsters del nuovo DC Universe. Questo progetto non interferirà in alcun modo con le vicende di The Batman 2. Sullo schermo vedremo David Corenswet nei panni di Clark Kent, Rachel Brosnahan come Lois Lane, Nicholas Hoult nel ruolo di Lex Luthor, affiancati da Edi Gathegi (Mister Terrific), Anthony Carrigan (Metamorpho), Nathan Fillion (Lanterna Verde) e Isabela Merced (Hawkgirl). Una squadra che ha già acceso feroci discussioni positive tra i fan.
Riuscirà questa nuova incarnazione dell’Uomo d’Acciaio a conquistare un pubblico abituato alle versioni recenti di Henry Cavill e Tyler Hoechlin? La sfida, per Gunn, consiste nel proporre un eroe familiare ma al tempo stesso rinnovato, inserito in una trama che servirà da base per i futuri capitoli della saga Gods and Monsters. Un equilibrio delicato, dove ogni dettaglio – dalla colonna sonora agli effetti visivi – dovrà collocarsi al posto giusto, senza sovrapporsi all’anima noir che caratterizza l’universo di Batman.
La curiosa reazione di David Corenswet ai consigli mancati
Nel frattempo il protagonista di Superman, David Corenswet, ha rivelato un aneddoto che dice parecchio sul suo approccio al personaggio. L’attore ha confessato di aver contattato privatamente Henry Cavill e Tyler Hoechlin per chiedere suggerimenti su come indossare il mantello, senza ricevere risposta. L’assenza di un feedback lo ha colpito positivamente: «Penso che sia una cosa molto da Superman. Superman non è il tipo che ama dare consigli o dire agli altri cosa devono fare», ha commentato con disarmante serenità. La frase, oltre a rivelare autoironia, tradisce una notevole comprensione dell’eroe messo a fuoco sin dalle prime fasi di preparazione.
Si potrebbe pensare che il silenzio dei suoi predecessori nasconda competizione o distacco, ma Corenswet lo interpreta come un invito a trovare la propria voce. Cosa c’è di più iconico per l’Uomo d’Acciaio del coraggio di agire seguendo la propria bussola morale? La scelta di non replicare pedissequamente interpretazioni passate rispecchia lo spirito della nuova linea narrativa targata Gunn, votata all’originalità senza rinnegare l’eredità. Se questo atteggiamento si rifletterà sullo schermo, potremmo assistere a un Superman capace di dialogare con le insicurezze di oggi, mentre Gotham attenderà ancora un po’ il ritorno del suo Cavaliere.