Una scia di musica, ritmo e passione attraverserà il Nord Italia per tutto luglio: la Al-B.Band, formazione veronese guidata da Alberto Salaorni, si prepara a otto serate consecutive di pura energia, trasformando feste e piazze tra Garda, Padova e Trentino in un’unica grande pista da ballo collettiva.
Un’estate di otto tappe, dal Garda al Trentino
L’itinerario studiato dalla Al-B.Band per l’estate 2025 somiglia a un romanzo in otto capitoli, scritto fra rive e montagne del Nord Italia. Si comincia sulle colline padovane di Masarà il 4 luglio, si prosegue due giorni dopo nella panoramica Albisano affacciata sul Lago di Garda, si passa dall’atmosfera bucolica di Sona l’11 e dal campo sportivo di Lazise il 12, ci si inoltra nella tradizione della Sagra di Affi il 13, si ritorna alle sponde di Bardolino il 18, si valica il confine trentino per il White Party di Storo il 19, fino al gran finale del 25 luglio nella Sagra di Santa Cristina a Ceredello.
Ogni tappa è stata scelta per accogliere pubblici d’età, gusti ed esperienze differenti: dalle sagre di paese, dove il profumo di stand gastronomici accompagna le melodie, ai lounge bar affacciati sul lago, fino agli spazi sportivi trasformati in arene canore. La band ha immaginato un percorso che, più che un semplice calendario, è un invito a inseguire la stessa onda ritmica da provincia a provincia. Il viaggio abbraccia Verona, attraversa Padova, sale in Trentino e ritorna al Garda, dimostrando come la musica diventi collante tra comunità diverse, unite dalla voglia di ballare sotto lo stesso cielo estivo.
La formula vincente di un gruppo inossidabile
Alla guida dell’ensemble c’è la voce e la chitarra di Alberto Salaorni, affiancato dall’inseparabile bassista Davide Rossi; con loro, la tastiera di Andrea Mai, la batteria di Luca Modena e due presenze femminili che si alternano in base agli impegni: Matilde Grillo e Giulia Baldo. Negli ultimi venticinque anni questi musicisti hanno condiviso palchi, furgoni, prove interminabili e, soprattutto, quella complicità che rende ogni concerto una festa imprevedibile. Non si limitano a eseguire brani: li vivono, li modellano sull’umore del pubblico, creando un dialogo fatto di occhi, gesti e riff improvvisati.
Il segreto, raccontano, è l’emozione che ancora scorre potente a ogni serata, la stessa che li spinse a esibirsi insieme la prima volta un quarto di secolo fa. Non esistono sequenze prestabilite: il frontman ascolta il brusio della platea, scruta i sorrisi, consulta d’istinto i compagni e cambia rotta, accendendo la prossima canzone con un cenno. È un approccio che richiede talento e fiducia reciproca, ma che restituisce una carica travolgente e rende ciascuna data diversa da tutte le altre, un’esperienza che chi l’ha vissuta racconta con entusiasmo difficilmente estinguibile.
Un repertorio che sorprende a ogni nota
Sebbene la tentazione di affidarsi ai classici più inflazionati della musica italiana sia forte, la Al-B.Band preferisce attraversare territori meno battuti. A sorpresa, il pubblico si ritrova a cantare Mina, a emozionarsi con Lucio Battisti, a danzare sulle note di hit internazionali degli anni Settanta che oggi suonano fresche come allora. L’assenza quasi totale di brani di Vasco Rossi o Ligabue, onnipresenti in molti live, rende il suono di questa formazione riconoscibile fin dal primo accordo, un marchio di stile che riesce a conquistare teenagers e appassionati più maturi con la stessa intensità.
Questa scelta di repertorio, unita a un’esecuzione sempre pulsante, ha creato attorno al gruppo un seguito trasversale e fedele. In ogni località, dagli scorci lacustri di Bardolino alle atmosfere alpine di Storo, l’effetto è identico: le prime file si trasformano in coro spontaneo, i tavoli delle sagre diventano pedane di ballo improvvisate e, a luci spente, resta nell’aria l’eco di una serata speciale. Chiunque decida di attraversare le strade del Nord Italia inseguendo queste otto tappe scoprirà che, dentro lo spettacolo della Al-B.Band, la musica non è solo suono: è incontro, ricordo, energia condivisa.