Escursioni fra boschi, cascate e vigneti dominano l’immaginario di viaggio dei nati tra anni Ottanta e Novanta: l’ultimo report dell’Osservatorio KuriU conferma che, nel 2025, la natura è la calamita principale del tempo libero, superando perfino la passione per il buon cibo e le grandi capitali.
La passione green dei millennial
Le attività all’aria aperta dal sapore sostenibile coprono ormai un terzo dell’offerta di svago indirizzata alla generazione millennial. Il dossier evidenzia che il 30% delle esperienze outdoor ha un’impronta green, con l’escursionismo in cima alle scelte (18%). Seguono luoghi di interesse naturalistico come cascate o grotte (8%), senza dimenticare i paesaggi agricoli: vigne, uliveti e fattorie rappresentano un ulteriore 4%. La ricerca della dimensione autentica, in cui il contatto con l’ambiente diventa esperienza sensoriale, sta plasmando il modo in cui i millennial si concedono una pausa dalla quotidianità.
Se la buona tavola conserva un invidiabile 20% delle preferenze, le esperienze culturali, con un 16% in crescita, guadagnano terreno rispetto all’anno precedente. Scendono invece al 9% le visite alle cosiddette “città simbolo”, che il report descrive come “scenari antropici” in lieve flessione sul 2023. Nella classifica delle attività, il viaggio puro resta la punta di diamante con il 26% di gradimento, mentre lo sport si ferma a quota 4%, segnale di uno spostamento dell’interesse verso occasioni di esplorazione più contemplative e meno competitive. Il tempo libero, insomma, viene vissuto come un momento per riconnettersi con sé stessi e con l’ambiente circostante.
Un panorama tracciato in 15.000 esperienze
Per dare forma a questo identikit del divertimento 2025, l’Osservatorio data driven KuriU ha analizzato oltre 15.000 esperienze, mappando un universo in continua evoluzione. Il 69% delle proposte è radicato in Italia, il 21% si sviluppa sul resto del continente europeo e il 10% spazia nel mondo. Questa distribuzione conferma la predilezione dei millennial per mete vicine, raggiungibili senza stress e ricche di scorci naturalistici. Dietro le percentuali, si intravede così una spinta verso la scoperta delle bellezze di casa, con un occhio di riguardo alla sostenibilità dei trasferimenti.
La fotografia statistica si alimenta quotidianamente grazie a una community di 150.000 utenti che, mese dopo mese, genera circa 500 nuove esperienze e oltre mezzo milione di impression. KuriU integra i dati raccolti sulla piattaforma con algoritmi di analisi proprietari, permettendo di intercettare in tempo reale le tendenze e di restituire alle aziende una mappa chiara dei gusti emergenti. Il valore di questo osservatorio risiede nella sua natura dinamica: le scelte di oggi diventano previsioni per domani, contribuendo a disegnare palinsesti di offerta sempre più vicini ai desideri reali degli utenti.
KuriU, profilo di una piattaforma in rapida crescita
Nata nel 2024, KuriU unisce sito, app e magazine digitale in un modello ibrido pensato per l’economia dei creator. Nel suo primo anno di attività la società ha registrato ricavi pari a 400.000 euro, puntando a triplicare gli utenti entro la fine del 2025 e toccare quota 300.000. La proposta fonda il proprio successo sulla possibilità di progettare, condividere e vivere esperienze su misura, alimentate da un ecosistema di contenuti dove la community gioca un ruolo centrale. L’approccio bottom-up, che mette al centro l’individuo, diventa così il motore di una crescita che premia originalità e autenticità.
La piattaforma fa leva su dati di prima parte e intelligenza artificiale per costruire un osservatorio unico sul tempo libero, ponendosi come snodo d’incontro tra appassionati e brand. L’obiettivo dichiarato è trasformarsi in punto di riferimento per il settore dello svago e del leisure, offrendo insight tempestivi e scalabili. In un contesto dove la profilazione accurata si fa sempre più strategica, la capacità di leggere i comportamenti in maniera predittiva diventa un vantaggio competitivo difficilmente replicabile.
Un mercato che corre verso nuove quote
Il segmento della creator economy, in cui KuriU si muove, vale già oltre 200 miliardi di dollari a livello globale e potrebbe toccare 848 miliardi entro il 2032. Parallelamente, il comparto delle esperienze turistiche, che include tour, attività outdoor e laboratori culturali, è destinato a superare i 375 miliardi entro il 2027. Di fronte a questi numeri, la domanda non è se il settore crescerà, ma come evolverà e chi saprà intercettarne per primo le traiettorie più profittevoli.
Per capitalizzare su questo slancio, KuriU mira a consolidare la propria posizione come hub di trend analysis, sostenendo la community nell’ideare e promuovere esperienze capaci di rispondere alle aspettative di viaggiatori sempre più consapevoli. Nel mondo post-pandemia, il valore del tempo libero si è fatto più prezioso che mai: comprendere dove si muove il desiderio collettivo equivale a tracciare la rotta del business turistico dei prossimi anni.