Nel Belpaese, programmare le ferie insieme a un cane resta un progetto che molti accarezzano ma poche volte riescono a trasformare in realtà, creando una frattura fra desiderio di condivisione e concrete possibilità di partenza.
Il dilemma delle vacanze condivise
Per quasi la metà dei proprietari di animali domestici italiani, il momento di fare le valigie coincide con una scelta dolorosa: il 45% finisce per lasciare il proprio cane a casa. Le cause non sono di carattere emotivo, bensì logistico: organizzare tragitti, mezzi e soste con un compagno a quattro zampe rimane un rompicapo che molti ritengono insuperabile. Mare, montagna o città d’arte cambiano poco; ciò che pesa è l’assenza di informazioni chiare e di percorsi realmente accessibili. Così, il piacere della vacanza si trasforma per tanti in un esercizio di rinuncia, più che in un’occasione di svago.
Le cifre raccontano con precisione la portata delle difficoltà. Il 37% lamenta l’impossibilità di visitare attrazioni una volta arrivato a destinazione, il 34% teme gli spostamenti sui mezzi pubblici – treni, aerei o navi – e il 29% non trova strutture davvero pet-friendly. Eppure il potenziale è enorme: il 65% dei «pet parent» afferma che partirebbe più volentieri se ricevesse in anticipo informazioni dettagliate sui servizi dedicati ai cani e sui relativi costi. Tutti questi dati provengono da una ricerca firmata SWG per Mars, studio che ha scandagliato abitudini e ostacoli di chi sogna viaggi a misura di zampa.
Oltre gli ostacoli: una risposta digitale
Alla luce di queste esigenze, Mars – attraverso il brand Cesar – ha stretto un’alleanza con Tripadvisor, coinvolgendo in prima battuta Italia e Regno Unito. Il progetto scommette su uno strumento digitale capace di ridurre le incertezze che bloccano i viaggiatori. Un nuovo hub, accessibile da desktop e mobile, riunisce guide regionali e un Trip Builder alimentato da intelligenza artificiale che genera itinerari pet-friendly in pochi minuti. L’obiettivo è semplice ma ambizioso: far emergere tutte le mete dove cani e persone sono accolti senza problemi, trasformando le recensioni dei turisti in «consigli di viaggio» immediatamente utilizzabili.
Le parole dei protagonisti sintetizzano l’orizzonte della collaborazione. «In Mars comprendiamo il ruolo centrale che gli animali hanno nella vita dei loro compagni umani – dichiara Sara Giordano, marketing director Mars Pet Nutrition South Europe – e vogliamo offrire strumenti pratici per abbattere le barriere dei viaggi pet friendly». Le fa eco Christine Maguire, global vice president of sales & partnerships di Tripadvisor: «Vogliamo rendere l’esperienza di viaggio inclusiva per tutti e aiutare il settore a crescere». L’iniziativa si inserisce nel programma globale “Better Cities for Pets”, volto a promuovere ambienti urbani aperti agli animali, dando così continuità a un impegno internazionale.
Le nuove abitudini dei viaggiatori a quattro zampe
Chi parte con il proprio cane lo fa soprattutto per stare bene: lo sostiene il 24% degli intervistati, mentre per un ulteriore 17% il viaggio condiviso è un gesto irrinunciabile e per un altro 17% un’occasione di puro divertimento. Le destinazioni preferite confermano il bisogno di relax: il 44% sceglie il mare, il 31% si rifugia in montagna o in campagna e il 27% abbina la compagnia del cane alla scoperta di città storiche. Nella selezione dell’alloggio conta la praticità: il 30% punta su hotel o B&B che accolgono gli animali, il 21% si orienta su case in affitto, considerate più comode per gestire ritmi e spazi.
L’organizzazione, però, resta impegnativa. Quasi un proprietario su due (49%) trascorre tempo prezioso a cercare strutture idonee, e ben l’87% setaccia le recensioni online prima di prenotare. Dall’altra parte, chi non parte elabora soluzioni casalinghe: il 21% affida il cane a parenti, il 16% a persone di fiducia e l’8% a pensioni specializzate; il 4% rinuncia del tutto ai viaggi. Secondo la ricerca, basterebbero servizi più accessibili per cambiare scenario: il 68% vorrebbe poter lasciare temporaneamente l’animale durante visite a musei o monumenti, il 67% desidera assistenza veterinaria d’emergenza, il 66% chiede indicazioni chiare su trasporti e spazi dedicati, e un altro 66% sogna di evitare la stiva portando con sé il cane in cabina. Se queste necessità venissero ascoltate, il piacere di partire con il proprio amico a quattro zampe smetterebbe di essere un lusso per pochi e diventerebbe la norma per molti.