Negli ultimi anni, il lavoro in pantofole ha smesso di essere un privilegio riservato a pochi pionieri. Ma quanti sono gli italiani che lavorano da casa seriamente* nel 2025?
*Consideriamo solo i lavoratori che si guadagnano da vivere lavorando completamente da casa, full-remote, come si dice in inglese. Non consideriamo coloro che in pantofole riescono soltanto ad arrontondare o a fare improbabili “lavoretti”. Insomma, solo pantofolai professionisti che svolgono lavori da casa seri.
Ebbene, nel 2025 la media nazionale degli occupati che lavorano da casa ha toccato il 9%, quasi un lavoratore ialiano su dieci! Si potrebbe pensare che la Lombardia sia in testa e invece… la regione che fa registrare la più alta percentuale è il Lazio, con il 20%, mentre il Nord si ferma al 15%.
Fonti: ISTAT – Rilevazione Forze Lavoro; Randstad Research; Centro Studi Assolombarda.
Ok, ma quali sono questi “lavori da casa seri”?
Per scoprirlo visitiamo alcuni dei siti più autorevoli per le offerte di lavoro da casa: i ruoli tradizionali restano fortissimi (developer, customer care, marketing, grafica, copywriting), ma la vera novità è la comparsa di nuove nicchie come l’AI Trainer, il docente digitale e l’assistente virtuale multi-cliente. Lato aziende, il remote è una necessità per attrarre e trattenere talenti: chi offre posizioni da casa riceve fino al triplo delle candidature rispetto ai ruoli “in presenza”. Più nel dettaglio, ecco cosa abbiamo scoperto:
I 10 lavori da casa (seri) più richiesti nel 2025
Per mappare i ruoli “in pantofole” più richiesti, abbiamo scandagliato i principali portali — Indeed, uCV, LinkedIn, InfoJobs, oltre ad aggregatori come Jooble — analizzando migliaia di annunci attivi e incrociando i dati sulle competenze richieste, la retribuzione media, i trend di domanda e le nuove nicchie emergenti.
1. Il solito Sviluppatore / Developer
- Cosa fa
Progetta, sviluppa e mantiene applicazioni web e mobile, gestisce codice front-end e back-end, spesso lavorando in team Agile e collaborando con product e design. Linguaggi e stack richiesti: JavaScript, Python, Java, PHP, C#, framework come React, Angular, Vue, Laravel. - Annunci pubblicati
Oltre 17.000 offerte full-remote in Italia negli ultimi tre mesi: la fetta più consistente del mercato, che copre frontend, backend, full-stack, DevOps, mobile e specialisti AI. - Perché è in cima
Lo sviluppo software è la quintessenza del lavoro remoto: la geografia non esiste più, conta solo il talento. La richiesta è alimentata da startup, software-house, e-commerce, fintech e aziende di ogni settore che inseguono la digital transformation. - Trend
Domanda in crescita moderata, con una leggera polarizzazione verso figure specialistiche (AI, data science, cybersecurity). Anche con l’automazione, la fame di sviluppatori rimane alta. - Retribuzione media mensile
Da €1900 a €5000, con punte sopra i €8000 per i super-senior (AI, ML, sicurezza informatica). - Per partire
Esperienza pratica (anche su progetti personali), portfolio GitHub, conoscenza di workflow Agile e tool di collaborazione. L’inglese tecnico è ormai dato per scontato.
