Il dominio dell’aria rovente che ha avvolto la Penisola in questo inizio di luglio subisce un brusco contraccolpo: l’irruzione di correnti più fredde ha rotto l’equilibrio, scatenando fenomeni violenti e ridando fiato a buona parte del Paese dopo giornate estenuanti.
Aria fresca in arrivo: l’anticiclone mostra le prime crepe
La massa d’aria di origine nord-atlantica ha fatto irruzione nel cuore dell’Italia con effetti immediati e piuttosto scenografici. In poche ore le pianure del Centro-Nord sono state attraversate da cellule temporalesche autorigeneranti, capaci di riversare al suolo raffiche impetuose e chicchi di grandine di notevoli dimensioni. Federico Brescia, meteorologo, spiega che il brusco contatto fra l’aria fresca in discesa dalle latitudini settentrionali e il cuscino caldo preesistente ha creato l’innesco ideale per lo sviluppo di questi sistemi convettivi. Il risultato è stato un primo, deciso ridimensionamento delle temperature massime, finalmente scese al di sotto dei picchi estremi registrati nei giorni precedenti.
Il calo termico, seppur rapido, non è bastato a uniformare la situazione sull’intero territorio nazionale. Mentre le pianure di Lombardia, Veneto ed Emilia hanno goduto di valori più respirabili, il Sud ha continuato a fare i conti con una canicola persistente. Qui il cuscino di aria subtropicale si è mostrato più resistente e ha limitato l’efficacia del rimescolamento, mantenendo le massime ben oltre i 32 °C. Il contrasto termico fra le due metà del Paese, quindi, resta marcato e alimenta ulteriore instabilità destinata a riproporsi con nuovi temporali in serata.
Supercelle fuori stagione: il Mar Ligure sorprende in pieno luglio
La mattinata di domenica ha offerto uno spettacolo raro: davanti al Levante Ligure si è formata una supercella, struttura tipica dei mesi autunnali e quasi inedita nel cuore dell’estate. L’acqua superficiale del Mar Ligure, salita fino a 28 °C, ha fornito l’energia necessaria a far evolvere un nucleo temporalesco ordinario in un sistema rotante, capace di autoalimentarsi e moltiplicare la propria potenza. Dalla base di quest’enorme colonna nuvolosa si è propagata una pioggia violenta, accompagnata da fulminazioni frequenti e da imponenti grandinate, con diametri che in diversi casi hanno superato i due centimetri.
L’evento, un tempo considerato eccezionale, testimonia quanto il Mediterraneo stia cambiando pelle. Le temperature marine così elevate, infatti, innalzano il potenziale convettivo disponibile e rendono possibili fenomeni che fino a pochi anni fa erano relegati al periodo post-estivo. Oltre alla supercella ligure, numerosi rovesci sparsi hanno colpito il Triveneto e l’alta Pianura Padana, generando raffiche di downburst che hanno abbattuto rami e scoperchiato tetti. La sequenza di temporali violenti, pur breve, ha messo in evidenza la fragilità dell’attuale configurazione atmosferica e il suo continuo oscillare fra caldo africano e incursioni più fredde.
Settimana in tre atti: previsioni dal 7 al 9 luglio
Lunedì 7 luglio inizierà con cieli in prevalenza sereni, ma gli effetti del fronte notturno si faranno ancora sentire all’alba su Triveneto e dorsale medio-adriatica, dove permarranno rovesci residui. Le massime al Centro-Nord si attesteranno fra 28 e 32 °C, valori finalmente in linea con la media stagionale. Nel corso della serata, tuttavia, un nuovo impulso perturbato raggiungerà le regioni settentrionali: sono attese grandinate, colpi di vento e un ulteriore calo termico, soprattutto su Lombardia, Piemonte e settori di Veneto.
Il copione cambierà rapidamente nelle 48 ore successive. Martedì 8 vedrà gli ultimi scrosci abbandonare il Nord-Est prima di un consolidamento progressivo dell’alta pressione; al Centro permarrà un soleggiamento diffuso, interrotto solo da brevi acquazzoni lungo la fascia adriatica. Al Sud la calura perderà qualche grado, ma continuerà a farsi sentire con picchi locali oltre 34 °C. Mercoledì 9 sancirà una fase più stabile: cieli sereni sull’intera Penisola e un caldo «ragionevole», con minime comprese fra 21 e 24 °C e massime difficilmente superiori ai 32 °C.
L’equilibrio fragile dell’estate: verso una nuova fiammata africana
La tregua ventilata dai modelli, per quanto gradita, non dovrebbe durare a lungo. Le elaborazioni previsionali più aggiornate ipotizzano che una nuova ondata di calore di matrice sub-sahariana possa rimettersi in moto già nel prossimo fine settimana, puntando dritta verso la Penisola. Qualora la struttura anticiclonica riuscisse a ricollegarsi alle coste nord-africane, i termometri tornerebbero rapidamente a valori molto elevati, con la prospettiva di una seconda metà di luglio caratterizzata da temperature di nuovo fuori scala.
Il pendolo termico degli ultimi giorni, dunque, resta pronto a oscillare. Per ora l’aria più fresca permette di respirare e di riprendere fiato, ma l’estate 2025 sembra voler confermare la propria vocazione estrema. L’alternanza fra pause instabili e rinnovate rimonte subtropicali renderà indispensabile tenere d’occhio l’evoluzione quotidiana, soprattutto per quanto riguarda il rischio di nuovi temporali violenti alimentati da mari eccezionalmente caldi. Con l’anticiclone che si prepara a riaffacciarsi, la sfida sarà capire quanto durerà il sollievo prima del prossimo, immancabile, assalto africano.