La Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico conferma il professor Vincenzo Denaro alla direzione scientifica, garantendo continuità ai progetti su chirurgia robotica, medicina rigenerativa e Intelligenza Artificiale, nel percorso di accreditamento come Irccs per le patologie dell’apparato locomotore.
Riconferma di Vincenzo Denaro e nuovo slancio alla missione scientifica del Policlinico Campus Bio-Medico
La decisione del Consiglio di Amministrazione di rinnovare l’incarico fino al termine del 2026 a Vincenzo Denaro rappresenta una scelta strategica che, oltre a valorizzare l’esperienza maturata in oltre trent’anni di attività, assicura coerenza e lungimiranza al percorso di crescita della Fondazione. Sotto la sua supervisione, la struttura sta completando l’iter per ottenere il riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico nella disciplina delle patologie dell’apparato locomotore, un traguardo che potenzierà ulteriormente l’integrazione fra ricerca, didattica e attività clinica. La continuità garantita da questa nomina consentirà ai programmi già avviati di dispiegare appieno il proprio potenziale nel campo delle tecnologie robotiche, dell’analisi dei big data e della personalizzazione dei percorsi terapeutici.
Ortopedico di consolidata fama, Denaro è primario emerito del Campus Bio-Medico e ha ricoperto ruoli di vertice come la presidenza della Società italiana di chirurgia vertebrale e il decanato della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Il suo contributo è stato decisivo nell’impostare un modello di medicina traslazionale capace di trasformare l’innovazione di laboratorio in soluzioni reali per i pazienti. La sua visione pone sempre la persona al centro, legando strettamente progresso tecnologico e cura. Insieme a lui è stato confermato il professor Umile Giuseppe Longo come vicedirettore scientifico, garanzia di continuità per la traumatologia dello sport e per il coordinamento dei numerosi gruppi di ricerca interdisciplinari.
Numeri in crescita: unità operative, studi clinici e pubblicazioni
Sotto la guida della direzione scientifica, il Policlinico può oggi contare su oltre sessanta unità operative dedite alla ricerca, distribuite fra laboratori altamente specializzati e reparti clinici. Questo tessuto produttivo ha permesso di attivare più di settecento studi clinici, coinvolgendo oltre ottomila pazienti in protocolli che spaziano dalla chirurgia ortopedica alla terapia cellulare. In parallelo, oltre sessanta progetti sono stati aggiudicati attraverso bandi competitivi o contratti di ricerca commissionata, indice di una capacità di attrarre finanziamenti pubblici e privati che pochi centri possono vantare a livello nazionale.
Anche la produzione scientifica testimonia il dinamismo dell’Istituto. Negli ultimi tre anni gli articoli pubblicati su riviste indicizzate hanno superato le millequattrocento unità, con un picco di oltre settecento lavori nel solo 2024. Questi risultati non rappresentano meri indicatori bibliometrici; sono, piuttosto, la prova concreta di un ecosistema in cui giovani ricercatori, medici e ingegneri cooperano quotidianamente per tradurre la conoscenza in innovazione clinica. L’introduzione del nuovo Advisory Board, presieduto dal premio Nobel per la Medicina 2013 Randy Wayne Schekman e composto da sei esperti internazionali, amplia ulteriormente le opportunità di confronto e indirizzo strategico.
Orizzonti di innovazione fra Intelligenza Artificiale e medicina rigenerativa
Gli ambiti di ricerca prioritari fissati dalla direzione scientifica rispondono alle sfide più attuali della medicina. L’impiego sempre più raffinato della chirurgia mininvasiva assistita da robot consente di ridurre tempi operatori, sanguinamento e degenze, mentre i programmi di medicina rigenerativa puntano all’utilizzo di cellule staminali per ricostruire tessuti danneggiati dell’apparato muscoloscheletrico. A questi filoni si aggiunge il vasto campo dell’Intelligenza Artificiale, che supporta la diagnosi precoce, la pianificazione chirurgica e la personalizzazione dei trattamenti, confermando il Policlinico come polo di riferimento nazionale.
Nelle parole del presidente Carlo Tosti e dell’amministratore delegato Paolo Sormani risuona la convinzione che la ricerca costituisca una delle forme più elevate di cura. Grazie al lavoro del professor Denaro, l’ospedale universitario ha consolidato la propria identità di Teaching and Research Hospital, in cui la formazione delle nuove generazioni procede di pari passo con l’adozione di tecnologie d’avanguardia. Le sfide che attendono la direzione scientifica – dalla digitalizzazione dei percorsi assistenziali allo sviluppo di terapie ancora più personalizzate – richiederanno competenze solide e una visione capace di anticipare il futuro, elementi che la conferma di Denaro sembra assicurare.