Il pomeriggio di domenica 8 giugno 2025 si è trasformato in tragedia a Chieti Scalo. Poco dopo le 17, sulla strada a scorrimento veloce SS 656 dir, dietro lo stadio Angelini, una Toyota Urban Cruiser con a bordo tre fratelli di Guardiagrele e una BMW Serie 1 guidata da un ventisettenne si sono scontrate frontalmente. L’impatto è stato tanto violento da far intervenire due squadre dei vigili del fuoco con autogru, l’elisoccorso del 118 e la polizia locale. Tre persone sono morte sul colpo; la quarta, trasportata d’urgenza all’ospedale di Pescara, è spirata dopo quasi un’ora di tentativi di rianimazione.
La notizia ha rapidamente superato i confini provinciali per la gravità del bilancio: le vittime sono i fratelli Renzo, Maria e Anna Liberatoscioli e il 27enne Thomas Bogliano. Le prime ricostruzioni indicano che il giovane, che viaggiava solo, avrebbe invaso la corsia opposta; le cause restano comunque oggetto di indagine. Per l’Abruzzo è l’incidente più grave da inizio anno su una tratta che già in passato ha fatto registrare diversi sinistri.
Il luogo e il momento
Alle spalle dello stadio Angelini, la SS 656 dir “Val Pescara-Chieti” collega con poche curve il capoluogo teatino all’asse autostradale e alla zona industriale di Sambuceto. Nata come bretella di scorrimento veloce, è oggi un’arteria strategica per pendolari e mezzi pesanti: due corsie per senso di marcia, guard-rail al centro e un flusso medio che Anas stima in oltre 23 mila veicoli al giorno nei weekend estivi.
L’incidente è avvenuto al km 0,400, un rettilineo spesso percorso a velocità elevata. Sbircia la Notizia ha verificato che, solo tra aprile e maggio, la polizia locale è intervenuta tre volte per tamponamenti e uscite di strada nello stesso tratto. Non a caso, il Comitato di quartiere Tricalle–Angelini aveva chiesto un autovelox fisso già lo scorso autunno: petizione rimasta senza risposta.
Le vittime
I Liberatoscioli, 48, 45 e 42 anni, gestivano un negozio di utensileria a Guardiagrele e stavano rientrando da un pranzo di famiglia. Secondo i soccorritori, la loro Toyota è stata spinta contro il guard-rail e poi ribaltata, rendendo necessario il taglio delle lamiere. Per loro non c’è stato nulla da fare.
Thomas Bogliano lavorava in uno studio tecnico di Chieti: stava andando a trovare la fidanzata a Francavilla al Mare. Estratto vivo dalla BMW, ha subito due arresti cardio-respiratori in elicottero e un terzo in pronto soccorso, rivelatosi fatale. Il sindaco di Sulmona, suo comune di nascita, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di martedì.
La dinamica
La polizia locale, coordinata dalla Procura di Chieti, ha eseguito rilievi topografici con droni. Dai primi dati emerge che la BMW avrebbe invaso la carreggiata opposta dopo una lieve curva a destra; l’urto frontale con la Toyota è avvenuto a circa 90 km/h per ciascun veicolo. Una Ford Fiesta che seguiva la Toyota è riuscita a frenare ma è finita contro i detriti, senza conseguenze gravi per la conducente.
Gli investigatori hanno acquisito le scatole nere dei due veicoli principali e le immagini delle telecamere di uno stabilimento lungo la strada. Nessuna traccia di segni di frenata sull’asfalto: un elemento che rafforza l’ipotesi di un’uscita improvvisa di corsia forse dovuta a distrazione o colpo di sonno. Gli esami tossicologici sui conducenti saranno depositati entro dieci giorni.
Le indagini
La sostituta procuratrice Alessia Di Renzo ha aperto un fascicolo per omicidio stradale plurimo a carico di ignoti. Oltre ai rilievi, ha disposto una consulenza tecnico-cinematica per ricostruire traiettorie e velocità, nonché l’autopsia sui corpi per chiarire se l’utilizzo delle cinture sia avvenuto correttamente. Nel fascicolo confluiranno anche i tabulati telefonici del 27enne per escludere l’uso del cellulare alla guida.
Parallelamente, Anas ha comunicato che la galleria Tricalle resterà chiusa di notte per test di sicurezza già programmati da inizio settimana; il Comune di Chieti sta valutando di trasformare il rettilineo in zona di controllo dinamico della velocità con Tutor. Le associazioni dei familiari delle vittime di incidenti stradali, riunite nell’Abruzzo Sicuro, chiedono l’installazione immediata di dissuasori e il ripristino della segnaletica orizzontale, consumata in più punti.
Il dopo: sicurezza e domande aperte
Il lutto ha colpito due comunità: Guardiagrele, che piange tre figli impegnati nel volontariato parrocchiale, e la zona industriale di Chieti, dove Thomas era stimato per la sua professionalità. Il vescovo teatino Bruno Forte celebrerà una messa congiunta giovedì alle 18. Nel frattempo, la Regione ha messo a disposizione un’équipe psicologica per i familiari.
Resta il nodo della prevenzione. Secondo l’ACI Abruzzo, nel 2024 la SS 656 ha registrato 37 incidenti con lesioni: un dato destinato a salire se non verranno introdotti controlli serrati su velocità, sorpassi e uso di smartphone. Sbircia la Notizia continuerà a monitorare l’inchiesta e i lavori pubblici annunciati, affinché il sacrificio di quattro vite non resti solo una statistica.
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