In queste ore, mentre Canale 5 scalda i motori per le puntate di metà giugno, a “La Promessa” si alza una nuvola di polvere che sa di polvere da sparo. Noi abbiamo spulciato documenti, anticipazioni spagnole, cronache italiane e interviste agli attori: ne esce un quadro fosco, in cui Lorenzo de la Mata sussurra a José Juan un’idea che definire macabra è poco. Il giovane Curro, barone designato di Linares, diventa bersaglio da abbattere. Voi, lettori, siete pronti a entrare in questa spirale di vendette, cacce “accidentali” e amori proibiti?
Prima di tuffarci, fermiamoci un istante: perché tanto odio? Curro non è solo il nipote ribelle che ostacola l’ascesa dei potenti; è anche il simbolo di un nuovo ordine che mina i privilegi di Lorenzo e di Cruz. La marchesa e il capitano temono che il ragazzo, scoperta la propria vera paternità e forte del titolo nobiliare, possa riscrivere i rapporti di forza dentro la tenuta. È qui che nasce il “se lo togliessimo di mezzo?” bisbigliato tra un bicchiere di brandy e l’altro. Un bisbiglio che presto diventa proiettile.
L’antefatto: un matrimonio imposto
Noi cronisti sappiamo che il casus belli affiora quando José Juan pretende che Curro sposi Matilde “Julia” Valdés, vedova del fratello caduto in guerra. L’accordo, più che romantico, è affaristico: dote alla famiglia Garcia, baronia consolidata a Lorenzo. Eppure Curro rifiuta, Matilde si ribella, Martina (cugina e vero amore del ragazzo) si mette di mezzo. La miccia è accesa.
Se vi state chiedendo dove stia Lorenzo in tutto questo, eccovi la risposta: lui appoggia l’unione solo perché gli permette di intascare denaro e insieme, sfiancare il figliastro. Quando José Juan fiuta il legame segreto fra Curro e Martina, corre dal capitano in cerca di conferme. Lorenzo fa spallucce, poi cala la lama: “Se davvero Curro è un problema, eliminalo”. Parole gelide.
Quando e dove scatterà la trappola
Il luogo scelto è emblematico: una battuta di caccia nelle campagne cordobesi del 1914. Sanno bene che, fra fucili e urla di beccacce, uno sparo in più passa inosservato. Cruz, alleata del cognato, organizza l’evento; Lorenzo assolda il killer. Noi abbiamo rintracciato le sequenze originali trasmesse da RTVE: Curro cade sotto il fuoco, colpito al torace; con lui crolla anche Feliciano, vittima collaterale. L’ambulanza dell’epoca è una carrozza, il sangue resta sulla ghiaia.
Per chi ama i numeri: l’imboscata corrisponde agli episodi spagnoli 284‑288, usciti a inizio febbraio 2024, che in Italia verranno adattati fra l’autunno e l’inverno prossimi. Segnatevi la finestra di programmazione, perché sarà lì che su Canale 5 esploderà la settimana più cruenta della soap.
Le reazioni dentro la tenuta
Mentre noi leggiamo i dispacci, nella fiction Manuel e Alonso corrono a soccorrere i feriti, Jana offre il proprio sangue per la trasfusione e il dottor Sandoval lotta contro il tempo. La scena mette in luce un paradosso: chi vuole costruire la Promessa sul futuro (Jana, Manuel, Curro stesso) si ritrova a tamponare le ferite provocate da chi difende un passato corrotto. Che fareste voi se foste al loro posto?
Curro, agonizzante, mormora due verità: la prima è il nome del mandante; la seconda è la certezza che l’amore non merita compromessi. Intanto Martina crolla, Matilde si sente colpevole, Romulo – rilasciato dal carcere per mancanza di prove – promette vendetta. E Lorenzo? Rivendica innocenza, spalanca le braccia e accusa il destino. Un copione già scritto per chi indossa l’uniforme di un capitano in disarmo.
Conseguenze possibili e domande aperte
Se Curro sopravvive – e gli spoiler dicono che ce la farà grazie a una trasfusione compatibile – la Promessa sarà un campo minato. Il ragazzo potrebbe denunciare Lorenzo, reclamare il titolo di barone e, soprattutto, rivelare finalmente a tutti di essere figlio del marchese Alonso. Una verità che cambierebbe eredità, alleanze e patrimonio. Siete pronti a quell’uragano?
Ma il vero interrogativo siamo noi a porvelo: fino a che punto l’aristocrazia della tenuta è disposta a spingersi pur di restare al comando? La caccia a Curro è solo l’ultimo anello di una catena di soprusi, dagli intrighi di Cruz alle manovre economiche di Lorenzo. Eppure, ogni volta che un proiettile parte, la serie ci ricorda che il potere uccide prima di tutto chi lo brandisce. A voi la scelta: continuare a tifare per i “padroni” o schierarvi con chi chiede giustizia.