2. Customer Success Manager (assistenza clienti)
- Cosa fa
Gestisce richieste, ticket, chat e telefonate per risolvere problemi, dare informazioni, gestire ordini/resi, fidelizzare i clienti. Include ruoli di call center outbound/inbound, help desk tecnico, customer care multicanale. - Annunci pubblicati
Tra 15.000 e 20.000 offerte remote: il settore con il volume più alto di annunci. Menzionati anche operatori call center in smart working e assistenza via chat/email. - Perché piace alle aziende
Contact center decentralizzati riducono i costi, coprono più fasce orarie e permettono di assumere da qualsiasi area geografica, anche in condizioni di part-time o lavoro a progetto. - Trend
Domanda stabile e strutturalmente elevata, con lieve crescita post-pandemia. L’automazione (chatbot, IVR) sta solo parzialmente incidendo sulle mansioni entry-level, che rimangono necessarie per gestire i casi “umani”. - Retribuzione media mensile
Da €900 a €1300; picchi fino a €1800 per ruoli tecnici o con lingue extra. - Per partire
Empatia, ottima comunicazione scritta e orale, pazienza, resilienza allo stress. Serve un ambiente domestico adatto (silenzioso, connessione affidabile) e flessibilità sugli orari.
3. Account Manager / Venditore
- Cosa fa
Gestisce i clienti o ne trova di nuovi, offre prodotti/servizi, negozia, chiude trattative, lavora a budget, fa teleselling, CRM, video-call. Include account manager, inside sales, consulenti commerciali digitali. - Annunci pubblicati
500–1.000 vacancy remote (ma la domanda reale è più alta perché spesso queste posizioni non sono pubblicate comes “remote only”). - Perché vende
Il digitale permette di presidiare nuovi mercati senza uffici fisici. Il lavoro a distanza è la norma in molti settori (SaaS, servizi online, consulenza). - Trend
Domanda in crescita: chi ha track record commerciale e si adatta a CRM digitali trova lavoro più facilmente che in passato. - Retribuzione media mensile
Da €1200 a €3500 fissi, con provvigioni variabili. - Per partire
Esperienza documentata, skill commerciali, dimestichezza con i tool di sales automation. La laurea è gradita ma non obbligatoria.
4. Digital Marketer / Social Media Manager
- Cosa fa
Pianifica e gestisce campagne digitali, SEO/SEM, advertising, email marketing, presenza sui social, analisi KPI. Ruoli chiave: social media manager, content manager, SEO specialist, performance marketer. - Annunci pubblicati
Oltre 11.000–22.000 offerte remote attive, di cui almeno 11.000 solo su social media. Settore tra i più “remotizzabili” grazie ai tool digitali e al workflow 100% online. - Perché è hot
Il marketing digitale è un costo variabile, facilmente esternalizzabile: aziende di ogni taglia cercano competenze aggiornate e pronte all’uso da remoto, specie su nuove piattaforme (TikTok, influencer marketing, growth hacking). - Trend
Domanda in crescita continua. Boom per specialisti e-commerce, paid adv, analytics e social media strategy. - Retribuzione media mensile
Da €1500 a €5000. Dipende da esperienza, risultati, nicchia, inquadramento (a partita iva con un buon numero di clienti e retribuzione in percentuale ai risultati si raggiungono guadagni superiori). - Per partire
Almeno 1–2 anni di esperienza, portfolio/case study, certificazioni (Google Ads, Facebook Blueprint), aggiornamento continuo sulle novità di settore.
5. Project Manager
- Cosa fa
Gestisce tempi, risorse e costi, coordina team distribuiti, usa metodologie Agile/Scrum o tradizionali, cura roadmap, milestones, reportistica. - Annunci pubblicati
100–300 offerte remote pure, ma domanda reale superiore grazie all’ibrido. Progetti digitali, IT e consulenza strategica sono i settori più ricettivi. - Perché serve
La complessità dei progetti digitali si gestisce ormai quasi sempre con team “misti”, e il remote è la normalità su progetti IT e internazionali. - Trend
Domanda stabile, ma meno “calda” rispetto al boom 2020–2022. I ruoli più strategici restano spesso ibridi. - Retribuzione media mensile
Da €2500 a €4500. - Per partire
Esperienza di almeno 4 anni, laurea spesso richiesta, competenze di people management, padronanza tool collaborativi (Asana, Trello, Jira).
