È ufficiale: la domenica pomeriggio di Rai 1 vedrà ancora Mara Venier, questa volta affiancata da Gabriele Corsi. La Rai ha sciolto ogni riserva durante la presentazione dei palinsesti a Napoli del 27 giugno 2025. Il direttore dell’Intrattenimento Day Time, Angelo Mellone, ha ribadito che non ci saranno altri volti al comando: “La coppia è questa” ha detto, stoppando voci su un terzo conduttore come Nek o Massimo Giletti.
Con questo annuncio si apre un capitolo speciale: la 50ª stagione di Domenica In – al via il 14 settembre 2025 dagli Studi Rai “Fabrizio Frizzi” di Roma – festeggerà il mezzo secolo del programma nato nel 1976 per “tenere a casa” gli italiani la domenica pomeriggio durante l’austerity petrolifera. Noi, come cronisti, non possiamo che chiederci insieme a voi cosa significhi questa scelta per il futuro del più longevo varietà domenicale della televisione italiana.
La conferma ufficiale: chi guiderà lo storico contenitore
Mellone, in conferenza stampa, ha spiegato di aver insistito perché Venier restasse “nonostante condizioni di vita per lei più difficili del solito” e di aver voluto Corsi per “reinserire il genere varietà” nel pomeriggio festivo di Rai 1. A ridosso dell’evento di Napoli i media avevano rilanciato scenari diversi – dal tris Venier‑Corsi‑Nek al possibile arrivo di Alberto Matano – ma ora esiste solo una coppia, e sarà interessante vedere l’alchimia tra una “padrona di casa” rodata e un volto fresco dell’intrattenimento.
Noi giornalisti notiamo come la Rai punti su un equilibrio di esperienza e leggerezza: Venier porta 17 edizioni sulle spalle, Corsi invece arriva da programmi come Don’t Forget the Lyrics e dalle telecronache dell’Eurovision, accreditandosi come interlocutore trasversale fra generazioni. L’operazione serve a difendere gli ascolti in una fascia che, dal 2023, combatte contro le soap di Canale 5 prima e contro Verissimo poi.
Cosa cambierà nel pomeriggio di Rai 1
Ancora non ci sono palinsesti di dettaglio, ma le prime indicazioni parlano del ritorno di rubriche musicali curate da Corsi e di una fascia talk‑show più compatta nella seconda parte, per evitare sovrapposizioni con il Tg1 e con Da noi… a ruota libera. Il budget, riferiscono ambienti Rai, sarà leggermente ritoccato verso l’alto per celebrare il cinquantenario, con una scenografia rinnovata e un maxischermo centrale dedicato ai momenti “amarcord”.
Dalla sede di Viale Mazzini trapela l’intenzione di usare gli spazi social già sperimentati da Corsi sul Nove: verrà lanciato un format parallelo su RaiPlay che permetterà al pubblico di votare i momenti migliori dell’archivio Rai, in stile “jukebox” digitale. L’obiettivo resta trattenere i più giovani senza alienare il pubblico storico di Venier, fascia 55‑74 anni, che ha garantito share oltre il 19 % nella stagione appena conclusa.
Quando parte la 50ª stagione e dove verrà realizzata
La data è fissata: domenica 14 settembre 2025 alle 14:00. Rai 1 riaprirà il pomeriggio esattamente quattro mesi dopo la puntata‑best of del 1º giugno dedicata ai “momenti più belli” dell’edizione 2024‑2025. La collocazione non cambia, ma il programma beneficerà di un rinnovamento tecnico: nuovo studio 1 degli ex Studi De Paolis, regia firmata da Duccio Forzano, transizione completa al 4K HDR per l’archivio musicale.
Restano gli studi “Fabrizio Frizzi” (ex Dear) sulla Nomentana: una scelta logistica che evita lo spostamento del pubblico e mantiene la vicinanza con le redazioni Rai. Qui verranno allestiti set multipli – salotto, palco band, “cucina delle storie” – per gestire in tempo reale gli ingressi di ospiti e performance live. Una curiosità: si sta trattando con la Siae per uno slot in cui Voci fuori campo commenteranno clip storiche con il pubblico connesso via app.
Perché la scelta di un co‑conduttore
Il motivo appare chiaro guardando le rilevazioni Auditel degli ultimi tre anni: i picchi di share si spostano dal talk alla musica o al game, e la “regina della domenica” da sola non basta più a presidiare segmenti così diversi. Corsi porterà un linguaggio pop, canoro e veloce, utile a spezzare le interviste lunghe. Lo stesso Mellone lo ha definito “il reinserimento del varietà” in conferenza.
Inoltre Rai 1 intende costruire un percorso di successione “morbida”: Venier compirà 75 anni a novembre e ha già ventilato l’idea di lasciare dopo il cinquantenario. Affiancarla con un volto più giovane significa testare sul campo la continuità del brand senza strappi traumatici, un metodo già visto con Fazio‑Littizzetto e Conti a Tale e Quale Show.
Uno sguardo alla storia e all’eredità di Domenica In
Dal 3 ottobre 1976, quando Corrado inaugurò il programma per intrattenere gli italiani durante l’austerity, Domenica In ha visto alternarsi 26 conduttori, da Pippo Baudo a Lorella Cuccarini, da Massimo Giletti a Raffaella Carrà. Con la stagione 2024‑2025 Venier ha toccato quota 16 edizioni, 30 anni complessivi di conduzione: un record che nessun altro volto femminile detiene in Rai.
Pensare che quell’esperienza finisca senza passare il testimone sarebbe un delitto televisivo. I 50 anni sono il momento perfetto per un ponte tra generazioni: mentre noi ci prepariamo a raccontarvi le prime prove della nuova coppia, vi invitiamo a ripescare i vecchi jingle, le coreografie anni ’80, gli “scenari” di Romina Power. Non per nostalgia, ma per ricordare come la domenica pomeriggio sia diventata lo specchio dell’Italia che cambia. Lo capiremo meglio insieme quando, a settembre, la sigla tornerà a rimbombare: “È Domenica!”