La notizia che i tre Peter Parker avrebbero condiviso lo schermo in “Spider-Man: No Way Home” ha incendiato il web ben prima dell’uscita, ma pochi immaginavano che un singolo post su Reddit avrebbe costretto il regista Jon Watts a rivoluzionare la scena cardine del film, rimescolando le carte in tavola per non concedere ai fan l’esatto spettacolo che si aspettavano.
Il curioso dietrofront creativo di Jon Watts
Il ritorno simultaneo di Tobey Maguire e Andrew Garfield era già nell’aria quando Watts, invitato al Mediterranean Film Festival di Malta, ha confessato quanto la pressione del fandom avesse condizionato la fase di scrittura. Rumor, fan-theory e illustrazioni amatoriali invadevano i social, alimentando una suspense che rischiava di azzerare la sorpresa in sala. L’entusiasmo era alle stelle, certo, ma il margine per stupire si assottigliava di ora in ora. Così, mentre le teorie si moltiplicavano, il regista si è trovato a domandarsi se non fosse il caso di snaturare la sequenza già pianificata pur di evitare l’inevitabile déjà-vu.
In origine l’ingresso dei due Spider-Man doveva consumarsi su un tetto di New York, in un momento carico di pathos subito dopo la morte di Zia May. Portali mistici, lacrime, skyline notturno: la formula poteva sembrare perfetta sulla carta. Eppure, proprio quella combinazione di elementi era apparsa identica in un render pubblicato da un utente di Reddit, segno che l’immaginario collettivo stava convergendo pericolosamente sulla stessa soluzione. Incappare in quell’immagine ha acceso un campanello d’allarme: replicare quanto i fan già prefiguravano avrebbe ridotto la rivelazione a mera formalità.
Quando il fandom guida la regia
Il cineasta ha quindi intrapreso un percorso inverso: non assecondare, bensì spiazzare. «Se la rete ha già indovinato tutto, perché non ribaltare completamente il contesto?», si è chiesto Watts. Detto, fatto: via i grattacieli, dentro un ambiente domestico, intimo, quasi banale nella sua quotidianità. La scelta è ricaduta sulla modesta abitazione della nonna di Ned Leeds, nel Queens, un luogo che nessuna fan art aveva osato esplorare. Qui l’azione si sposta improvvisamente su Ned e MJ, lasciando in sospeso il destino del Peter di Tom Holland e regalando allo spettatore una prospettiva nuova, laterale, inaspettata.
In quel salotto, fra mobili popolari e un’anziana padrona di casa sorpresa dall’irruzione di due supereroi, il film abbandona lo schema epico per abbracciare un registro più intimo e sorprendente. Non è solo un cambio di location: è un cambio di ritmo, di tono, di punto di vista. Il risultato? La stessa reunion tanto agognata, ma priva di qualsiasi sensazione di “già visto”, con il valore aggiunto di un sorriso ironico che accompagna lo spettatore mentre riconosce l’azzardo del regista.
Una scena riscritta in piena pandemia
È qui che subentra un ulteriore imprevisto: le restrizioni sanitarie del 2020. Per incarnare la nonna filippina di Ned non era disponibile un’interprete professionista; la produzione ha dovuto cercare, testare e far viaggiare da Hawaii ad Atlanta una signora estranea al mondo del cinema, mettendo in atto protocolli di sicurezza rigidissimi. Una piccola odissea logistica che, paradossalmente, ha reso la scena ancora più autentica, perché la sua spontaneità nasce proprio da quell’inaspettata contingenza.
Una volta in piedi la nuova sequenza, Watts ha percepito di aver “tradito” il pubblico nel senso più nobile possibile: concedere loro ciò che desideravano – tre Spider-Man fianco a fianco – ma servito su un piatto che nessuno aveva previsto. E non è forse questa la magia del cinema blockbuster? Uno stratagemma narrativo che ha già aperto la strada al prossimo capitolo: “Spider-Man: Brand New Day”, atteso per luglio 2026, le cui riprese inizieranno a breve e che promette di rinnovare, ancora una volta, il dialogo serrato fra creativi e fan.