6. Finanza & Contabilità
- Cosa fa
Cura contabilità, bilanci, report finanziari, paghe e adempimenti fiscali, in parte da remoto. - Annunci pubblicati
Meno di 100 offerte esclusivamente remote: settore meno “aperto” ma in crescita lenta, specie su ruoli contabili e amministrativi junior. - Perché scarseggia
Molti processi richiedono ancora presenza per documentazione, controlli o audit; solo le aziende più digitalizzate offrono remote puro. - Trend
Lenta ma costante apertura al lavoro da casa, soprattutto in outsourcing e per clienti internazionali. - Retribuzione media mensile
Da €2700 a €4500. - Per partire
Laurea quasi obbligatoria, almeno 3 anni di esperienza. Conoscenza software gestionali, Excel avanzato.
7. Addetto/a alle Risorse Umane
- Cosa fa
Si occupa di recruiting online (job posting, screening, video-colloqui), onboarding digitale, pratiche HR in cloud, gestione dipendenti e formazione a distanza. - Annunci pubblicati
Tra 500 e 1.000 posizioni remote (ma la domanda reale cresce nei servizi HR digitali e outsourcing). - Perché funziona
La selezione del personale si è smaterializzata: l’online recruiting è la nuova normalità. HR digitali riducono tempi/costi e pescano talenti a livello nazionale e internazionale. - Trend
In crescita: virtual interview, onboarding digitale e software HR sono lo standard. Aumentano i recruiter “verticali” (IT, STEM, digital). - Retribuzione media mensile
Da €1700 a €3900. - Per partire
Esperienza di almeno 2 anni, laurea preferita, conoscenza strumenti ATS e piattaforme di video-interview.
8. UI/UX Designer
- Cosa fa
Crea asset visivi, prototipi, sistemi di design per web, mobile, social, campagne ADV. Collabora da remoto con marketing, sviluppo, product. - Annunci pubblicati
14.000–15.000 offerte remote, tra graphic designer, web designer, UI/UX e freelance per progetti spot. - Perché è richiesto
La progettazione digitale si svolge integralmente via software cloud (Figma, Adobe, Canva). Molte aziende preferiscono freelance o collaboratori da remoto per flessibilità. - Trend
Stabile/in lieve crescita. Emergono nicchie (designer e-learning, VR, motion graphics), ma la concorrenza internazionale spinge verso compensi più bassi. - Retribuzione media mensile
Da €1000 a €3000 (enorme variabilità: dal junior freelance a senior UX). - Per partire
Portfolio solido, 2 anni di esperienza, dimestichezza con tool grafici. Laurea non essenziale.
9. Impiegato/a Back Office
- Cosa fa
Inserisce, valida e aggiorna dati, gestisce documenti, archivi, cataloghi, supporta amministrazione e operations da remoto. - Annunci pubblicati
Oltre 30.000 offerte attive (!) — spesso part-time o a progetto, include ruoli di back office per e-commerce e servizi online. - Perché resta popolare
La digitalizzazione massiccia dei processi amministrativi crea grande domanda di data entry per aziende e PA. L’esternalizzazione consente alle imprese di concentrare le risorse interne su attività core. - Trend
Attualmente stabile ma con rischio calo a medio termine: l’automazione avanza (OCR, RPA), alcune aziende iniziano a chiedere skill più avanzate (analisi dati di base). - Retribuzione media mensile
Da €1200 a €2100; spesso compensi orari (8–10 €/ora). - Per partire
Precisione, velocità di digitazione, autonomia organizzativa. Laurea non richiesta, esperienza sì.
