Un’improvvisa ondata di ironia metatelevisiva ha attraversato Rick and Morty nella puntata del 6 luglio, quando due colossi del cinecomic contemporaneo hanno prestato la voce a versioni decisamente fuori di testa di loro stessi. Un’apparizione tanto rapida quanto spiazzante, capace di stuzzicare i fan e di far discutere l’intero fandom in tempo record.
Un cameo tenuto nascosto fino all’ultimo
Il settimo episodio della stagione 8, intitolato “Ricker Than Fiction”, ha custodito un segreto che lo staff sceneggiatoriale ha difeso con le unghie finché la puntata non è andata in onda sugli schermi americani. Nessuno, al di fuori della cerchia strettissima dei produttori, si aspettava di sentire le voci di Zack Snyder e James Gunn emergere dagli altoparlanti. L’operazione è stata orchestrata come un colpo di scena cinematografico: nessuna indiscrezione, nessun comunicato ufficiale, solo una foto diventata virale che aveva alimentato speculazioni sul ritorno di Snyder nell’universo DC. Le stesse ipotesi, tuttavia, sono evaporate nel momento in cui i due registi hanno fatto il loro ingresso animato nello show, generando clamore e risate in egual misura.
Dietro quella scelta di segretezza c’era la determinazione di Scott Marder, produttore di lungo corso della serie, che ha pianificato ogni dettaglio in silenzio. Marder, interrogato da Variety, ha ricordato come Snyder e Gunn non abbiano smesso di ridere durante l’intera sessione di registrazione, affrontando perfino le proposte più esagerate con lo stesso entusiasmo di due debuttanti. “Erano pronti a prendersi in giro senza alcuna remora”, ha spiegato Marder con una punta d’orgoglio. L’intesa istantanea tra autori e ospiti ha permesso di conservare la sorpresa, regalando al pubblico un momento genuinamente inaspettato.
Dentro gli studi Warner Bros: la scena esplosiva
La breve ma fulminante sequenza si svolge all’interno degli iconici studi Warner Bros., dove lo spettatore incontra un James Gunn in versione supercattivo, impegnato a dirigere e produrre il franchise immaginario “Maximum Velocitree”. È qui che incrocia Zack Snyder, intento a dispensare consigli schietti quanto taglienti. L’autore di “Justice League” osserva con sarcasmo la nuova versione di Superman montata da Gunn: «Ricorda, l’Uomo d’Acciaio non è l’Uomo della Conversazione». Parole pungenti che segnano l’avvio di uno scambio di battute scoppiettante, condito dall’ego a dir poco monumentale di entrambi.
Subito dopo, l’arrivo di Rick e Morty stravolge i piani dei due cineasti: i nostri antieroi intervengono sul film in corso d’opera, rimontando la pellicola e ribaltando ogni logica produttiva. Il risultato sorprende Gunn, che resta a bocca aperta davanti alla creatività scellerata di Rick, definendola capace di «salvare Hollywood e cambiare tutto». L’effetto è quello di una satira al vetriolo sulla frenesia dei remake e dei montaggi alternativi, resa ancora più gustosa dal fatto che a pronunciare quelle battute siano i diretti responsabili di mille discussioni nerd.
La reazione di Zack Snyder e James Gunn alle proposte degli autori
Durante la registrazione, Snyder e Gunn non si sono limitati a leggere lo script: hanno spinto gli autori ad alzare la posta, dando prova di un’autoironia che in molti non si aspettavano. Marder racconta come ogni suggerimento, anche il più assurdo, fosse accolto da una risata fragorosa. Il set virtuale, costruito intorno a due personalità abituate a dividere il pubblico, si è trasformato in un terreno comune di gioco. L’esito è un cameo che smonta la seriosità dei blockbuster e allo stesso tempo strizza l’occhio agli appassionati di cinecomics in cerca di easter-egg.
I due registi, abituati a vedersi attribuire lo status di demiurghi del DC Universe, hanno accettato di mostrarsi come personaggi esagerati, spinti all’eccesso fino a sfiorare la caricatura. Eppure, proprio questo ribaltamento li rende più umani: sentirli scherzare sull’essere “gli uomini più intelligenti della stanza, o forse no” avvicina l’audience a figure solitamente percepite come inarrivabili. È una lezione di autoironia che colpisce il segno, perché dimostra come anche le icone dell’intrattenimento possano ridere dei propri cliché.
Il lavoro dietro il microfono: come è nato il cameo
L’idea di coinvolgere Gunn è venuta allo sceneggiatore Rob Schrab, che gli ha telefonato appena concluse le riprese di Superman. La risposta del co-CEO dei DC Studios è stata lampo: il mattino seguente era già in cabina a incidere le battute. In parallelo, Dan Harmon ha curato i dialoghi, limandoli perché suonassero come un guanto cucito su misura. Ogni parola è stata calibrata per mettere in risalto la rivalità bonaria fra i due filmmaker senza togliere spazio alla solita, irresistibile anarchia di Rick.
Anche la partecipazione di Zack Snyder è stata siglata con la stessa rapidità. Il regista non solo ha accettato di farsi prendere in giro, ma ha perfino rilanciato proponendo piccoli aggiustamenti che accentuassero il contrasto tra la sua reputazione epica e la leggerezza scanzonata dello show. Il tutto si è chiuso in poche ore di registrazione, ma l’effetto sullo schermo è stato quello di una sorpresa da blockbuster. Un cameo nato quasi per gioco, diventato in un attimo un evento da ricordare.
E ora, a voi la parola!
Cosa ne pensate di questa incursione di Snyder e Gunn nel multiverso animato di Rick and Morty? Vi ha divertiti vederli demolire le proprie leggende, o avreste preferito un approccio più serio? Raccontateci la vostra opinione nei commenti: la discussione è aperta e l’universo di Rick e Morty, si sa, non aspetta nessuno.