Le società logistiche di Ludoil inaugurano un nuovo capitolo, salutando l’arrivo di un consiglio di amministrazione e la nomina di Marco Schiavetti alla guida operativa. Il passaggio accende i riflettori su un network di infrastrutture strategiche e anticipa la spinta del gruppo verso biocarburanti e modelli sostenibili, cardini del piano triennale appena varato.
Governance rinnovata: dal modello monocratico a un CdA a due voci
Il polo logistico di Ludoil – che riunisce Sodeco srl, Petroli Investimenti spa, Gala Logistica srl e Meridionale Petroli srl – archivia la gestione monocratica e introduce un consiglio di amministrazione inedito. La scelta, maturata sulla scorta di una crescita organica rilevante, mira a irrobustire i processi decisionali e a distribuire competenze complementari. Ne fanno parte Francesco Vincenzo Rossi Guarnera, già attivo nel board della capogruppo, e Marco Russo Spena, responsabile dell’area legale, duo chiamato a garantire controllo, aderenza normativa e visione industriale condivisa.
Il nuovo CdA resterà in carica tre anni, sino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2027, e disegnerà la rotta strategica di un comparto che movimenta oltre tre milioni di tonnellate l’anno. L’obiettivo primario non consiste soltanto nel presidiare la quotidianità operativa, ma nel predisporre scelte di lungo periodo in materia di sicurezza degli approvvigionamenti, efficientamento delle risorse e transizione ecologica. Il passaggio di consegne viene interpretato all’interno del gruppo come una naturale evoluzione verso modelli di governance più aperti e resilienti.
Il profilo di Marco Schiavetti: esperienza internazionale al servizio della transizione
Con la nomina ad amministratore delegato, Marco Schiavetti porta in dote oltre vent’anni di attività nel cuore della filiera energetica. In passato ha gestito raffinerie, depositi costieri e piattaforme di trading in diversi Paesi, maturando competenze che spaziano dall’analisi finanziaria alla pianificazione commerciale. Il suo periodo come Chief Commercial Officer del Gruppo Saras gli ha consentito di coniugare strategia industriale e rapidità decisionale, qualità ritenute imprescindibili per affrontare mercati volatili e catene di fornitura sempre più complesse di dimensioni globali.
Il manager non dovrà limitarsi a coordinare l’ordinaria amministrazione: il mandato ricevuto prevede una spinta decisa verso prodotti a ridotto impatto ambientale. SAF, HVO e biodiesel, già presenti nel portafoglio logistico, saranno al centro di una scalata in volumi e tecnologie che dovrà concludersi entro tre esercizi. «Metterò a disposizione del Gruppo Ludoil le mie competenze per rafforzare efficienza e resilienza, accelerando l’adozione di soluzioni energetiche sostenibili», ha dichiarato Schiavetti all’insediamento, delineando un orizzonte che unisce pragmatismo operativo e sensibilità ambientale.
Infrastrutture strategiche: terminali, oleodotti e piattaforme al centro del sistema
Alle spalle del cambio di governance si staglia un apparato logistico che, per dimensioni e complessità, rappresenta uno dei cardini del sistema energetico nazionale. Ogni anno oltre tre milioni di tonnellate di carburanti per autotrazione, aviazione e bunkeraggio transitano attraverso quattro terminali costieri in regime di deposito fiscale, un impianto dedicato al bunkeraggio e una piattaforma offshore al largo di Civitavecchia. L’insieme garantisce una capacità di stoccaggio complessiva pari a 520.000 tonnellate, assicurando continuità alle forniture su scala interregionale e contribuendo alla competitività del traffico commerciale.
A questi asset si aggiungono due depositi siti in Muggia e Visco, in Friuli-Venezia Giulia, e un ulteriore hub a Vibo Marina. La rete è irrorata da 120 chilometri di oleodotti di proprietà, tra cui la dorsale che collega direttamente gli impianti Sodeco all’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino. Tale infrastruttura è riconosciuta dallo Stato come asset strategico ai sensi della Legge 239/2004, status che impone standard elevati di sicurezza, controlli stringenti e continui investimenti in monitoraggio digitale e manutenzione predittiva.
Il passaggio di testimone: l’eredità di Massimiliano Mignacca
Il riassetto dirigenziale valorizza il percorso di Massimiliano Mignacca, che per un intero ciclo industriale ha guidato le società logistiche del gruppo, ampliandone raggio d’azione e robustezza. Con un lavoro di squadra strutturato, ha accresciuto la rete di depositi, attivando ingenti investimenti in sicurezza, salute e ambiente. Le iniziative di efficientamento avviate sotto la sua regia hanno permesso a Ludoil di presentarsi al mercato con costi contenuti e capacità di risposta rapida alle oscillazioni della domanda, sia domestica che internazionale.
Con il nuovo assetto, Mignacca assume incarichi apicali all’interno della holding, dove metterà a frutto la propria esperienza a supporto dei principali piani di sviluppo e trasformazione. «Lascio un ruolo che ho ricoperto con onore in anni cruciali per la crescita del gruppo e continuerò a offrire il mio contributo con la stessa determinazione», ha ricordato. La permanenza nel perimetro decisionale assicura continuità, salvaguardando il patrimonio di know-how costruito e consolidando la cultura d’impresa orientata a innovazione e responsabilità sociale.
Prospettive 2025-2027: sostenibilità, efficienza e crescita dei biocarburanti
L’agenda triennale del nuovo management punta a coniugare resilienza infrastrutturale e centralità ambientale. Ludoil intende moltiplicare i volumi di sustainable aviation fuel, hydrotreated vegetable oil e biodiesel attraverso filiere dedicate, certificate e pronte ad attrarre investimenti esterni. L’obiettivo è ridurre l’impronta carbonica della catena logistica, predisponendo nuove banchine ad alta automazione, serbatoi calibrati per miscele avanzate e soluzioni digitali per il controllo in tempo reale delle emissioni e dei flussi di prodotto, e garantire, al contempo, la piena compatibilità con i requisiti normativi europei in materia di energia pulita.
Secondo le previsioni interne, il ribilanciamento del mix di prodotti consentirà di abbattere significativamente le emissioni di CO₂ legate all’uso finale dei carburanti, favorendo al contempo lo sviluppo di nuove competenze professionali. La vision del CdA contende pari importanza ai pilastri economici e a quelli sociali: oltre alla crescita dei margini, sono previsti programmi di formazione per il personale, potenziamento dei sistemi di sicurezza e iniziative di dialogo con i territori che ospitano i terminali, così da creare valore condiviso e duraturo.