10. Copywriter
- Cosa fa
Produce testi per blog, siti, ADV, newsletter, social e-commerce, SEO. Include copywriter, content creator, technical writer, editor freelance. - Annunci pubblicati
Circa 12.000 offerte remote, tra posizioni in aziende, agenzie e collaborazioni freelance (molte su progetti a chiamata). - Perché è in espansione
La produzione di contenuti online è esplosa (blog, social, e-commerce, newsletter) e le aziende cercano sempre nuove “penne” per farsi notare. - Trend
Sebbene sia cresciuta la domanda per figure senior (con molti anni di esperienza), capaci di integrare i tool AI nel processo creativo, questi stessi tool AI hanno causato una netta diminuzione delle opportunità per figure junior con poca o nulla esperienza. - Retribuzione media mensile
Da €1500 a €2800 (ampia forbice: dal copy freelance part-time a content strategist senior). - Per partire
Esperienza di almeno 2 anni, portfolio online, capacità di scrivere per SEO. Laurea gradita ma non sempre essenziale.
Nuove Nicchie e Professioni Emergenti
Negli ultimi mesi del 2025 si osservano nuove opportunità emergere per aspiranti pantofolai professionisti:
Assistente Virtuale / Segreteria Remota
Ruolo trasversale in ascesa: supporta imprenditori, manager, team su tutto il back office (agenda, email, ordini, customer care, piccola contabilità). Oltre 14.000 annunci attivi. Richiesta massima flessibilità, capacità organizzativa e uso avanzato di tool di produttività e videoconferenza. Compensi molto variabili, da poche centinaia a oltre mille euro/mese a cliente per freelance con più incarichi.
Insegnante Online / e-Learning Specialist
Docenti, tutor, formatori aziendali e specialisti e-learning (che progettano e gestiscono piattaforme LMS): centinaia di offerte ogni mese tra lezioni private, ripetizioni, corsi aziendali e progetti di formazione digitale. Retribuzione molto variabile, da 15 a 30 €/ora per freelance, a 25–30 k € annui per specialisti assunti.
AI Trainer / Addestratore di Intelligenze Artificiali
Professione di frontiera: etichetta dati, corregge output di AI, fornisce feedback sui chatbot, crea dataset di training. Ancora nicchia, ma gli annunci specifici sono in aumento. Compensi interessanti (20–40 k € annui per full-time freelance, fino a 15–20 €/ora a cottimo). Richiesta padronanza della lingua, capacità analitica, etica e conoscenza base di machine learning.
Le competenze indispensabili per lavorare in pantofole (seriamente)
Tutti i ruoli che abbiamo scovato, comunque, richiedono le seguenti competenze o, come dicono gli inglesi, skill:
- Autonomia: saper gestire il proprio tempo, obiettivi e priorità senza supervisione diretta. Nessuno ti viene a controllare.
- Comunicazione scritta impeccabile: email, ticket, chat sono il pane quotidiano — e l’errore di tono si paga caro.
- Disciplina digitale: conoscere strumenti di collaborazione (Zoom, Slack, Asana, Drive), ma soprattutto usarli con metodo e senza distrazioni.
- Adattabilità e autoformazione: il lavoro da casa impone continui aggiornamenti: chi si ferma, viene superato.
- Fiducia e affidabilità: la reputazione nel lavoro remoto si costruisce con precisione, puntualità e rispetto delle scadenze.
I settori che concedono il remote working e quelli che non possono permetterselo
Purtroppo, non tutti i lavori possono essere fatti in pantofole. Chi scrive codice, analizza bilanci o gestisce clienti con una webcam ha più chance. Chi monta ponteggi o serve ai tavoli, ovviamente no. È per questo che l’informatica, la consulenza, le assicurazioni, il marketing digitale e il mondo della comunicazione viaggiano sopra la media. In quei settori, il lavoro da remoto è diventato prassi, non più esperimento. Oltre il 15% dei lavoratori dell’ICT e oltre il 12% di quelli delle attività finanziarie stanno già sfruttando questa possibilità. In questi contesti, il lavoro da casa non è solo concesso: è incentivato. D’altro canto, nell’industria pesante, nel commercio al dettaglio o nel turismo, il concetto stesso di “remoto” diventa una contraddizione. Grazie al cielo, non si può ancora friggere un fiore di zucca con Zoom.