Il 9 luglio, all’Eur Social Park di Roma, la quarta edizione de Ivisionatici Music Festival chiuderà il sipario con la finalissima nazionale, portando sul palco venti talenti selezionati in tutta Italia e un montepremi di oltre trentamila euro.
La cornice capitolina e il valore sociale dell’evento
La capitale accoglierà la manifestazione nel cuore dell’Eur, trasformando il Eur Social Park in un’arena aperta ai nuovi linguaggi musicali. Il festival, ideato dall’Associazione culturale Ivisionatici, mantiene la propria vocazione nazionale e al tempo stesso sociale, grazie al patrocinio dell’assessorato alla Cultura di Roma Capitale e di Nuovo Imaie, nonché alla media partnership di Dimensione Suono Roma. L’obiettivo resta quello di offrire un palcoscenico dignitoso e professionale a voci che, pur emergenti, aspirano a un futuro stabile nel settore musicale.
La serata del 9 luglio si aprirà con un blue carpet che permetterà ad artisti e ospiti di incontrare il pubblico prima del concerto. Quest’area di accoglienza, curata dallo staff del Festival, precederà un momento acustico affidato a cantautrici della scena romana, creando un’atmosfera di ascolto attento e di confronto diretto con la platea. Amanzio Marras ed Emma Greco condurranno interviste in tempo reale, generando contenuti speciali destinati alla diffusione sui canali ufficiali e aumentando la visibilità degli artisti in gara.
I protagonisti in gara e la selezione nazionale
Nel corso della quarta edizione, il concorso ha registrato più di novecento candidature provenienti da ogni regione, confermando la propria attrattiva presso il mondo indipendente. Fra questi, oltre cinquecento artisti hanno raggiunto le fasi semifinali, esibendosi in tredici appuntamenti itineranti che hanno attraversato nodi culturali quali Milano, Napoli, Bologna, Modena, Lecce e naturalmente Roma. Ogni tappa dal vivo, caratterizzata da pubblico numeroso e riscontri critici, ha consentito di affinare la rosa dei finalisti con criteri di merito rigorosi e trasparenti.
I venti artisti che il 9 luglio saliranno sul palco rappresentano una fotografia varia della nuova canzone d’autore, dell’urban e del pop di ricerca. In ordine alfabetico, la line-up comprende Anna Masella, Dettalele, Elis, Laura Lalita, Magadan, Matilde Montanari, Mezzanera, MilleAlice, Miryam Belfiore, Nyco Ferrari, Paride, Pegaso, Periodo Blu, Pura, Sarah Bongermino, Santé, Sarai, Tempra, Urtica e Winehot. Ognuno porterà in dote brani originali, arrangiamenti personali e la determinazione a conquistare un montepremi dal valore superiore a trentamila euro complessivi.
Giuria d’eccellenza e riconoscimento Donne in musica
La finale sarà valutata da una commissione di qualità che unisce esperienze giornalistiche, radiofoniche e autoriali. Faranno parte della giuria il giornalista e conduttore Domenico Marocchi, la speaker e autrice Noemi Serracini, le giornaliste Valentina Venturi e Sofia Petti, nonché la voce radiofonica Eleonora Scaiola. La pluralità di competenze garantirà un’analisi approfondita di scrittura, interpretazione, presenza scenica e potenzialità discografica di ciascuno dei finalisti e permetterà di individuare la proposta artisticamente più solida e innovativa tra quelle presentate sul palco.
A presiedere l’organo di valutazione sarà la cantautrice Chiara Galiazzo, il cui percorso artistico, ricco di sperimentazioni vocali e collaborazioni prestigiose, l’ha resa figura di riferimento per molte interpreti contemporanee. Al termine della serata, alla stessa artista verrà consegnato il premio Donne in musica, che il Festival attribuisce a personalità femminili distintesi per contributo significativo all’industria sonora italiana. La scelta di premiarla, inoltre, vuole ribadire l’impegno della rassegna nella promozione della parità di genere in ambito creativo e professionale nazionale.
Ospiti speciali, iniziative collaterali e impegno ambientale
Accanto alle esibizioni dei concorrenti, la serata proporrà l’anteprima di un progetto inedito firmato dalla cantautrice Dinìche, che presenterà il singolo ‘Nuttat’ (in Rewind). La performance offrirà un ulteriore capitolo di contaminazione, mescolando sonorità tradizionali e produzione contemporanea, e fungerà da trait d’union fra la competizione e l’universo professionale verso cui i finalisti ambiscono. L’intervento dell’artista invitata arricchirà la scaletta e testimonierà la continuità tra palcoscenico emergente e carriere già avviate, contribuendo a creare un’atmosfera ancora più coinvolgente e memorabile.
Lo sguardo del Festival andrà oltre la musica grazie alla presenza in loco della Fondazione Marevivo, realtà ambientalista che coglierà l’occasione per sensibilizzare il pubblico sui temi del cambiamento climatico e sulla necessità di salvaguardare i mari. Attraverso materiali divulgativi e interventi dal vivo, i volontari inviteranno i presenti ad assumere comportamenti rispettosi dell’ecosistema, sottolineando come l’industria creativa, e in particolare la scena musicale, possa fungere da cassa di risonanza per campagne cruciali per il futuro collettivo di tutti noi.
Montepremi e ruolo del festival nel panorama emergente
Il pacchetto di premi, del valore complessivo superiore a trentamila euro, include contributi economici, produzione discografica, servizi promozionali e sessioni di formazione professionale. Tale dotazione permette all’organizzazione di incidere concretamente sul percorso degli artisti vincitori, offrendo opportunità che spesso risultano inaccessibili nei primi anni di attività. L’investimento su registrazione, distribuzione e tutoraggio costituisce un incentivo essenziale non solo alla crescita individuale dei partecipanti, ma anche all’evoluzione qualitativa della nuova scena nazionale, rafforzando il dialogo fra creatività giovanile e industrie culturali.
Con oltre quattro edizioni alle spalle, Ivisionatici Music Festival è ormai riconosciuto come uno snodo imprescindibile per chi desidera affacciarsi al mercato discografico senza rinunciare a una dimensione artistica autonoma. Il numero crescente di candidature e la rete di partenariati istituzionali testimoniano la credibilità della manifestazione, che anno dopo anno rafforza la propria funzione di incubatore. Ciò si traduce in una visibilità rilevante per i partecipanti e, soprattutto, in una costante immissione di nuova linfa nel tessuto creativo italiano odierno.